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AvellinoNews - Attualita'
Scritto da Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu   
Martedì 26 Marzo 2013 11:49

Avellino: Antiche simbologie rare ed enigmatiche al Monastero del Goleto

Un luogo ricco di misteri, qui è possibile trovare un centro sacro, una croce patente, il Tau, un pavimento a scacchi, la rosa, figure zoomorfe e antropomorfe e molte altre simbologie rare e inspiegabili. Il ricercatore Marco di Donato ci conduce alla scoperta di questo luogo ricco di enigmi analizzando nel dettaglio ogni angolo fino ad oggi sconosciuto.

Adagiato lungo la piana di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, il monastero del Goleto venne fondato da San Guglielmo da Vercelli nel 1133 pochi anni dopo la fondazione del ben più noto monastero di Montevergine, avvenuta nel 1114.
Per circa due secoli rimase in uno stato pietoso, ricoperto dalla folta vegetazione ed alla mercé di vandali sacrileghi e senza alcun rispetto ed infatti, nel tempo, vennero asportate opere d’arte e reperti storici di notevole interesse. Nel 1973, grazie all’incessante opera di padre Lucio M. de Martino, iniziarono i lavori di restauro e recupero di questo importante luogo di culto.
Dopo circa 10 anni di lavori, e nonostante lo spaventoso terremoto che il 23 novembre 1980 scosse per circa 90 interminabili secondi l’intera provincia di Avellino, il Goleto venne finalmente riconsegnato al popolo irpino ed all’Italia intera.
All’interno è presente un piccolo cimitero o più propriamente uno “scolatoio” formato da sedili in pietra dove venivano deposti i corpi delle monache defunte ed il cui scopo era quello di dare una lenta decomposizione dimostrando così l’inutilità del corpo a favore della grandezza dell’anima.
Ma sono le simbologie che caratterizzano il monastero, si può dire che l’edificio le racchiuda tutte. E’ qui presente un centro sacro e una croce del Tau, simbolo degli enigmatici cavalieri del Tau. E’ inoltre ben visibile la triplice cinta e un enigmatico crittogramma di cui Marco di Donato ne fa una personale interpretazione. Croci, serpenti nascosti nel corrimano e un interessante pavimento a scacchi, importante simbologia templare corrispondente all’eterna lotta tra il bianco e il nero, tra Luce e tenebre.
Non mancano immagini nascoste sulla facciata come la mano di Dio, il Fiore dell’Apocalisse, una mezzaluna, la conchiglia di San Giacomo, la palma di Gerico, la rosa e la croce patente templare.
Uno tra i monasteri italiani più completo in fatto di simboli e di conseguenza più enigmatico. Marco di Donato li descrive minuziosamente, rapportandoli agli stessi presenti anche in altri luoghi italiani ed esteri. Questo edificio apparentemente semplice riacquista da oggi una nuova veste, mostra una lettura diversa, misteriosa che se letta, mostra un messaggio nuovo, profondamente gnostico. Queste sono le nostre chiese, luoghi che suggeriscono non solo la preghiera ma anche la meditazione nei confronti del loro messaggio segreto.
Leggi l’articolo su http://www.luoghimisteriosi.it/campania/goleto.html
Isabella Dalla Vecchia
Sergio Succu
Luoghi Misteriosi
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Il sito dei Luoghi Misteriosi
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Comunicato stampa Luoghi Misteriosi 26 marzo 2013