Barano ricorda un suo illustre figlio Stampa
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BaranoNews - Cronaca
Scritto da Roberta Maria D'Ambra   
Lunedì 08 Febbraio 2010 20:43

Barano ricorda un suo illustre figlio

Intitolata la piazzetta antistante il Nik bar al dottor Gaspare Baldino.
Per anni medico condotto e ufficiale sanitario del Comune conosciuto e stimato da tutti i baranesi e non. La sua vita è stata caratterizzata dalla massima disponibilità con la quale svolgeva sia il suo ruolo istituzionale che professionale. In un periodo in cui sulla nostra isola i medici si potevano contare sulle dita della mano e durante il secondo conflitto mondiale si è distinto per la sua abnegazione e interventi in qualsiasi parte dell’isola dove c’era bisogno di assistenza medica.

Una vita passata davvero ad essere disponibile con tutti quelli che avevano bisogno della sua opera. Significativa la motivazione con la quale il dottor Paolino Buono e la sua giunta hanno deciso di intitolare una piazza all’illustre concittadino.
Gaspare Baldino nasce a Barano d’Ischia il 27/settembre 1897 figlio di Aniello  e di Raffaella Mazzella. Appena diciottenne partecipa, come volontario, alla prima guerra mondiale. Con il grado di tenente di cavalleria, in una azione di battaglia, viene colpito al malleolo sinistro dalle schegge di uno Shrapnel, un micidiale proiettile austriaco. Gravemente ferito viene riportato a casa dal papà. Il dottor Aniello Baldino. Al rientro e dopo una breve pausa dedicata alla passione della sua vita: la pittura, prosegue gli studi privatamente; supera la licenza liceale e si iscrive alla facoltà di medicina e chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli. Dopo cinque anni e una sessione si laurea specializzandosi in ostetricia e ginecologia. Segue ben presto il padre nell’attività di medico sostituendolo progressivamente nel lavoro. Dal quel momento diventa il medico di tutti: dei parenti come degli amici; dei ricchi come dei poveri. Ed è soprattutto a quest’ultimi che ha dedicato l’intera sua esistenza fatta di lealtà, di signorilità d’animo, si serietà, di dolcezza. Ciò che ricordano coloro che l’hanno conosciuto è la serenità che regalava agli ammalati: ottima cura più di tutte le medicine che egli somministrava. Per anni è stato medico condotto e Ufficiale Sanitario del Comune di Barano d’Ischia, ha amato, ricambiato i suoi concittadini, mettendosi al loro servizio con totale  disponibilità. Si è spento nella sua casa di Ischia il 20 marzo 1962 circondato dall’amore dei suoi pazienti, degli amici, tanti, della sua famiglia e di quanti hanno avuto la fortuna di incontrare questo uomo ricco di cultura e di amore per il prossimo. A lui sarà intitolata una delle più antiche piazze baranesi quella antistante il bar Nik al Testaccio. Una splendida piazza abbellita da un secolare Alianto, più noto come “Buoncazzone”, una pianta secolare presente in tantissime antiche e principali piazze italiane. La sua principale caratteristica è quella di svilupparsi verso l’alto tanto da essere anche soprannominato l’albero del Paradiso. È stato anche il vero protagonista del romanzo di Piero Chiara il Balordo, dal quale fu poi tratto uno sceneggiato televisivo interpretato da Tino Buazzelli. Gli antichi ci hanno fatto conoscere anche alcune sue proprietà terapeutiche: l’infuso e la polvere della corteccia prelevata in primavera o in autunno, ha proprietà antidiarroiche e antielmintiche (vermifughe). Per uso topico il cataplasma delle foglie fresche pestate vanta proprietà revulsive: per alleviare i dolori nevralgici e articolari; è indicato quindi nelle lombaggini, nei postumi dolorosi di contusioni e distorsioni, ed in tutte quelle condizioni nelle quali trovano applicazione i revulsivi. Insomma una ottima scelta fatta dal dottor Paolino Buono per ricordare l’illustre collega.

Ultimo aggiornamento Martedì 09 Febbraio 2010 18:25