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CapriNews - Arte
Scritto da Capri Art Film Festival   
Giovedì 05 Maggio 2011 18:40

Capri Art Film Festival, ecco i nomi dei finalisti

I dieci finalisti si contenderanno il prestigioso premio di miglior corto del Capri Art Film Festival
Sono stati svelati i nomi dei lavori che sono entrati a far parte della top ten che gareggeranno nel concorso di cortometraggi in occasione della prossima edizione del Capri Art.

Dopo un’attenta e mirata selezione, dai duecento corti arrivati nella sede dell’associazione organizzatrice, ne sono rimasti in dieci. Da questi, ne resterà uno solo e sarà il vincitore della quinta edizione del concorso di short movies dedicato ai giovani registi under 30 ed incentrato sul tema della diversità, che si svolgerà nell’ambito del Capri Art Film Festival, la kermesse di cinema, teatro e musica che aprirà i battenti mercoledì 4 maggio sull’Isola azzurra e si chiuderà sabato 7. Il regista vincente, oltre a beneficiare di un premio in danaro, avrà poi il piacere di veder trasmesso, in prima serata, il proprio cortometraggio sul celebre canale Studio Universal.
Ad assegnare i premi per il miglior corto, miglior regia e migliore sceneggiatura sarà la giuria tecnica composta da noti personaggi del mondo del cinema, della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, quali Lucia Annunziata, Valerio Caprara, Alessandro Cecchi Paone, Francesco Pannofino, Paola Randi, Maria Sole Tognazzi e Mario Zaccaria. Il premio “Axel Munthe”, invece, sarà assegnato dai ragazzi delle scuole che affolleranno il centro dei congressi nelle mattinate delle proiezioni al cortometraggio che otterrà il maggior numero di voti.
Queste le sinossi dei corti finalisti.
“Cattedrale” di Leandro Picarella:
il corto è tratto dal celebre racconto di Raymond Carver “Cattedrale”. La storia narra di come la semplice immaginazione, stimolata da chi non può viverne senza, riesca a svelare una realtà più profonda, più viva.
“Come si dice” di Cristian Benaglio:
Un prete, mentre apre il bar della chiesa parrocchiale, vede un uomo che lo stava aspettando. Il film è il racconto del loro inusuale incontro e della conversazione che intrattengono.
“Così come sono” di Daniele Santonicola:
Una ragazza, due vite, un mondo solo: Paola e i suoi sogni. Nella vita della sedicenne Paola tutto sembra andare storto, fino a quando la conoscenza di Andrea, tramite Facebook, le mostrerà un’ancora di salvezza.
“Il gioco di Luca” di Mario Sposito:
La mamma di Luca è ammalata, lui deve andare a fare la spesa al posto suo. Per metterci il minor tempo possibile, ha escogitato un trucco, un gioco appunto, grazie al quale tutti gli danno la precedenza. Ma è davvero il suo gioco a fargli guadagnare i favori della gente o i loro pregiudizi?
“In my prison” di Alessandro Grande:
Un detenuto non riesce più a sopportare l'atmosfera opprimente che si respira all'interno di un carcere ed escogita così un piano per mettere fine alle sue angosce e trovare finalmente la serenità.
“La leggenda del calabrone” di Ermete Ricci:
Andrea è un adolescente la cui la vita cambia improvvisamente per un tragico incidente. Non può più camminare, ma il fratello Daniele lo aiuta a credere in se stesso per ricominciare a farlo.
“Oggi gira così” di Sydney Sibilia:
La bizzarra giornata di Gianni, un professore di latino e greco con un forte esaurimento nervoso, e di Mirko  e Danilo, due ultra trentenni balordi che, pur di vivere, si sono inventati un mestiere piuttosto singolare. Le loro vite si intrecceranno per caso in un lussuoso appartamento nel centro di Latina, nel quale abita una famiglia borghese di cui fa parte Lucia, una graziosa adolescente già annoiata dalla vita.
“Solo un gioco” di Elisa Amoruso:
Angelica è una sedicenne impegnata nel tennis agonistico; Romina è una ragazza rumena, che per vivere fa la prostituta. Entrambe hanno un rapporto tormentato con lo stesso uomo, Mauro: per Angelica è un padre-allenatore pretenzioso e severo, per l’altra un “cliente” con cui è nata una relazione apparentemente “diversa”.
“Stand by me” di Giuseppe Marco Albano:
Il Cavalier Pacucci, un genio dell'imprenditoria funebre della città di Matera, famosa per aver fatto da sfondo ai molti film Biblici, da Pierpaolo Pasolini a Mel Gibson.
“Una fortuna da ricordare” di Rudy Di Giacomo:
Una famiglia in difficoltà riesce a sorridere perché un uomo ha deciso di trasformare un problema in una fortuna. In fondo, basta ricordarselo.
RELAZIONI ESTERNE ED UFFICIO STAMPA
Teodorico Boniello +39 338 925 32 87
Giuseppe Todisco +39 338 288 67 93
CAPRI ART / FESTIVAL DELLA DIVERSITÀ
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