Capri: Lettera Aperta, di Legambiente circolo isola di Capri, circa la manifestazione Stampa
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CapriNews - Trasporti
Scritto da Nabil Pulita   
Mercoledì 30 Maggio 2012 12:43

Capri: Lettera Aperta, di Legambiente circolo isola di Capri, circa la manifestazione

Ogg: Post Manifestazione Porto Isola di Capri - considerazioni e sveglia regione campania
com. 28.05.2012
Ieri abbiamo manifestato insieme ai giovani dell'Isola di Capri tutti convinti di difendere pacificamente i diritti. Grazie ai Forum dei Giovani dell'Isola. L'Isola di Capri ha esercitato un diritto costituzionale. Questa volta la protesta è partita dal basso, dai giovani che studiano, i cui genitori sono chiamati sempre più a tenori di vita alti e guadagni normali.

Ammalarsi a Capri sta diventando un lusso per gli isolani. Molti servizi sono lusso. Spostarsi con i mezzi marittimi, indebitamente privatizzati tutti, è diventato un lusso. Come per i nostri ospiti: i turisti.

Abbiamo aderito come Legambiente come le tante altre associazioni dell'isola, come i tantissimi cittadini dell'isola, per sostenere i nostri giovani, per sostenere diritti fondamentali. Messi purtroppo in predicato dalle compagnie di navigazione private che decidono quando, come e quanto noi isolani dobbiamo spostarci, eliminando la nostra residenzialità nei giorni festivi, perchè servono posti per i turisti sempre più spennati. L'inverno invece, non essendoci tali prerogative economiche, le compagnie disertano servizi, eliminando corse e prendendosi le famose "penalità" dell'Assessore Regionale Vetrella, di poche migliaia di euro (ridicole). Tutto perchè in pratica non ci sono REGOLE certe che difendano i cittadini-utenti, i contratti di servizio per concessioni pubbliche sono acqua fresca in questo settore.

La manifestazione è riuscita molto bene, nessuno si è fatto male, a parte le responsabilità di un comandante della compagnia Snav che con un catamarano arrivato alle 7.50 a Capri stava volontariamente forzando le persone in barca e creando serie conseguenze. Stigmatiziamo come un irresponsabile che non dovrebbe comandare un bel niente.

La risposta a tali fermenti sociali scattati a Capri, ma sabato prossimo previsti a Ischia e Procida (totali abitanti delle isole partenopee 100.000 circa), da parte della politica e di chi amministra a livelli regionali e statali la cosa pubblica, sul tema, non c'è stata, evidenziando ancora una volta la lontananza delle istituzioni alla gente comune, alla gente che ogni mattina si sveglia per andare a lavorare, e gli isolani del golfo di Napoli, per chi non conoscesse, sono persone laboriose.
Oggi più che mai si sente la solitudine degli amministratori locali che sembra non abbiano strumenti e potere decisionale nelle sedi regionali, nonostante evidenti sforzi di rappresentanza. Anzi, bisogna APPLAUDIRE i Sindaci di Capri ed Anacapri che sono stati davanti a tutti i cittadini quando ci sono stati momenti di tensione con la celere. E' una situazione grave dal punto di vista di sistema.

Grave è anche la risposta delle Istituzioni governative sul territorio: la Prefettura e la Questura, oltre a inviare 4 reparti celere della Polizia in assetto antisommossa (mai visti a Capri) alla manifestazione pacifica e senza "hooligans", ha deciso di presidiare il Porto di Capri aumentando la presenza della polizia.
Una decisione, si legge sulla nota della Prefettura, per evitare blocchi e per tutelare le corse delle compagnie marittime. Tutelano il Porto di Capri....dai Capresi. Quel porto, rarissimo caso in Italia, è stato fatto pietra su pietra dai Capresi. E' il nostro Porto, è il porto dei turisti che amano Capri e gli abitanti di Capri. E' da pensare che l'unica azione governativa sia reprimere cittadini che protestano per diritti COSTITUZIONALI. Forse, ci permettiamo, ci vorrebbero meno poliziotti, come meno auto blu in sbarco a Capri, magari più spese per altro. Anzi, al momento chi difende qualcosa sono gli Isolani che difendono la COSTITUZIONE ITALIANA che dice di eguaglianza dei diritti. Vivaddio i Capresi sono persone assennate, non pezzenti ne pazzi ne violenti nel manifestare, come si vorrebbe farli passare per i media. Forse questa situazione è frutto di una maionese impazzita che da anni sta vivendo il nostro Paese, ma che non si tollera più.
Proprio per la saggezza e la conoscenza degli abitanti di Capri ci preme ringraziare la Capitaneria di Porto di Capri e i Carabinieri di Capri ed Anacapri. 
Inoltre vorrei ringraziare anche il Senatore Francesco Ferrante di Legambiente che ha intercesso per calmare gli animi in Prefettura quando due ragazzi sono stati prelevati fisicamente e portati in Commissariato e quindi agenti hanno sfoderato qualche manganello. La pacifica determinazione dei manifestanti è stata la buona ricetta.

La situazione peggiorerà probabilmente nei prossimi tempi, quando anche la Caremar, compagnia della Tirrenia in dismissione, sarà ceduta e con essa gli unici collegamenti ferry (cioè auto+passeggeri) con la terraferma da Capri. La Regione Campania deve far capire se esiste oppure è solo un luogo geografico. Acquisirà la Caremar ed il naviglio per tutelare i capresi e anacapresi nei collegamenti invernali? NOI DICIAMO CHE DEVE. Se sarà acquisita da privati, questi dovranno sottostare a REGOLE. Se non ci saranno, Capri è destinata ad essere un PARCO DIVERTIMENTI dove portare il turista e farlo arrivare senza un euro in tasca in Piazzetta.
Dove, come accade oggi, le compagnie di navigazione private decidono senza alcuna regola o trattativa con le istituzioni pubbliche cosa fare, costi, orari, etc. E per giunta facendo cartello commerciale tra loro, quindi senza regime di concorrenza, dando servizi di scarsa qualità, senza freni.

Se la detentrice dei nostri diritti, in questo caso le concessioni della tratta marittima, la Regione Campania, non riuscirà a rappresentare i diritti menzionati, che lo faccia lo Stato, o meglio che si deleghi agli enti locali, che si inventi un Ente, ma i cittadini isolani non possono continuare una vita sociale, economica e personale di questo genere, la risposta non è presidiare il porto con la polizia, Ministro dell'Interno, ma dare risposte alle richieste basilari per chi vive realtà insulari, in termini di diritti e in termini di servizi pubblici.
Oggi più di ieri il tempo dei tentennamenti è esaurito, i giovani hanno bisogno di risposte per il loro futuro ed anche per il presente, come tutta la comunità isolana.

Ringrazio per chi ha avuto costanza nel leggere.

Nabil Pulita
Dirigente Legambiente

Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Maggio 2012 12:48