Mamma mica ci hanno buttato la casa a terra ? Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 16 Gennaio 2010 17:49

Mamma mica ci hanno buttato la casa a terra ?

Vite spezzate .
Sogni e speranze infrante. Bimbi tirati su con l’angoscia ed il terrore di non avere più niente. L’incubo di ritrovarsi senza una casa, un guscio ed un riparo dove continuare  ad essere una famiglia. Lo Stato e la Legge si fanno mostri e spingono all’odio e alla voglia di abbandonare il paese  che li trasforma in criminali.

Un paese che non ha più coscienza non ha più cuore e contezza della realtà. È buio pesto, non c’è serenità, non c’è un alito di speranza, i bimbi tacciono, lo sguardo chino e spaventato, mentre quattro occhioni neri, mi fissano sbucando dietro le manine strette a quelle di papà, poi si turano le orecchie per non sentire quel che diciamo: «Ehi! Chi sei? Guarda, guarda che fa l’uomo ragno, ti caccia non fa passare a nessuno! », mi dice un ometto energico e pimpante mentre un dolce bimba abbassa lo sguardo e si rifugia dalla mamma. «Mi dispiace ma i bambini sono più nervosi di noi, sentono che siamo tesi e non stano tranquilli. Qui non dormiamo neppure la notte e la mattina scappo via perché ho paura che all’improvviso arriva qualcuno per butta giù tutto», esordisce Mamma Concetta, 40 ani e poco più gracile e con le mani ossuto che tradiscono tutta la fatica e la forza di turare un famiglia con lavori saltuari ed un solo stipendio di 600€.
88mq su un solo piano tra decine di altre case all’Arenario, in via Epomeo nella zona di Casa Monte, una abitato numeroso popolato da decenni sopra la piazza del Majo.88mq tirati su in oltre 10 ani di duro lavoro e sacrificio con due bimbi piccoli, i soldi presi a prestito dalla gente, e le giornate trascorse senza mangiare per sfamare i bambini, pagare l’affitto di una casa dove stare e le cure per papà Carlo affetto da un grave male. 88mq inseriti dopo il patteggiamento ed il pagamento delle rate del condono terzo inseriti nella lista degli immobili da abbattere. 88mq e quattro vite spezzate. È il dramma della famiglia Monti di Casamicciola su cui pende la spada di Damocle degli abbattimenti farsa, Concetta De Donato e Carlo Monti due bambini piccoli di quattro e sei anni che ai giochi, ai sogni e alle speranze del futuro hanno sostituito l’incubo delle ruspe, l’incubo di perdere d’improvviso quella casa così calda ed accogliente, piccola ma loro. Due bimbi che ai dubbi su quale regalo chiedere per il Natale e le ricorrenze domandano ogni santo giorno a ritorno dall’asilo:   “Mamma mica ci hanno buttato la casa a terra? ”
È questo l’assurdo ed inaccettabile, ma purtroppo triste quadro di una vergogna di Stato: l’abbattimento della prima casa, la casa della speranza, la casa della necessità…la casa del sogno italiano, che la Barilla pubblicizza e la magistratura e un fumoso condono distruggono. La terribile vicenda umana raccontata dalla voce dei protagonisti: « Con due bambini piccoli abbiamo buttato il sangue, sacrificato tutto, le gioie, l’amore, per creare un tetto dove tenere e crescere i nostri figli. Questa casa è stata una necessità, stiamo ancora pagando i debiti ed in tutti questi ani non abbiamo potuto finirla, perché risorse e soldi non ne avevamo!», ci spiega la signora Concetta, non prima di aver manifestato angoscia e sgomento per la sorte che potrebbe toccare al povero Luigi Impagliazzo loro amico e conoscente. « Mio marito è un dipendente della nettezza urbana, io sono disoccupata e solo d’estate faccio lavori saltuari», continua Concetta, « sino a qualche mese fa mio marito guadagnava 600€ al mese. Ci siamo costruiti questa casa un po’ alla volta per disperazione, lottando con le unghie e con i denti per andare avanti. Oggi dopo tutto questo siamo nell’elenco degli abbattimenti», sconsolata evidenzia ancora, « Stiamo ancora pagando le spese per questa casetta ancora non finita che sino ad ora ci ha perso tutto. In dieci anni con la speranza di creare qualcosa non abbiamo avuto una vita vera, un agio, una gioia, una uscita, nessuna felicità. Non siamo andati in viaggio di nozze e abbiamo vissuto in una casa in affitto senza finestre e con i vicini che ci riempivano di angherie e cattiverie. Mentre con 600€ al mese pagavamo affitto e le spese per questa casa che ci avrebbe tirato fuori dal’incubo di un alloggio precario e squallido. Abbiamo passato di tutto ». Annuisce e sottolinea le umiliazioni e gli sforzi il signor Carlo Monti: « Io lavoravo con i bambini piccoli da crescere e con soli 600€ per tirare avanti. Prendevamo i soldi in prestito. Restavamo senza mangiare per comprare il latte ai bambini. Poi con il tempo è arrivato il lavoro nella spazzatura e durante l’emergenza restavo pire sette otto giorni a Napoli per guadagnare qualcosa di più da portare a casa e pagare i debiti ed alla fine rimanere comunque senza soldi per campare. Ho chiesto soldi a chiunque per pagare i debiti e il condono per risanare le questioni della casa. Ora dopo tutto questo, questi sacrifici, stiamo in queste condizioni. Non abbiamo spiragli, non abbiamo vissuto e ora che sembrava possibile ricadiamo nel baratro e continueremo ancora peggio in una vita mai vissuta ». A questo si riallaccia Concetta: « ora che abbiamo seguito le regole, il sistema, la legge e i suoi cavilli, pagando chiedendo prestiti, mi distruggono. Mi mandano in mezzo ad una strada! Il governo, ora, con la legge ci costringono a rubare! Per me d’ora in poi lo Stato, la legge non ha più senso, non esisterà più. Perché è una legge che distrugge la povera gente. I miei figli sono traumatizzati e soffrono più di noi. Si turano le orecchie per non sentire più la nostra disperazione». Infine il monito va ai politici che hanno consentito tutto ciò: « Guai se sotto le elezioni torneranno qui da noi. È meglio che non si fanno più vedere, perché se i sindaci volessero dinanzi a tutte queste ingiustizie farebbero valere i diritti di povere persone come noi che si vedono portare via tutto. Se volessero potrebbero far valere il loro potere. Abbiamo strappato i nostri certificati elettorali». In dieci anni di stenti e dolore la famiglia monti non ha speculato, ma solo tentato di dare un tetto ai propri figli, un tetto e tanta dignità senza chiedere aiuto a nessuno ed esponendosi ai rischi e all’umiliazione di chiedere danaro. La famiglia Monti ha lottato con la malattia del papà che ha sconfitto la morte tirando avanti ed ora rischia per un cavillo ed un vizio di perdere tutto. « Dobbiamo intervenire noi cittadini. Dobbiamo scendere in piazza ed essere più di loro per far capire la gravità del problema che è di tutti non solo nostro», concludono con grande onestà e generosità i signori Monti, sottolineando che non c’è speculazione nel tentare di condurre una esistenza degna, una casa per vivere. Quale il senso di questi abbattimenti, quali il fine e l’utile che si vuole raggiungere?« Abbattono noi povera gente, perché? A che serve se si continua a costruire ancora e più di prima e di tutto!colpiscono noi che abbiamo pagato un condono. Noi che abbiamo fatto tutto per due bambini e non sappiamo dove andare ne come farlo visto che non abbiamo più niente. Ci mandano in mezzo ad una strada costringendosi ad elemosinare, ad andare a rubare. Non ci resta che andare via dall’Italia», dice Concetta. Concetta che parla di lasciare l’Italia, il paese che li rende malfattori e speculatori per un vizio, un cavillo, la pochezza ed i limiti dei suoi legislatori governanti e  giudici. L’itali che fa dell’avvocato paradossalmente il miglior amico di gente che spera e pende dalle labbra di azzecca garbugli: « Speriamo di riuscire a dare una mano a Luigi. Questo ragazzo che sta vivendo un dramma grandissimo senza vie di scampo. Questa gente che persiste e ci distrugge non è madre, non è padre, non ha un cuore? Speriamo che le coscienze si smuovano! Speriamo che capiscano che stano facendo!»