ESUMAZIONI ESTIVE NEL CIMITERO: UNA MACABRO RITUALE CON TANTO DI SCHELETRI A VISTA Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 11 Agosto 2005 18:22

L’esiguo numero di unità in servizio presso il camposanto comunale costringe ad una operatività non proprio conforme alle norme anche igienico sanitarie prevista per la salvaguardia di quanti operano e praticano il sacro luogo.

Gli utenti lamentano la presenza di buche vuote, aperte per giorni in attesa di custodire le spoglie mortali di un prossimo defunto e di scavi eseguiti in pieno giorno con i resti mortali lasciati a sfumare mentre il cimitero rimane agibile. La cosa sarebbe dettata da questioni legate al lavoro esclusivamente diurno dell’addetto che per questo aprirebbe le tombe da liberare, lasciandole per le previste 24 ad arieggiare. Chi sarà a garantire per la sicurezza degli utenti.
Le inconsuete pratiche di riesumazione adottate nel cimitero di Casamicciola non mancano di destare stupore e sollevare polemiche in quanti erano abituati ad un certo rigore ed ad una certa condotta all’interno del sacro luogo. Ora a quanto apre questioni di necessità legate in primis all’esiguità di spazi per la inumazione ed in secondo alla scarsità di personale in servizio spingerebbero ad una condotta anomala delle pratiche di sotterramento e dissotterramento dei resti mortali da custodire e custodire nel cimitero comunale una volta fiore all’occhiello dell’intera comunità insulare. Così da tempo assistiamo anche alle esumazioni estive, una volta in verità e tutt’ora vietate dalle autorità sanitarie per questioni d’igiene e di salubrità dei luoghi, e dunque di salvaguardia pubblica. Attualmente la mancanza di posti spinge a preferire l’esumazione piuttosto che il trasloco presso cimiteri limitrofi dotati di spazi liberi. Però la mancanza di personale o forse la poca praticità dell’operatore in servizio a portato ad adottare uno strano modo di procedere alla “liberazioni” delle fosse. Queste infatti vengono aperte anche in pieno giorno quando il Camposanto è agibile dai residenti, ma anche dai visitatori occasionali, determinando un certo raccapriccio ed anche smovendo gli animi di quanti s’imbattono i scheletri e residui ossei lasciati in bella mostra. Ovviamente tralasciamo di ricordare le ovvie conseguenze ed i risvolti relativi alla salubrità dei luoghi soprattutto con l’esplosione della calura e di qui tutte le questioni inerenti che spingono molti a limitare la frequentazione dei luoghi e dunque la cura delle sepolture per tutelare se stessi ma anche gli altri, i propri cari, persone con cui si è a contatto anche occasionale, sventando ogni possibile pericolo, pericolo che anche se detto possibile non deve assolutamente ritenersi improbabile soprattutto da chi quale amministratore è chiamato a tutelare anche i nostri interessi e soprattutto la nostra salute. Al di là di tutto ciò che più a mosso polemiche e lamentele è stata la oramai usuale tenuta delle fosse aperte lasciate a sfumare, nelle 24 ore previste in pieno giorno così che tutti potessero ritrovarsi dinanzi i resti che seppur coperti da una vecchia lamiera emergevano in tutta la loro crudezza, movendo ancor più amarezza e dolore in quanti magari già afflitti e colpiti dalla perdita dei propri cari e congiunti assistono all’inatteso spettacolo che davvero non lascia scampo all’illusione : polvere siamo e polvere ritorneremo.