POLEMICHE E CONTRASTI SULLE PIZZE: ERANO TUTTE MARGHERITE ! Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 05 Settembre 2005 18:57

Gli scontri maggiori ed i serpeggianti mugugni all’arrivo delle portate. Fast food di casacca senza eccezioni o deroghe per nessuno. Attoniti i consiglieri di opposizione, costernati i membri della frangia estrema del partito “conservatore”, moderatamente soddisfatto il capogruppo locale del fiore dal petalo bianco, esperto roditore.
Il singolare e curioso episodio avutosi a margine dell’importante giornata di dibattito.
Notabile al termine del convitto la raccolta degli avanzi da parte di un autorevole esponente di governo.

Singolare il curioso episodio avutosi a margine della giornata di dibattito e discussione sui cocenti temi della gestione dei servizi territoriali, dei bilanci da ripianare e dei capitali sociali da ricalcolare.
In seno al consiglio comunale di Casamicciola Terme tenutosi Lunedì ultimo scorso, infatti, le polemiche ed i contrasti maggiori all’arrivo delle pizze:erano tutte MARGHERITE! Si narra che consegnato il caterimg a mezzo Pony Express, l’odore gradevole le invitanti esalazioni avevano subito allettato i palati fini della seduta, eppure l’amara sorpresa all’apertura dei cartoni contenitori.
Così non sono mancati i dissidenti e gli astenuti, gli offesi e gli sconcertati della cena, disertata e snobbata da taluni soggetti del ceppo duro e storico del partito, degli uomini a dieta forzata per solidarietà. Dunque per rifocillarsi e ritemprarsi dalle fatiche dell’ampio e profondo dibattito apertosi sull’insieme degli argomenti previsti all’ordine del giorno, il civico consesso per gradire, ha consumato, diciamo così, il frugale pasto a base del tipo piatto della tradizione partenopea. Il tutto innaffiato da bibite e bevande d’occasione. Fin qui nulla di strano se non fosse stato per i mugugni e le serpeggianti frecciatine all’indirizzo di quanti avevano scelto l’univoco menù, della serie maggioranza ed opposizione separate in casa si contendono la leadership a colpi di primati e scelte di “fede”, incuranti dell’altrui opinione. Per il capogruppo locale del partito di Rutelli, topone di minoranza, esperto roditore, l’accorpamento e l’unione tra i vari membri appartenenti alla medesima casacca, eppure operanti in schieramenti amministrativi opposti, è fuori discussione, nessuna eccezione nessuna deroga alle regole neppure quelle culinarie. Ed anche per il ceppo duro della resistenza la delusione e lo scontento mal si cela. I compagni di reparto avrebbero gradito un menù personalizzato e scelto ad hoc, oltre la banale richiesta del solito piatto trito e ritrito che ad onor del vero sembra pur sempre rimanere la scelta principale dei consumatori, di sicuro richiamo, almeno quelli politici d’ultima generazione, anche se qualcheduno ancora indugia ed attende il reportage di chi si avventurato in avanscoperta. Senza concetto proprio e personale e senza parola… senza timore della lacuna. Intanto al termine dei lavori un autorevole esponente della maggioranza consiliare, tra i più entusiastici supporter del cambio di casacca in vista principalmente del suo prossimo futuro di “uomo di politica”, pardon della scelta dei menù, è rimasto talmente colpito dalla bontà e genuinità dei prodotti fast food tanto da raccogliere e portare a casa gli avanzi della consultazione… forse per meglio conoscere e comprenderne le qualità, sfogliandone e assaporandone in privata sede ogni minima variazione di portata, dalla cottura al condimento, passando per l’impasto. Questo per la gioia del palato o di Prodi ancora non si sa, per le tasche sicuramente. Ciò è quanto trapelato da fonti ufficiali e vicine ai fornitori, che parlano commentando i fatti più che di golosità di pirchieria.