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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 05 Gennaio 2007 17:58

Capo Erculanese trasferito a Casamicciola

Previsto per il prossimo gennaio l’avvicendamento con il suo Vicario Amato. Il capitano andrà a rinforzare l’organico dell’Ufficio Locale Marittimo di Casamicciola Terme, orfano del Capo Vuoso in partenza per una missione d’ambasciata in terra argentina.

Nelle sempre più agitate acque portuali foriani, cambio della guardia ai vertici del Locale Ufficio Marittimo.
Capo  Giuseppe Erculanese, avvicendato dal Comando Generale, andrà ad integrare l’organico in forza della direzione marittima casamicciolese,  mentre nel suo ruolo di reggente in quel di Forio sarà sostituito dal suo vicario capo Amato.
La stagione delle sorprese in genere affidata ad altra festività dell’anno, quando le leccornie da gustare non sono panettoni, ma uova di cioccolato, sembra così anticiparsi sulle vie del mare e nelle insenature portuali. Certo, però, appaiono quanto mai singolare le disposizioni stabilite dallo stato maggiore delle Capitanerie di Porto, ovvero trasferire dal comando marittimo foriano la massima autorità in favore del suo diretto sottordine, proprio in periodo in cui nonostante il ridotto traffico marittimo, diportistico e commerciale, lo scalo all’ombra del Torrione vive una delle stagioni politiche più travagliate. Sarà forse un organizzazione intera volta da anticipare anche il prossimo congedo di Capo Vuoso e la successiva riorganizzazione del locamare Casamicciola?
Il passaggio delle consegne è previsto per il 15 gennaio prossimo quando Capo Erculanese sarà già a lavoro presso gli uffici della cittadina termale.
Quel che si chiedono in molti è anche se il cambio ai vertici della sede distaccata della Capitaneria di Forio sia collegate alle sorti future del porto locale imbarcatosi sulle rotte della privatizzazione o se si tratti più verosimilmente di una semplice e banale coincidenza. Come è noto, infatti, l’intendimento della amministrazione di Forio, è quella di affidare la gestione del porto turistico ad una impresa privata con il sistema del Project Financing. Il privato che qui sembra essere stata identificata in una impresa edile,in cambio di un investimento economico, ancora scarsamente definito nelle sue quote pubbliche e proprie, si accaparra la ricca gestione dello scalo  costruito dai Foriani e per il quale si sta ancora pagando il mutuo contratto con la Cassa DD.PP. Perché, allora, i politici ed il governo comunale di Forio hanno scelto questa formula socio economica che premia solo il privato a danno della comunità? Tutto questo e molto altro ancora ha fatto registrare la presa di posizione di molte forze sociali che premono affinché si eviti l’intromissione privata nella gestione della cosa pubblica, attaccando tutti coloro che hanno operato dalla logica di concedere i porti già costruiti ai privati – prima l’Autorità marittima, poi amministrativa - che hanno fatto e fanno regali – come ai napoletani a Casamicciola e ai raccomandati di Sant’Angelo – con beni che non sono loro ma del popolo, in cambio di niente o delle sole briciole, quando da quei beni, gestiti in proprio, il popolo potrebbe avere rilevanti benefici in servizi migliori con un carico tributario meno afflittivo.
Un attacco che nello specifico viene a proporsi proprio con il cambio di testimone de quo e che di certo non mancherà di sorprenderci ancora.
Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Giugno 2009 07:01