Urla toponiche al municipio di Casamicciola Stampa
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CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 23 Ottobre 2007 10:27

Urla toponiche al municipio di Casamicciola

È polemica sulla accessibilità degli atti per i consiglieri d’opposizione, Giovanni Monti sporge denuncia ai Carabinier. iÈ caos per uno scambio di vedute fra il consigliere Monti e il dirigente De Palma.
Sulla questione  intervengono senza esito anche il sindaco D’Ambrosio e l’Assessore alle Finanze, Sirabella.
«Perché, mica avete il copyright!», questa la risposta del Monti all’invito di abbassare i toni e stare calmo.
Alla base del diverbio ci sarebbe, infatti, la mancata consegna di alcuni documenti riguardanti le transazioni in materia di Tarsu ed Ici con alcune aziende locali.

Transazioni che potrebbero denunciare il grosso scandalo del trattamento parziale in materia di contributi. Sembra orami essere divenuto un po’ per vezzo un po’ per coincidenza più che il Palazzo Municipale il Madison Square Garden. Questa volta sul ring della cittadina termale i due sfidanti Luigi Monti alias Topone e il dirigente del settore Economico e Finanziario Lucia De Palma. Ad andare su tutte le furie pare sia stato prima il consigliere d’opposizione Giovanni Monti, che recatosi nella tarda serata di ieri presso gli uffici comunali per ritirare alcuni documenti ha, a quanto pare, mal digerito il mancato rispetto delle richieste avanzate sulla questione “Transazioni Tarsu ed Ici”. Infatti nel disbrigo delle sue faccende al Monti venivano consegnati anche i documenti relativi richiesti in data 11.07.2007 in anticipo rispetto ai sessanta giorni canonici previsti. Ad irritare il consigliere di ferro con l’ugola possente sembra essere stata la frase “Ci si riserva di trasmettere eventuali ulteriori atti transattivi che per gli anni oggetto di richiesta dovessero essere rinvenuti in archivio”, un offesa bella e buona per il Topone che ha ritenuto intendere la cosa come una palese dichiarazione della mancata volontà di rendere gli atti. Così lo stesso senza mezzi termini si è recato presso l’ufficio della Dottoressa mostrandosi a gran voce ed ugola spiegata di va insoddisfatto ed irritato dal trattamento riservatogli. Per il Monti il corposo faldone consegnato, a seguire la lettera interlocutoria dove si sottolineava il particolare aggravio di lavoro a cui era sottoposto il settore Economico e Finanziario, corredato anch’egli, dalla nota dove si evidenziava l’assenza di alcuni documenti è semplicemente uno specchietto per le allodole segno tangibile che l’Ente tende a celare atti e documenti di interesse pubblico e collettivo. Da qui la presa di posizione critica ed esplicitamente diretta a sottolineare capacità lavorative pessime e non all’altezza da parte del consigliere. Alla voce grossa del Topone si non si sovrapponevano gli strilli della dottoressa De Palma che immediatamente rispondeva per le rime alle accuse, semplicemente con tono placido e compito a far intendere che quello era quanto dovesse avere. Sono bastate così solo le toponiche urla a far accorrere attoniti e spaventati i presenti primo fra tutti l’assessore Sirabella. A nulla però sono valsi i tentativi di ricucire lo strappo anzi il Monti ha rivendicato per se il diritto allo strillo allontanando l’assessore al quale ha sottolineato come non sia lui a detenerne “il copyright” dello strillo e come questo sia divenuto l’unico modo per controbattere alle continue irrisioni e alle preso in giro.
Sarebbe, infatti, potuta sembrare una discussione da niente, un banale scambio di vedute che al contrario è scaturito nella richiesta d’intervento avanzate ai Carabinieri.
Uno scontro tra il consigliere d’opposizione Giovanni Monti ed il Dirigente Lucia De Palma che a questo punto sembra celare qualcosa di più oltre al malessere cronico per la ritardata consegna degli atti richiesti a margine del mandato svolto. Infatti è stato lo stesso consigliere Monti a denunciare la vicenda ed i suoi contorni  alle forze dell’ordine presso la locale caserma di via Fundera. In particolare ha depositato un articolato esposto dove si evidenziano un presunto trattamento impari nella gestione dei crediti Tarsu vantati nei riguardi di molte aziende casamicciolesi. Transazioni sulle quali addirittura grava l’ombra della esplicita richiesta a ricorrere ai servizi di taluni professionisti al fine di vedersi accordata la transazione. Transazioni politiche dunque e non tecniche che si aggirano ad esempio per società ben in vista nel paese come lo zio dell’ex sindaco Giosy Ferrandino, nell’ordine del 50%. Insomma una delicata congiuntura politica ma soprattutto economica che sfocia in una sorta d’insofferenza collettiva che non prevede mezzi termini e che soprattutto non trova altro modo per dialogare se non lo scontro all’ultimo lei non sa chi sono io.

Ma sentiamo la testimonianza del Consigliere Monti: « Non mi hanno dato niente, solo quello che volevano loro ed in pratica con una nota a margine me lo hanno pure scritto… addirittura alle mie rimostranze l’incaricato assumeva anche atteggiamenti tali da indurmi a ritenere che mi stesse irridendo. Quasi a sottolineare che le documentazioni che mi occorrono a margine del mio mandato non le avrei mai ricevute. Dopo 60 giorni eravamo ancora in quello stato. Ho così ritenuto opportuno denunciare queste mancanze, questi dati di fatto consegnando gli incartamenti e le pratiche alle forze dell’Ordine. Il sindaco nel corso del diverbio ha convenuto con me che quello non era l’atteggiamento adatto però non prende provvedimenti. Io sarei seriamente preoccupato nello svolgere il mio mandato al suo posto, visto che è rappresentato da un funzionario che risponde in quel modo. Un funzionario a cui per altro viene di recente riconosciuto un premio di produttività!»

Ultimo aggiornamento Sabato 16 Maggio 2009 08:45