L'Odissea di una iscrizione all'anagrafe di Forio continua ... Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Domenica 24 Febbraio 2008 18:07

Storie di ordinaria brontoburocrazia isolana

L'odissea di una iscrizione all'anagrafe di Forio continua

L’incredibile fallimento della macchina amministrativa che non sa venire incontro ed aiutare i cittadini se non muniti di appoggi ad oc. Così può accadere che una cittadina francese, studente universitaria in Italia, per quasi un anno non riesca ad ottenere la residenza.
Si tratta di una vicenda assurda e sconcertante già riportata dal nostro quotidiano e che va vanti orami da mesi. Una vicenda che per i suoi contorni, gli esiti ed i protagonisti è orami sulla bocca di tutti.

Una cittadina francese da tempo sulla nostra isola e residente a Forio cerca invano di ottenere l’iscrizione all’anagrafe locale, ma per un misterioso blocco dell’ingranaggio o per le misteriose indicazioni della responsabile del servizio non riesce ad andare a buon fine. Ma ecco la sua storia:
« La sottoscritta si recava presso il Comune di Forio per richiedere l’iscrizione all’Anagrafe dopo essermi informata attraverso il sito della Polizia di Stato circa i documenti da presentare. Nonostante i documenti corrispondessero a quanto richiesto dalla normativa italiana la richiesta mi veniva negata perché secondo gli addetti all’ufficio Anagrafe/Elettorale di tale Comune c’era bisogno di un ulteriore documento: “l’atto di nascita”. Nonostante ciò non mi risultasse chiedevo di presentare un’autocertificazione dell’atto di nascita, così come previsto dal D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, ma mi veniva negata anche tale possibilità perché, sempre secondo i funzionari di tale ufficio: “l’Autocertificazione vale solo per i cittadini Italiani” “lei è straniera e non facciamo differenze tra comunitari ed extra-comunitari, sono tutti stranieri” queste le testuali parole che ho dovuto sentire. A niente valevano le mie rimostranze, “qui si fa così” mi si rispondeva.
Visto il muro fattomi davanti mi vedevo quindi costretta a tornare a casa e chiedere via web, on-line dal sito del mio comune di nascita, Strasburgo, l’atto di nascita in pochi secondi.
NOVEMBRE 2007 - Ricevo per posta l’atto di nascita dalla Francia. Sicura che nulla potrà ostare all’accettazione della domanda di inserimento all’anagrafe mi reco per la seconda volta al Comune. Purtroppo anche questa volta c’è qualcosa che manca secondo gli addetti all’ufficio e anche secondo la Dirigente dell’ufficio anagrafe del Comune di Forio Sig.ra P. Una volta al Comune, infatti, nonostante avessi tutta la documentazione in regola si trova comunque il modo di rifiutarla adducendo scuse inverosimili: le ricevuta del pagamento delle tasse universitarie non vengono accettate come una prova del mio status di studentessa.
Chiedo allora di autocertificare la disponibilità economica così comeESPRESSAMENTE PREVISTO dalla circolare 19 del Ministero dell’Interno del 6 Aprile 2007 avente ad oggetto il decreto legislativo n.30 del 6 Febbraio 2007 ma anche questa volta, dalla stessa Dirigente dell’ufficio anagrafe Sig.ra P. mi viene detto che l’autodichiarazione non mi sarà accettata e che invece dovrei portare la copia del mio conto corrente italiano o se francese con traduzione legale e dichiarazione di valore!!!
Sono stata costretta per l’ennesima volta a vedermi rifiutata la richiesta nonostante tutto fosse perfettamente in regola per l’iscrizione sia in qualità di studentessa (avendo le ricevute delle tasse pagate all’Università) sia, in alternativa, in qualità di persona in cerca di lavoro (bastando la certificazione della disponibilità economica). A nulla sono valse le mie rimostranze e i riferimenti alla normativa vigente.
26 NOVEMBRE 2007 - Per pignoleria mi procuro anche il certificato di iscrizione all’università e mi reco per la terza volta in Comune nei giorni aperti al pubblico assentandomi quindi dai corsi all’Università e mancando alle lezioni. Nonostante nel frattempo fosse uscito anche un articolo sul quotidiano locale dell’Isola d’Ischia “Il Golfo” che denunciava quanto accadutomi e richiamava la normativa vigente. Alla presentazione della documentazione per l’iscrizione all’Anagrafe mi si rinviava da ufficio a ufficio, da funzionario a funzionario fino a che arrivata dalla Sig.ra P., Dirigente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Forio, questa mi ribadiva di non poter accettare la mia autocertificazione riguardo la disponibilità economica e che avrei dovuto dargli l’estratto conto bancario.
Visto che la situazione non si sbloccava mi vedevo costretta a chiamare le forze dell’ordine nello specifico i Carabinieri della locale stazione del Comune di Forio, per violazione dei doveri di ufficio, i quali venivano dopo poco e identificavano i presenti ma neanche la loro presenza sbloccava la situazione non volendomi la Dirigente P. accettare la richiesta e la documentazione presso l’ufficio Anagrafe.
Mi recavo quindi nella stessa mattinata del 26 Novembre 2007 presso la stazione dei Carabinieri del Comune di Forio per sporgere querela per omissione atti d’ufficio [2].
28 NOVEMBRE 2007 – Non potendo consegnare la richiesta presso l’ufficio anagrafe visto il rifiuto oppostomi provvedo a consegnarla presso l’ufficio protocollo del Comune di Forio [3] anche se alcuni documenti facenti parte della richiesta come le foto-tessera, la tessera sanitaria europea ed altro mi viene detto di consegnarle in un secondo momento perché non necessarie subito.
13 DICEMBRE 2007 – La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica, Ispettorato Funzione Pubblica scrive alla Dirigente dell’ufficio anagrafe del Comune di Forio [4] dove, dopo aver fatto presente la normativa vigente, d lgs 30 del 2007 e direttiva europea 38 del 2004 si ricorda che ai sensi dell’art 46, lett. o) del DPR 28.12.2000, n. 445 - è comprovata con dichiarazione, anche contestuale all’istanza, sottoscritta dall’interessato e prodotta in sostituzione delle normali certificazioni “la situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali”. Si ricorda altresì che ai sensi dell’art 74 comma 1, medesimo decreto, “costituisce violazione dei doveri d’ufficio la mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del presente testo unico”.
17 DICEMBRE 2007 – La Commissione Europea, Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza risponde ad una richiesta d’informazioni sull’accaduto [5] scrive che “Per l’iscrizione nel registro dell’Anagrafe del Comune da parte di cittadini comunitari basta la dichiarazione di avere risorse economiche sufficienti per loro stessi e per le loro famiglie per non diventare un onere a carico dell’assistenza sociale dello stato membro ospitante. Gli stati membri non possono esigere che venga indicato un ammontare minimo per la disponibilità di risorse economiche. Il certificato di iscrizione, inoltre, con indicazione del nome della persona, dell’indirizzo e della data di iscrizione deve essere rilasciato senza ritardo. Ai cittadini comunitari che studiano in Italia, non può essere richiesto un certificato di nascita o un estratto conto bancario. Tali condizioni, che non sono previste nella direttiva 2004/38 sono in contrasto con il diritto comunitario.”
11 GENNAIO 2008 – Ricevo una comunicazione dal Comune di Forio [6] con la quale l’Ufficiale d’Anagrafe e Stato Civile Sig.ra M. P., in riferimento alla mia istanza di iscrizione anagrafica, mi invita a presentarmi presso l’ufficio Anagrafe nell’orario di apertura al pubblico (lun-ven 9.00-12.00). Seguendo alla lettera talecomunicazione, sperando fosse la volta buona, mi reco per l’ennesima volta in Comune. Purtroppo tale incontro si risolveva in una richiesta nei miei confronti di ulteriori documenti (tessera sanitaria europea, richiesta di modifica del codice fiscale per la presenza del secondo nome sull’atto di nascita, richiesta di ri-presentare domanda di iscrizione all’anagrafe). Così mi vedo costretta a dover ripresentare la medesima domanda, identica a quella già presentata in data 28 Novembre 2007 ([3] prot. 30478 Comune di Forio) Questa volta sul modulo previsto dal Ministero degli Interni, stesso modulo che avevo già provveduto a stampare da internet e portare in Comune sin dalla prima mia visita ad Ottobre 2007 ma che mi era stato negato di poter presentare.
08 FEBBRAIO 2008 – Ricevo comunicazione [7] dal Vice Segretario Generale del Comune di Forio Dott F. C. inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dip Funzione Pubblica, Ispettorato per la Funzione Pubblica e p.c. alla sottoscritta e alla Prefettura di Napoli, Area II bis raccordo con gli enti locali e consultazioni elettorali nella quale si ricostruisce in modo falso quanto accaduto relativamente alla parte in cui il Dott C. scrive “Il giorno 26 Novembre [….] chiedeva all’ufficiale di anagrafe di questo Comune notizie in merito alla procedura d’iscrizione […] La responsabile del servizio, nel fornire delucidazioni al riguardo, rappresentava tra l’altro che per la presentazione della documentazione per quanto previsto dal DPR 445/2000 poteva farsi ricorso anche all’autocertificazione[…]” Ciò è smentito dai fatti e dai testimoni presenti tra cui c’erano quella mattina anche i Carabinieri.
Discutibile è anche l’affermazione che conclude tale comunicazione e secondo cui “la condotta impiegatizia degli stessi è stata sempre connotata da alto grado di professionalità e senso del dovere, finalizzata al perseguimento e dell’interesse pubblico e del rispetto della legge”.
Ciò è smentito dai fatti, presenti e passati. Basti citare un esempio: Verso Settembre avevo avuto bisogno urgente dell’autentica di una mia foto da presentare per una pratica all’Università di Napoli ma mi sono vista anche in tale occasione negata la possibilità di averla perché, il funzionario dell’ufficio di Panza, frazione di Forio, dopo aver sentito telefonicamente la Sig.ra P., mi comunicava come motivo del rifiuto la possibilità che il mio documento d’identità potesse essere falso non essendoio (né allora né oggi) iscritta all’anagrafe del Comune. In quell’occasione dovetti quindi far ricorso ad un notaio spendendo circa 40 Euro.
09 FEBBRAIO 2008 – Ricevo comunicazione [8] dall’Ufficiale di Anagrafe e Stato Civile del Comune di Forio Sig.ra M. P. con la quale, in riferimento alle istanze di iscrizione anagrafica della sottoscritta mi si invita, per l’ennesima volta, a presentarmi presso l’ufficio Anagrafe nell’orario di apertura al pubblico “in quanto si ritiene che l’autodichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il possesso della disponibilità economica, allegate alle istanze del 11/01/2008, non possa essere accettata perché priva di ogni elemento utile a consentire le verifiche sulla veridicità della dichiarazione resa, DPR 445/2000 e circolari ministeriali a riguardo. Si invita inoltre a regolarizzare l’iscrizione nell’anagrafe tributaria presso l’agenzia delle Entrate di Ischia”
Provvedo a rispondere lo stesso giorno 9 Febbraio 2008 via fax al Comune di Forio facendo presente che: 1) ritengo di aver sufficientemente adempito a tutte le formalità richieste dalla normativa vigente; 2) comunico inoltre che l’Agenzia delle Entrate mi ha informato di non dover integrare alcunché visto che la normativa del Ministero degli Interni prevede che quando, come nel mio caso, sulla carta d’identità il primo nome è separato dal secondo da una virgola si prende in considerazione solo il primo, così come è stato regolarmente fatto dall’Agenzia delle Entrate al momento del calcolo del codice fiscale della sottoscritta.
Inoltre, il fatto che la Sig.ra P. si basi su un documento non obbligatorio né previsto dalla legge come tale come l’atto di nascita piuttosto che sulla carta d’identità per la questione del secondo nome non può che evidenziarsi che come pretesto atto a dilazionare l’ottenimento della residenza/iscrizione anagrafica.
Ogni ulteriore richiesta da parte del Comune di Forio, che non ha che come risultato il ritardo per la sottoscritta all’ottenimento dell’iscrizione anagrafica in tale comune, non ha ragion d’essere e rischia davvero di oltrepassare ogni limite di rispetto della dignità altrui e della buona e corretta amministrazione manifestandosi come una vera e propria discriminazione.
Mi permetto, con un esempio, di esporvi uno dei tanti problemi che questo ritardo sta generando: sono studentessa e seguo i corsi a Napoli. Rammento solo che ogni qualvolta che mi reco in terraferma devo, per questo “ritardo” da parte del Comune di Forio, pagare la tariffa “non residente” che per l’aliscafo è di circa 15 Euro rispetto a quella di circa 4 Euro per un residente. Lascio a Voi tirare le conclusioni visto che la cosa sta andando avanti da Ottobre 2007 e come ciò può pesare economicamente sulle mie disponibilità economiche!
Spero davvero che questa storia possa terminare al più presto e nel migliore dei modi».
Complimenti al sindaco Regine e a suoi funzionari! Chissà se in clima elettorale  eper racimolare voti non giungerà un improvviso salvatore dell’anagrafe locale?
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 12:54