Auto si schianta contro pilastro, passeggeri vivi per miracolo Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 19 Giugno 2008 19:29

Testacoda infernale a Panza, coinvolti un 20enne foriano ed un minore ischitano

Auto si schianta contro pilastro,  passeggeri vivi per miracolo

Grave il conducente, politraumatizzato il trasportato. Le cause dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti. Forse l'alta velocità la causa della tragedia. Terribile incidente a Panza  in via Rosario D’Abundo: alle 00.45 di ieri notte, una Nissan Micra si è schiantata contro il pilastro di una abitazione, Villa Elena, mandando in frantumi la pietra facciata vista in breccia. Il veicolo ha finito la sua folle corsa contro un pilastro, che ha impedito all’auto di proseguire all’interno del giardino di casa. In quel momento nessuna auto si trovava in strada, nessun occupante nella villetta.

I feriti, uno in condizioni non gravi, sono i due giovani, autista e trasportato, che sono stati immediatamente soccorsi dai soccorritori accorsi sul posto poco dopo l’incidente. Le cause dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma da quanto rilevato dagli agenti della Polizia Municipale di Forio, pare siano dovute ad una improvvisa perdita di controllo del veicolo da parte del conducente poco dopo l’uscita dalla curva che in direzione Sant’Angelo- svincolo di Panza immette sul rettilineo di via R. D’Abundo. Sul posto sono intervenuti subito i Vigili Urbani, vigili del fuoco, due pattuglie dei Carabinieri, assessore alla viabilità e vicesindaco del Comune. Quando sono giunti i primi soccorsi, i due giovani era o privi di sensi ed inghiottiti dalle lamiere contorte. Calise Giovani Rosario incastrato per le gambe e svenuto, il volto tumefatto ed insanguinato sorretto dall’air bag del volante. Il minore B.G. originario di Ischia, seduto alla sua destra, ferito ed anch’egli privo di sensi, ma fortunatamente non vincolato alla vettura andata distrutta nell’urto.
Per estrarre Giovanni Calice dalle lamiere si è reso necessario, invece, l'intervento dei vigili del fuoco accorsi sul posto insieme con gli agenti Di Maio, Mazzella, Della speranza, Di Maio Renato e Di Maio Salvatore del comando vigili locale che sono arrivati, seguiti subito dopo dal comandante Russo, dalle pattuglie dei Carabinieri e dalle due unità del pronto intervento mobile di Lacco Ameno giunti con le due ambulanze a Codice Rosso.  La Polizia Municipale che ha operato tutta la notte ed il giorno successivo per i rilievi e le indagini di rito, con il fermo amministrativo del veicolo, in queste ore sta cercando di chiarire le cause che hanno determinato la perdita di controllo della Nissan Micra da parte di Calise. Non sembrano esserci testimoni al momento dell'incidente. Ciò che è certo che il 20enne originario di via Casa Caruso in Panza conosceva molto bene quel tratto di strada. Al momento, le ipotesi più ricorrenti sembrano indicare fra le cause la velocità elevata in un'ora, mancava poco alle una di notte, in cui la strada era poco visibile. La curva ampia ma dalla notevole piegatura potrebbe aver fatto sbandare l'auto. Appena gli inquirenti potranno sentire l’autista quasi sicuramente sarà sciolto ogni dubbio, benché la deposizione del passeggero abbia già largamente tracciato in più parti la dinamica. Il minore, infatti, se la caverà salvo complicazioni con una prognosi di quindici giorni utili a farlo riprendere dallo shock e soprattutto dai politraumi al corpo, spalla destra, caviglia destra, emitorace destro dalla ferita lacero contusa alla palpebra superiore sinistra. Così subito dopo il drammatico schianto ha potuto rendere una lucida ricostruzione dei fatti: erano da poco passate le 00,45, quando scendendo da Panza verso Forio in via Rosario D’Abundo, all’altezza della curva nei pressi della grande scultura in pietra, l’auto ha cominciato a sbandare. La velocità era circa sui cento. A quanto pare, stando alle dichiarazione del passeggero, prima dello schianto, non ci sarebbe stata nessuna frenata, mentre gli inquirenti hanno trovato tracce di pneumatico sull’asfalto, segno evidente che il piede è stato disperatamente messo sul pedale nel tentativo di fermare l’auto partita come una scheggia impazzita in una drammatica successione di testa coda, uno dei quali è stato fatale portando l’auto a schiantarsi anteriormente contro il pilastro in breccia dell’abitazione, detta Villa Elena. Dopo l’urto gli occupanti sono svenuti, il minore si è svegliato poco dopo sentendo dei colpi al finestrino, era un giovane automobilista sopraggiunto all’altezza dell’auto distrutta. il soccorritore gli ha parlato chiedendogli di aprire lo sportello, al che il minore ha dichiarato di vedere tutto annebbiato e di non riuscirci. Così l’uomo ha forzato la portiera tirando fuori il ragazzo. Impossibile invece recuperare il calice ancora privo di sensi e bloccato per le gambe. Immediata l’allerta alle forze dell’ordine d ai mezzi di soccorso, gli elmetti rossi hanno lavorato per quasi un ora prima di poter estrarre il corpo ferito di Giovanni Calise, il ragazzo era rimasto impigliato con la gamba destra al disotto del cruscotto ed articolate sono risultate le manovre per svincolarlo senza causare ulteriori e più gravi ferite. I pompieri hanno tagliato il piantone centrale del veicolo, rimossi tutte le strutture che limitavano l’operatività riuscendo così ha recuperare gravemente ferito, ma vivo il 20enne.
Il Calice resta attualmente ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di terapia intensiva del Rizzoli di Lacco Ameno dove è stato trasportato, insieme al suo compagno di sventura, nella notte di venerdì per essere sottoposto a tute le indagini di rito. In un primo momento si era pensato di trasportarlo in una struttura nel napoletano, visto il grave schiacciamento al polmone subito, ipotesi poi scartata dopo aver valutato l’effettivo stato del giovane. Il 20enne ha, infatti, riportato politraumi da sinistro stradale, con ferita al labbro superiore ed inferiore recanti perdite di sostanza, ferite lacero contuse al cranio, contusioni alla piramide nasale, frattura esposta alla gamba destra, con probabile frattura del femore, grave trauma toracico e addominale con compressione del polmone. Il giovane sarà pertanto tenuto sotto osservazione nelle prossime ore e poi sottoposto ad intervento chirurgico.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 16:34