Forio: Commento Foriano, recuperato in localita' Cimmento Rosso raro esemplare di falco Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 20 Ottobre 2005 17:35

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Recuperato in localita' Cimmento Rosso raro esemplare di falco

Tratto in salvo da un cacciatore il bellissimo “Gheppio” è stato ora assicurato nelle mani degli agenti Lipu per essere curato e nutrito. Il rapace, un giovane maschio, appartenente alla famiglia dei falchi comuni si dibatteva tentando si spiccare il volo in via San Giuseppe quando è stato avvistato, ad una prima diagnosi il volatile presentava delle ferite ad un’ala ed ad una zampa . Una specie fra le più diffuse nelle nostre latitudini i quali non disdegnano di rimanere nella nostra isola in pianta stabile, forse sorpreso dai temporali dei giorni scorsi e per questo rimasto vittima di qualche incidente.

Troppo spesso le azioni di informazione orientate al cittadino sono estremamente articolate e non tralasciano nessun linguaggio a mezzo di comunicazione e replica di smentita tramite fatti e circostanze. Invece questa volta a portare il determinante aiuto al rapace che altrimenti sarebbe stato destinato sicuramente ad una triste fine, è stato proprio un cacciatore, il quale di ritorno da casa si accorge lungo il sentiero poco oltre la sua proprietà che un volatile di media taglia zampettava sullo sterrato in evidente difficoltà. Non riuscendo a spiccare il volo a malapena reggendosi sulle zampe, il volatile tentava strenuamente di trovare un punto di ricovero. Nonostante le vistose difficoltà l’uccello appariva in buona forma, non in pericolo di vita, tanto che per la cattura ci sono voluti diverse decine di minuti onde evitare alla bestia gia tanto provata ulteriori traumi. Ma finalmente dopo l’ennesimo tentativo il falco veniva preso e sistemato in una scatola di fortuna, da subito ci è accorti che non v’erano ferite da arma da fuoco o dovute a speciali tagliole, visto che i problemi dell’animale sembravano potersi ricondurre ad un fortuito incidente, probabilmente agli effetti dei violenti temporali di questi giorni, al possibile scontro con cavidotti aerei ed altri ostacoli che si sono potuti trovare sulla rotta del giovani esemplare di Gheppio. Successivamente il cacciatore tentava di mettersi in contato con quanti potrebbero dare informazioni a recepire contatti con speciali strutture nella zona e organizzate per dare le prime cure oltre che una idonea sistemazione al volatile. Detto fatto e l’uomo si è direttamente rivolto al nostro quotidiano. Dal Il Golfo alle sapienti mani della “LIPU” per dare una idonea accoglienza al rapace. Secondo la prima diagnosi degli operatori Lipu l’animale potrebbe non riuscire più a volare visto che l’ala ferita presentava già un ampia necrosi e la piccola stazza caratterizzata dal un minuto sterno ne evidenziavano la pericolosa denutrizione.
Colloquiando con il “cacciatore soccorritore” abbiamo appreso curiosità e peculiarità sul raro esemplare di Falco Isolano, il Gheppio, appunto. L’uccello in questione è un campione d’eccezione, infatti, questo rapace anche se fra i più piccoli per dimensione è dotato di uno scheletro ultraleggero con ossa cave, il suo becco e formato da uno speciale rostro per dare il colpo di grazia alle sue prede, inoltre è capace di individuare un topo in mezzo alla sterpaglia a più di 3 chilometri che grazie ad essa ne fa il più temibile dei nemici dei roditori di medio e piccolo taglio. Il Gheppio con la sua leggendaria perseveranza individua dall’alto le sue prede grazie a speciali sensori ottici i quali sono capaci di trasformarsi in avvisatori tracciando un percorso delle prede intercettando le chiazze lasciate dalle loro urine, in questo modo il rapace tiene sotto controllo l’intero suo territorio di caccia, capace cosi di catturare circa venti topi al giorno.
Nella mattinata di domenica il rapace è stato, dunque, affidato nelle mani esperte del responsabile di zona della Lega per gli uccelli, sistemato in speciale ricoveri e sottoposto alle prime cure del caso, molto probabilmente sarà trasferito a Padova insieme agli altri due esemplari recuperati nei giorni scorsi, dove le indagini radiografiche potranno chiarire l’entità del danno e dei traumi subiti nonché le cause che li hanno determinati, da qui stabilire la terapia riabilitativa per il recupero.
Una storia a lieto fine dunque anche in considerazione del fatto che questa volta protagonista in positivo in positivo è stato proprio un appassionato ed amatore dell’esercizio venatorio a dimostrazione del fatto che troppo spesso tale categoria è bandita dai più, senza considerare il fatto che grazie alla particolare passione essi danno un servizio oltre che un aiuto determinante all’ambiente stesso, mentre nell’opinione comune dei vari rappresentanti di associazioni e leghe a difesa e pro “natura” troppo spesso per opportunità e luogo comune vengono equiparati a selvaggi bracconieri ed assassini che in verità nulla hanno a che fare con i nostri cacciatori.
Intanto il nostro principale va al nostro rapace, sperando di rivederlo presto liberato nelle nostre terre per ammirare il suo superbo volo, a sfatare le preoccupanti notizie giornalistiche le quali ci informano di un particolare virus che potrebbe la nostra salute trasmesso proprio con la velocità di un battito d’ala.

Ultimo aggiornamento Venerdì 27 Aprile 2012 17:54