Forio: Commento Foriano, Un nuovo vecchio scandalo, Cerato e le raccomandazioni, Giuliana Sgrena, Lacco - Forio Stampa
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ForioNews - Politica
Scritto da Peppe D'Ambra   
Venerdì 01 Aprile 2005 12:06

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Un nuovo vecchio scandalo

CERATO E LE RACCOMANDAZIONI
In America alcuni provvedimenti hanno raggiunto lo scopo di garantire sia la democrazia che il rispetto dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini.
Primo esempio la lotta all’evasione fiscale, risultata vincente grazie all’accorgimento di detassare la maggior parte delle spese dei contribuenti; in questo modo anche il più semplice dei cittadini diventa un corretto controllore dell’equo pagamento delle tasse da parte di tutti.

Nessuno si sognerà di non chiedere il rilascio dello scontrino fiscale necessario per presentarlo all’atto della dichiarazione dei propri redditi; cos’ come le persone e le grandi aziende che danno contributi alle forze politiche e ai candidati, potranno detrarli dalle loro tasse.
Allo stesso modo, penso, si è risolto il problema della raccomandazione nell’impiego pubblico permettendo sia a chi vince le elezioni, sia a chi viene nominato a gestire la cosa pubblica di portarsi con se uno staff completo di collaboratori di propria fiducia.
In Italia sulla raccomandazione e sui contributi alle forze politiche e ai candidati (legali in America) e chiamati tangenti (illegali in Italia) negli anni novanta si sono distrutti uomini e partiti politici a prescindere dal loro indubbio valore politico.
Oggi, nonostante tutto ciò, siamo costretti di nuovo a parlare di queste cose con persone interessate appartenenti a quelle forze politiche che fino ad ieri hanno osannato l’intervento di quei certi giudici.
Nessun politico fino ad oggi ha pensato di fare leggi simili a quelle americane che permettono ai vincitori delle elezioni di avere propri uomini di fiducia dove meglio si crede. In questo modo oltre a combattere il “naturale” evento della raccomandazione si porrebbe fine anche al mito della intoccabilità dei dipendenti pubblici che cambierebbero ogni volta che avviene una nuova elezione. Nello stesso tempo si riuscirebbe ad avere anche la massima collaborazione e produttività da tutti loro.
Oggi, come sempre d'altronde, ogni manager pubblico o nuovo politico avendo come prima necessità quella di garantire favori ai suoi grandi elettori, continua a trovarsi nella necessità di ricorrere a trucchi, favoritismi e raccomandazioni per soddisfare gli impegni presi con i propri grandi elettori.
Così si spiega anche l’ultimo scandalo della sanità pubblica che interessa pure la nostra isola.
Cerato non sarà certamente l’unico o ultimo di personaggi pubblici che saranno presi con le mani sporche di marmellata.
Vi siete chiesto quando ha speso il candidato da voi votato nell’ultima campagna elettorale?
Vi siete chiesto tutti questi soldi da dove li ha presi o da dove li dovrà far uscire sia il candidato che il partito di appartenenza?

GIULIANA SGRENA
La pubblicità televisiva (che ha costi notevoli) ci sta annunciando il prossimo arrivo in edicola, in coppia con il Manifesto, di un video della nostra eroina, liberata, si dice, grazie al pagamento di un riscatto da parte del Governo Italiano; in cui ci racconterà la sua verità sul sequestro, sulla sua prigionia dorata e sulla sua liberazione costata la vita di un umile servo della patria. Sono curioso di sapere quanto costerà questo gadget del Manifesto, e a chi andranno i soldi ricavati.

LACCO – FORIO
Grazie alla posizione strategica del campo sportivo di Forio, dove si possono passare alcune ore letteralmente baciati da sole, ho preso l’abitudine di seguire le vicissitudini sportive della squadra del mio comune che con alterne fortune e grazie all’impegno di pochissime sane persone con in testa il presidente Giuseppe Di Spigna, partecipa al campionato di promozione dove sono presenti anche le compagini di Lacco e Barano. Domenica scorsa si è disputato il derby con la vicina Lacco da sempre una gara con particolarissimi e accesissimi interessi. Questa volta il Lacco si è presentato da primatista anche se in condomino con un’altra squadra del continente. È risaputo da anni che fra le squadre del continente, arrivati a questo punto del campionato, si verificano “normali” scambi di favore per favorire la squadra prima in classifica.
Sulla nostra isola viceversa e alla faccia di coloro che vogliono il Comune Unico, la rivalità esistente fra i sei Comuni fa vivere questi scontri sportivi come delle vere e proprie battaglie per la supremazia di un Comune rispetto all’altro. Domenica mentre l’altra capolista vince facilmente in trasferta, il Lacco viene sconfitto in casa dal Forio: nettamente inferiore sportivamente parlando.
Il 90% dei tifosi isolani dicono che tutta la colpa è del presidente del Lacco, che poverino tutto fa e disfa fuorché a scendere in campo la domenica.
Io penso che perdere 12 punti di vantaggio sulla seconda in poche settimane non può in nessun modo essere determinato dalle “follie” di un presidente che paga puntualmente un allenatore e una rosa di una ventina di calciatori. Le colpe come i meriti sono esclusivamente dei calciatori che scendono in campo e dell’allenatore che li sceglie e li schiera per la partita domenicale. Tutto il resto fa parte del folklore che gira attorno a questo sport sulla nostra isola in particolare. L’anno scorso proprio al termine del derby fra Lacco e Barano perso dal Lacco dopo una furibonda lite fra presidente e lo stesso allenatore fu sancito il naturale divorzio, fino ad oggi i due nostri eroi sembrano andare d’amore e d’accordo vuoi vedere che alla fine, visti gli alti costi della partecipazione ad un campionato di eccellenza (Ischia docet), proprio loro hanno deciso di perdere il primato e la partita?

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 19:22