Commento Foriano di Peppe D'Ambra
TERREMOTATI NATURALI E UMANI Fanno entrambi molto male
GLI EDIFICI PUBBLICI ISOLANI Le immagini che continuano ad andare in onda in ogni ora della giornata, passata la giusta emotività dei primi giorni, fanno sempre più rabbia soprattutto alla luce della scoperta di gravi omissioni e silenzi complici, soprattutto, per quanto riguarda gli edifici pubblici crollati nonostante i tanti soldi pubblici spesi anche di recente. Due sono gli edifici che gridano vendetta e che meritano serie indagini per scoprire e condannare i colpevoli del disastro: l’Ospedale dell’Aquila e la Casa dello Studente.
Meno male che è capitato nella notte di domenica quando la maggior parte degli studenti era ancora presso le loro abitazioni altrimenti le vittime del crollo della casa dello studente sarebbero state davvero tantissime. Ma questi casi tristi non sono né i primi né saranno gli ultimi, soprattutto per quanto riguarda gli edifici pubblici. Se non si vogliono prendere in considerazione i tantissimi edifici pubblici di antica costruzione perché sarebbe praticamente impossibile, bisognerebbe almeno pretendere che le ristrutturazioni o gli ampliamenti venissero fatti nel rispetto delle norme antisismiche esistenti per le località in cui avvengono questi interventi. Prendiamo in considerazione per un attimo i lavori di adeguamento e di ristrutturazione che hanno interessato pochissimi anni fa l’ospedale ischitano. Ricorderanno certamente i lettori di questo quotidiano le tantissime pagine e foto di denuncia di come venivano eseguiti malissimo quei lavori, è possibile mai che a nessuno è venuto in mente in questi tragici giorni di chiedere una verifica della staticità di quell’importante edificio pubblico. Riuscite a capire l’importanza che avrà in caso di un malaugurato evento sismico sulla nostra isola. Dove andremo a ricoverare i feriti? Se le verifiche nelle scuole sono importanti, penso che una verifica nel nosocomio lacchese rivesta la massima importanza.
BENTORNATO LANDOLFI Non siamo mai stati teneri con i responsabili della sanità pubblica quando non sono riusciti a garantire per la nostra isola una buona sanità sia qualitativa che quantitativa soprattutto nel periodo estivo non lo saremo in futuro. Nel terremoto che ha investito l’ASL di nostra pertinenza con l’accorpamento con altre ASL sicuramente sono aumentate le distanze con le stanze dei bottoni dove si decidono le sorti e gli investimenti pubblici. Il ritorno sulla nostra isola del direttore sanitario Landolfi, che non lasciò molti rimpianti dopo che fu chiamato a gestire la sanità in altra parte della Regione ci fa piacere solo perché il buon dottor Landolfi sa bene o almeno dovrebbe sapere bene la nostra realtà e dovrebbe sapere bene che presto la nostra isola sarà nuovamente interessata dall’arrivo di numerosi ospiti da ogni parte del mondo e le nostre strutture, soprattutto quelle di pubblico interesse, dovrebbero essere adeguate proprio alla presenza di questi nostri ospiti. Occorre quindi da subito impegnarsi sia per far arrivare sull’isola un numero adeguato di personale sanitario e parasanitario, sia per adeguare tutte le strutture e i macchinari presenti che non funzionano bene. Ricordiamo all’amico Landolfi, che anche una buona sanità fa parte del pacchetto turistico che noi dobbiamo offrire per restare a pieno titolo sul mercato internazionale del turismo. Quindi lo esortiamo e invitiamo a darsi da fare per rendere le strutture sanitarie sul territorio le più efficienti possibile. Trovasse con la collega Grossi una unione di intenti e insieme iniziassero a chiedere gli adeguati rinforzi e ammodernamenti necessari per una sanità sempre più rispondente alle richieste dell’utenza sia isolana che ospite. Buon lavoro ad entrambi e speriamo di potere celebrare dalle pagine di questo quotidiano tanti vostri successi.
TERREMOTO ALLA TORRE SARACENA Dopo un’anno di clamorosi insuccessi, di molteplici cambiamenti ai vertici dell’Azienda “munnezzara”, e di altrettanti aumenti della tassa della Spazzatura, ci apprestiamo a vivere l’ennesima rivoluzione che, se risultassero vere le indiscrezioni giornalistiche, è destinata ad essere uguale alle altre rivoluzione che non hanno portato a nulla di buono se non ad un incremento del debito che aggrava sulle spalle di tutti i foriani. Nonostante che questi ultimi hanno già contribuito notevolmente a pagare i capricci del sindaco Franco Regine. Mentre a Barano d’Ischia si riduce l’organigramma perché incide troppo sul costo totale (costa quanto un solo direttore della Torre Saracena) a Forio si continua a non badare a spese pazze e si continuano a pagare cifre da capogiro solo per mantenere un organigramma che ha ampiamente dimostrato di non essere all’altezza del compito per cui viene pagato. Dunque riepilogando, a Barano l’organigramma già ai minimi termini viene ulteriormente ridotto, nonostante gli ottimi risultati raggiunti e un paese, a detta di tutti, pulitissimo; a Forio si continuano a sperperare soldi pubblici e aumentare di grado gente che ha già fallito nel recente passato e che percepisce uno stipendio da favola. Anche in questo terremoto provocato dagli uomini difficilmente si riusciranno a trovare i reali colpevoli e a condannarli. Ancora oggi il paese risulta essere il più sporco e con enormi cumuli di immondizia sulle sue strade, con tanti ospiti che le percorrono. Buona estate Franco Regine e buoni ragionamenti a te!
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