I Borbone e il Fascismo Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Centro Ricerche Storiche D'Ambra   
Giovedì 26 Febbraio 2009 19:44

I Borbone e il Fascismo

Persino il Regine fascista – che certamente non era tenero nei confronti di certi movimenti politici – ebbe grande rispetto ed alta considerazione dei martiri trucidati dai Borbone. Lo si rileva anche da un libro di autori vari, pubblicato a Napoli nel 1942 “a cura della Federazione dei fasci di combattimento di Napoli” dal titolo: “Francesco Caracciolo ed il primo contributo [all’uopo si ricordi l’avvocato foriano Filippo di Lustro] dato da Napoli al Risorgimento della Patria”.
Si riporta testualmente l’illuminante prefazione: « Con questa pubblicazione la Federazione dei Fasci di Combattimento di Napoli onora Francesco Caracciolo, Ammiraglio della Repubblica Napoletana che, elevandosi banditore e vindice di una Italia, libera dai ceppi e dalle convenzioni straniere, identificò la Patria nel suo personale martirio.

Inoltre si è voluto accennare, nel volume, ai primi rivolgimenti politici del napoletano sulla fine del settecento, rivolgimenti politici, che coronati da tanto radioso sacrificio, dettero come disse Gregorio Mattei, un martire di quelle giornate, “il via all’Italia sonnacchiosa”.
Oggi, che tutta l’Italia combatte la sua guerra mediterranea, il nome dell’Ammiraglio napoletano, dopo 143 anni, è sempre più che mai vivo nel cuore di Napoli e nel memore ricordo d’Italia…».
Come è documentato certi neoborbonici sono ideologicamente isolati e la disumana crudezza del loro linguaggio attuale rispecchia fedelmente il concetto che gli storici (che hanno approfondito il periodo attraverso documenti contemporanei agli avvenimenti in esame) si sono fatti della Dinastia Borbonica.

Ultimo aggiornamento Lunedì 19 Agosto 2013 20:18