Eritrocitosi - Policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel sangue) Stampa
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 
Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Anna Maria Sepe   
Giovedì 20 Aprile 2006 19:46

Eritrocitosi - Policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel sangue)

Gruppi ischitani discendenti dagli Unni?

Presso la sede del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra vi è stato un interessante incontro di studio sull’elevata frequenza di eritrocitosi-policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel sangue) nella Regione Campania ed, in particolare, nell’Isola d’Ischia.
Hanno approfondito e sviscerato il notevole argomento scientifico:
Prof. B. Nobili, Dipartimento di Pediatria - Seconda Università di Napoli.
Prof. F. Della Ragione, Dipartimento di Biochimica, Seconda Università di Napoli.
Prof. B. Rotoli, Divisione di Ematologia, Università Federico II, Napoli.
Dott. V. Martinelli, Divisione di Ematologia, Università Federico II, Napoli.
Dott. G. Parisi, U.O.C. Pediatria, Ospedale Rizzoli, Lacco Ameno, Ischia.
Dott. S. Perrotta, Dipartimento di Pediatria - Seconda Università di Napoli.
Dott.ssa M. Ambrosio, Centro Vaccinazioni, Casamicciola Terme. A.S.L. NA 2.

Si è evidenziato con salde argomentazioni scientifiche, che di recente é stata individuata un'elevata frequenza di eritrocitosi-policitemia nella regione Campania ed in particolare nell'Isola d'Ischia. Approfonditi studi di genetica medica, biologia molecolare e biochimici, condotti nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli e dell'Università Federico II di Napoli, hanno permesso di identificare in una mutazione del gene VHL (von Hippel-Lindau) la causa di tale eritrocitosi. L’alterazione genetica era stata fino ad ora messa in evidenza, con alta frequenza, solo in una regione russa (per la precisione Chuvash). E’ stata invece individuata un'alta percentuale di portatori nell'Isola di Ischia (superiore anche a quella della popolazione russa) con conseguente elevata frequenza di nascite di pazienti affetti da eritrocitosi.
I relatori hanno voluto sottolineare che:
• Questa forma di eritrocitosi non è benigna in quanto negli studi condotti sulla popolazione russa è stata messa in evidenza una elevata frequenza di ipotensione arteriosa, vene varicose e soprattutto eventi trombotici cerebrali che sono responsabili di una precoce mortalità nei pazienti affetti (età media di mortalità 42 anni). Pertanto, una tempestiva individuazione di tale forma di eritrocitosi potrebbe ridurre notevolmente i rischi trombotici cerebrali.
• Alterazioni del gene VHL sono anche responsabili di una sindrome che determina una predisposizione tumorale chiamata sindrome di von Hippel-Lindau. Per tale motivo è stato indagato se i pazienti affetti da eritrocitosi dovuta ad alterazioni del gene VHL abbiano anche una predisposizione tumorale. Studi in corso sembrano escludere questo rischio.

Sulla base di tali approfondimenti, appare essenziale la creazione di un Osservatorio sulla policitemia in Campania che sia deputato soprattutto a:

• Diagnosticare precocemente la malattia (impiegando sia metodologie di genetica molecolare che di biochimica).
• Distinguere i casi di policitemia di Chuvash dalle altre forme di eritrocitosi.
• Seguire i pazienti ed indirizzare gli approcci terapeutici.
• Valutare la frequenza di eventi trombotici e tumori nei pazienti affetti.
• Informare i familiari sugli aspetti clinici (inclusi i rischi) della malattia.
• Effettuare lo screening della popolazione ischitana allo scopo di individuare i portatori.
• Analizzare i motivi del vantaggio selettivo di tale alterazione genetica presente nel 6-7% della popolazione Ischitana.
Sono intervenuti nel dibattito che ne è susseguito, diversi medici e analisti operanti nell’Isola d’Ischia, che hanno evidenziato le loro esperienze in proposito sul campo di lavoro.
La Repubblica di Chuvash (da dove anticamente provenivano gli Unni – Attila il flagello di Dio) è ubicata a 650 km a sud-est di Mosca, al centro delle Regione economica del Volga. La popolazione è di 1.350.000 abitanti circa.
Aveva introdotto i lavori l’avv. Nino d’Ambra, responsabile del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, che dopo aver dato un caloroso benvenuto agli ospiti, ha esternato il proprio compiacimento che a Forio d’Ischia si riprenda l’attività di ricerca scientifica, obbiettivo nobile di tanti medici ischitani dell’Ottocento che dettero un notevole contributo al buon nome della Scuola Medica Napoletana.
Fra gli altri l’avv.d’Ambra ha ricordato Gaetano Conte,ischitano d’adozione, che descrisse molti anni prima del famoso medico francese Duchenne la distrofia muscolare progressiva con implicanze cardiologiche. Tanto che pochi anni or sono, per ricordare l’anzianità dei suoi studi, gli è stata dedicata un’epigrafe marmorea presso l’Ospedale degli Incurabili di Napoli, con la biografia fornita in precedenza dal Centro d’Ambra. L’avv. d’Ambra ha ricordato altresì il prof.Giuseppe Capuano, Direttore della Clinica Ostetrica dell’Università di Napoli, che curò anche con le acque termali di Citara, la Regina Margherita di Savoia, futura madre di Re Vittorio Emanuele III. Ha ricordato inoltre il prof. Giovanni Castellaccio e la sua famosa rivista scientifica “Il Severino”, nonché il prof. Tommaso Cigliano e le sue battaglie in tutto il mondo per l’affermazione della medicina omeopatica.

( Anna Maria Sepe,quotidiano “Il Golfo”, 20.04.06, pag.18)

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Maggio 2009 18:03