Napoli: Trecento lettere al direttore su cui meditare Stampa
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NapoliNews - Storia
Scritto da Marina Della Ragione   
Lunedì 22 Giugno 2015 12:54

Napoli: Trecento lettere al direttore su cui meditare

L’ultimo libro di Achille della Ragione è pronto per la stampa, ma in attesa di poterlo acquistare in libreria o in edicola è a disposizione di tutti su internet, dove potrete scaricarne il pdf e soprattutto segnalarlo ad amici e conoscenti, cosa per la quale l’autore ringrazia anticipatamente.
www.achilledellaragione.it
Su questo sito troverai delle notizie che possono interessarti: "LETTERE AL DIRETTORE UN GENERE LETTERARIO 300 lettere sulle quali meditare (di Achille della Ragione)"
Questo è il link:
http://www.guidecampania.com/dellaragione/articolo15d/index.htm

Riportiamo la prefazione ed un capitolo di introduzione
Prefazione
Questa raccolta di lettere al direttore segue a distanza di 10 anni l’uscita del libro Le ragioni di della Ragione (consultabile su internet), che raccoglieva una cinquantina di lettere ed una trentina articoli e relazioni congressuali.
Questa volta ho deciso di proporre soltanto lettere, circa trecento, inviate a quotidiani e riviste nel periodo tra il 2005 ed il 2015. Per non affaticare il lettore ho deciso di fornirgli una bussola, contrassegnando con un asterisco quelle da me ritenute più interessanti e con due quelle assolutamente imperdibili.
Alcuni argomenti, quali la spazzatura, l’aborto ed il regime penitenziario, sono più approfonditi, frutto di una scelta assolutamente personale, come pure Napoli e le sue problematiche sono state da sempre oggetto della mia attenzione, il che si riscontra dal numero di lettere che trattano questa tematica.
Il titolo della lettera è quello assegnato dal giornale, quasi sempre diverso da quello dell’autore, molto più efficace. Tale perversa abitudine non permette di seguire in rete il destino della missiva, per cui sfugge la pubblicazione su numerosi giornali, meno diffusi e non altrimenti controllabili, perché in vendita solo in ristrette aree geografiche.
Dedico questa mia fatica letteraria ad Attila, il mio prode rottweiler, compagno di vita, nella buona, ma soprattutto nella cattiva sorte; non sa leggere un libro, ma sa leggere, meglio di chiunque altro nell’animo umano.
Credo di aver detto tutto, per cui non mi resta che augurare a tutti voi buona lettura
Achille della Ragione
Napoli 20 giugno 2015

Lettere al direttore, un genere letterario
La rubrica delle lettere ai giornali è da sempre uno spazio di democrazia ed una palestra di idee e proposte che i lettori, attraverso le pagine del quotidiano o settimanale preferito, pongono all’attenzione generale.
Le nuove tecnologie hanno reso più semplice questo contatto, non ci vuole più il francobollo, basta un clic ed il travaso di pensiero è assicurato, permettendo ad un fiume di denunzie, confessioni e frammenti di vita vissuta di affluire in redazione, mescolando intimità ed esibizionismo, intelligenza e mediocrità e formando un’isola privilegiata dove si esprime l’identità di un giornale. Alcune testate come Libero o Il Giornale dedicano ogni giorno due pagine ai pareri dei propri lettori, mentre alcune celebri rubriche sono sulla breccia da decenni, come lo Specchio dei tempi, pubblicato ininterrottamente su La Stampa dal 1955 o la Stanza del Corriere della Sera, resa leggendaria da Indro Montanelli e proseguita poi brillantemente da Paolo Mieli ed oggi da Sergio Romano.
Ricordiamo inoltre l’Editoriale dei lettori, uno spazio cospicuo che ogni giorno La Stampa concede alla migliore lettera. Per le questioni sentimentali, mitici sono stati i consigli di Donna Letizia, al secolo Colette Rosselli o di Susanna Agnelli, che dalle pagine di Oggi, ha indirizzato migliaia di lettrici nei meandri di una società che cambiava radicalmente stili di vita e valori. Natalia Aspesi sul Venerdì di La Repubblica prosegue un genere letterario che non conosce pause, mentre cultura, politica e costume sono il terreno preferito da Corrado Augias, Michele Serra, Beppe Severgnini e Roberto Gervaso.
Gli aficionados di queste rubriche si dividono in due distinte categorie: gli occasionali ed i patiti. I più scrivono una sola volta nella vita, sotto la spinta di un episodio che li ha colpiti in maniera particolare, gli altri, gli habitues, rappresentano un fiume in piena di proposte, invettive, proclami, inviati con frequenza quasi quotidiana.
Vi è la ragionevole speranza, ponendo una questione all’attenzione dell’opinione pubblica, che questa trovi una soluzione? La mia personale esperienza indurrebbe al pessimismo. Sono forse il più fertile tra questi maniaci della scrittura, avendo contratto la passione – malattia in età pediatrica:la mia prima lettera, sui matrimoni internazionali, pubblicata dal mensile Quattrosoldi risale infatti al 1960; l’argomento di stringente attualità è rimasto inevaso, al punto che a distanza di oltre 50 anni ho potuto proporre la medesima missiva, vedendola in evidenza su numerose testate!
Ho pubblicato più di mille lettere, alcune simultaneamente su svariati giornali (per chi volesse leggerne qualcuna ne ho raccolto un centinaio in un libro: Le ragioni di della Ragione consultabile su internet ) e posso affermare che le volte in cui la proposta avanzata si è realizzata si possono contare sul palmo di una, al massimo due mani.
Di recente ho visto, dopo una mia lettera, pubblicata sul Corriere della Sera e da molti altri quotidiani, sulla truffa perpetrata all’Inps dalle badanti, che sposano il proprio datore di lavoro ottuagenario per poter godere della pensione di reversibilità, la norma accolta a tempo di record nell’ultima finanziaria, grazie ad un onorevole, il quale gentilmente mi ha fatto esaminare preventivamente la sua bozza di legge. Ma grande fu la soddisfazione quando una decina di anni orsono riuscii a far uscire dal carcere un mio cameriere, ingiustamente recluso (è stato poi assolto con formula piena) e sottoposto, per quanto malato di tumore, alle angherie dei suoi 15 compagni di cella (alloggiavano in 16 in una cella di pochi metri quadrati nell’inferno di Poggioreale).
A fronte di questi pochi successi da anni attendo, nonostante sia tornato ripetutamente sull’argomento, che Napoli dedichi una strada ad Achille Lauro o che gli intellettuali capiscano la corretta dizione di Borbone e non Borboni.
Mi sono dilungato oltre misura, una regola ferrea da rispettare per le lettere al direttore e quindi concludo: ”Verba volant, scripta manent”
Ed infine una manciata di titoli di lettere:
•         * «Una dolce morte»
•         ** Discorso tenuto in occasione della visita del ministro della salute Balduzzi al gruppo universitario di Rebibbia
•         Favole da Rebibbia
•         Messaggio a Papa Francesco: Santità, venga a Rebibbia
•         Quelle telefonate che allungano la vita
•         ** I compagni di carcere. un’altra famiglia da non dimenticare
•         ** Pietà per i bambini
•         Una chiesa con due teste
•         Elogio della monogamia
•         * Lettera Aperta alla giornalista e scrittrice Natalia Aspesi
•         * Mercato della droga e lotta ai clan
•         * Lettera da Rebibbia
•         * Cara Cancellieri, le segnalo un amico in carcere
•         I Caffè della mia Napoli
•         ** Cuore di cane
•         L’abbrutimento nelle carceri
•         *Parliamo di Eutanasia
•         Equo canone per i negozi
•         * Triste ritorno a Napoli
•         ** Abusi e irregolarità nelle carceri
•         Legge 194 e obiezione di coscienza
•         Nei recipienti c'è di tutto tranne quello che dovrebbe esserci
•         Sognando via Caracciolo
•         ** Integrazione dietro le sbarre
•         Vivere a Napoli senza nemmeno un tetto
•         Un divieto assurdo e medioevale
•         Il turismo a Napoli unica risorsa
•         Lotta all’evasione uguale recessione
•         Il calcio è noioso servono nuove regole
•         Che caldo al fresco
•         Dieci, cento, mille San Gennaro
•         In attesa di una moschea
•         Il tempo
•         * Quanta volontà per fare il volontario
•         Piazza Mercato tra balordi e fantasmi
•         * La piazza dell’eterna confusione ed i fantasmi degli impiccati
•         * Un ruggito che grida vendetta
•         * Il male dell’anima
•         * Una truffa ai detenuti
•         * Presepe contro albero di Natale
•         Achille Lauro va “sdoganato”
•         Dialogo sul futuro
•         ** Zingari quale futuro?
•         * L'origine del mondo
•         * Voglio un museo dell’emigrazione
•         Dove sta la felicità?
•         Aspettando papa Francesco
•         Quell’appello di papa Francesco
•         Il Giubileo e l’indulto
•         La toponomastica nel regno dei Savoia
•         Il tramonto del denaro
•         Vestiti stracciati e pettinature barbare
•         ** La collina dei poeti con Virgilio e Leopardi
•         La scomparsa dei cavalieri
•         Dio non abita più qui
•         Amori immortali amori d’oggi
•         Le feci dei cani in strada e l’esperimento del DNA
•         San Gennaro, ora basta!
Marina della Ragione