Napoli: "Cosa c'è di sbagliato in Sanremo? Ancora ne parlate? Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Francesca Cicatelli   
Mercoledì 11 Febbraio 2015 10:52

Napoli: "Cosa c'è di sbagliato in Sanremo? Ancora ne parlate?

"Cosa c'è di sbagliato in Sanremo? Ancora ne parlate? Quale Festival? Distinguetevi. Quando tutti parlano della stessa cosa, consiglio di fare bastian contrario, di essere diversi. Ho già detto di no a Rai Uno e non voglio quindi opinare ora. Al Roxybar avrei fatto un Sanremo dedicato alla canzone napoletana. Un selfie con Carlo Conti da casa accanto alla tv ? Non ho il televisore. A Napoli vi è rimasto solo Gragnaniello. Lo spettacolo è business non fa più cultura. Per esser diversi andate controcorrente. Sono vegan ma sgarro con le uova e i latticini per il vizio delle torte. E non rinuncio alla pizza: basta scegliere la marinara". Così Red Ronnie ai microfoni de "I Radioattivi" (Ettore Petraroli e Rosario Verde) in onda su Radio Club 91. E chiarisce "avrei fatto un Roxybar dedicato alla  canzone napoletana perché ritengo sia la canzone che abbiamo esportato nel mondo insieme alla lirica. Avrei voluto ospiti come Gragnaniello, M'Barka Ben Taleb, Masaniello, Raiz, Clementino. La perdita di Pino Daniele? Non è solo una perdita ma un problema, perché a Napoli è rimasto solo Gragnaniello come compositore della musica napoletana. Non sono controcorrente ma nella direzione della musica. Non mi occupo di show televisivi perché negli show televisivi la cosa principale è lo spettacolo, guadagnare sullo spettacolo. Ormai non è importante l'arte, l'umanità, la cultura, la musica, quanto piuttosto incutere paura nella gente con fatti di cronaca o incassare soldi con  talent in cui i giovani diventano carne da macello, prede delle Major". E promuove i Foja, il quartetto napoletano candidato al David  di Donatello con la loro "A Malia",   
Francesca Cicatelli
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