Voglia di tenerezza Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 17 Novembre 2008 18:55

In scena il consiglio comunale di Casamicciola per Cioffi il remake di Totò truffa 62

Voglia di Tenerezza

Baci, abbracci e prese per i fondelli. Questa la panacea per confinare come dice il sindaco “ tutto alla realtà in cui ci troviamo ”. «Nessun grave problema da affrontare», dice l’assessore Ignazio Barbieri, nel post «scambio di poltrone» con Giovani Monti e Miragliuolo solo «stabilità e concretezza». In discussione semplicemente la vendita dei beni comunali, di un immobile, il Capricho, per cui il Demanio rivendica 2 milioni di € per indebita occupazione ed il licenziamento, pare, di Attilio Iacono per la revoca dei servizi cimiteriali e di pubblica illuminazione alla Marina di Casamicciola.

Evidenziato dalla maggioranza un presunto clima d’intimidazione e di minacce. Nessun nome è trapelato solo insinuazioni nel rispetto delle indagini in corso. Il tutto tra l’ilarità generale e dei consiglieri seduti al tavolo. Mentre Cioffi attende di sapere chi è Totò e chi Nino Taranto nel remake amministrativo, secondo lui, di Totò Truffa 62 è passata una nottata di seduta consiliare per constatare, con grande sconforto e rassegnazione che ho sbagliato. Amministrare un paese non è una cosa seria, è una tarantella e i politici sono dei pagliacci, tutt’altro che figure istituzionali a cui tributare rispetto. Per me quello che è accaduto in consiglio comunale a Casamicciola è scandaloso, ma esprimo una mia opinione e quanto affermato, detto e fatto dimostra per me che questo paese in generale è diventato una “puteca”, dove il gestore compra e vende tutto quel che gli fa comodo nella certezza dell’impunità senza nascondere il suo delirio di onnipotenza in una realtà dove tutto è “un bolla di sapone ”,anche l’attaccamento sentimentale al paese. E, salvando al faccia di qualcuno che dal sistema si è fatto risucchiare, il nuovo che avanza fa più schifo del precedente soprattutto per la mancanza di rispetto e la cafoneria tenuta nei riguardi di chi gli sta di fronte. Forse forse sarebbe bene tornare alla cultura partitica ed abbandonare il calderone di alleanze e compravendite di voti pro plebisciti. Detto questo le riprese televisive, nonostante la riottosità dei consiglieri che volevano impedire le registrazioni per buona parte ci sono e di carne a cuocere c’è ne  per giudicare. La seduta è cominciata con qualche minuto di ritardo in attesa che ci fosse il numero legale. Nella fase introduttiva sono passate quasi due ore per inscenare il teatrino del dove stavo io e dove stavi tu, chi è maggioranza, chi è opposizione, quanti voti hai tu, quanti voti ho io, chi legge le carte chi non le legge, chi è in grado di fare politica e chi no per concludere che i vari salti della quaglia, scomuniche a parte, sono avvenuti, in buona sostanza, perché chi ora è in minoranza ha solo prodotto un lavoro sterile ed inconcludente, ivi compreso l’ingegnere Conte che si è visto abbandonato dai suoi candidati in cerca di autori ed operosità a lui non attribuibili. Così la sintesi di una lunga querelle fatta di baci e abbracci tra Cioffi e Sirabella, attacchi isterici e sostanziale disattenzione al ruolo istituzionale è stata che  questa e solo questa è la panacea per confinare “ tutto alla realtà in cui ci troviamo ”, parola di sindaco. «Nessun grave problema da affrontare», dice l’assessore Ignazio Barbieri, nel post «scambio di poltrone» con Giovani Monti e Miragliuolo solo «stabilità e concretezza». In discussione semplicemente la vendita dei beni comunali, di un immobile,il Capricho, vanto della comunità per cui il Demanio rivendica 2 milioni di € per indebita occupazione ed il licenziamento, pare, di Attilio Iacono per la revoca dei servizi cimiteriali e di pubblica illuminazione alla Marina di Casamicciola. L’insieme del dibattito è avvenuto nel mentre i neofiti assessori non disdegnano le prese per il culo ai consiglieri di minoranza più attempati allorquando i consiglieri stessi, magari chiamati in causa dal sindaco, evidenziavano il proprio pensiero un po’ più articolato del loro sostanziale delirio di onnipotenza.  In gran parte la discussione si è incentrata sulle epurazioni e sulla nascita del nuovo governo e più volte il sindaco ha parlato di una democrazia aperta alla collaborazione di tutte le intelligenze al fine di far terminare l’era delle denunce e delle intimidazioni. La maggioranza stessa ha infatti denunciato facendo anche riferimento a fatti recenti un clima d’intimidazione e di minacce. Nessun nome è trapelato solo insinuazioni nel rispetto delle indagini in corso. Il “minacciatore” sarebbe, però, stando ai rumours di consiglio, proprio il custode del cimitero Attilio Iacono che in odore di licenziamento dopo i tagli al servizio e suoi tagli a pregressi rapporti personali con chi li l’aveva messo a lavorare si sarebbe espresso con tono minaccioso nei confronti del presidente Miragliuolo. Fatta poi una parentesi sull’eliporto, l’opportunità dell’intervento per realizzare una pompa alla ERG e alla famiglia dell’assessore Senese, “sfrattata” dal centro nel 2004 e i lati oscuri dei relativi pareri sono anche terminate le querelle, potendo entrare nel merito dei punti all’ordine del giorno. Assenti Frallicciardi, Conte e Capezza e l’invisibile De Siano, alle 11.10 passa l’approvazione del Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili con la maggioranza espressasi favorevolmente, come sull’alienazione del Capricho  al 2° punto. Vendita per la quale il geometra Monti ha acquisito esimi pareri “et amore dei” dall’avvocato Laudadio e dal Notaio Albore. Al terzo punto la revoca dei servizi di manutenzione della pubblica illuminazione ed il servizio cimiteriale che potrebbe portare a qualche licenziamento per quanto riguarda i dipendenti di Marina impiegati al cimitero. Licenziamenti ritenuti certi dalla minoranza che vede in Attilio Conte la figura colpita. Via via è andata scemando la discussione sui temi più soft degli ultimi tre, Condono, Polizia Municipale e gli spettacoli il cui affidamento viene revocato sempre alla Marina di Casamicciola. Una cosa è certa sino ad ora davvero nulla è stato concesso al sindaco D’Ambrosio, neppure il beneficio del dubbio. La seduta si è protratta sin’oltre le 2.00 del mattino quando si è usciti fuori senza neppur riveder le stelle.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:39