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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 21 Gennaio 2010 20:24

Ischia: Marcia per la Prima casa, I commenti dei manifestanti

Un corteo lungo e partecipato ha fatto da cassa si risonanza alla nostra più grande piaga sociale

Teresa e Annamaria

Speriamo di ottenere qualcosa e di fermare gli abbattimenti con questo nostro impegno e le nostre continue manifestazioni. Speriamo che vedendoci in piazza e vicini con l’evidenza del dramma di tante persone che soffrono per la casa le istituzioni si mostrino più vicine al popolo.

Alessandro

Questa è una manifestazione non giusta, ma doverosa! Perché è inaccettabile che si abbattano le case della povera gente, mentre imprenditori capitalisti e politici continuano a costruire imperi indisturbati e con la complicità delle istituzioni che li aiutano a lucrare. Qui si combatte per un diritto, si combatte per gente semplice e lavoratrice

Nicola 

È uno schifo! È un sistema disumano che distrugge le persone, la povera gente. È un sistema fatto di porci bastardi che si preoccupano solo dei propri interessi e di pararsi il culo. Io in questo momento vorrei poter aver la capacità ed il potere i distruggerli come stano distruggendo noi gente onesta isolani che cercano solo di vivere degnamente. Io non ho il problema dell’abbattimento però seno forte l’ingiustizia e la crudeltà di un sistema che ci insegna l’odio e che ci mette l’uno contro l’altro. Noi, a questo punto siamo pronti a tutto!

Concetta I.

Questa è un’altra vittoria dell’Italia, l’Italia che manda in mezzo ad una strada una bimba di cinque anni. Questa è la giustizia italiana? Questa non è giustizia, ma la distruzione della povera gente a cui viene insegnato il rancore e l’odio.

Anna (Mamma di Luigi Impagliazzo)

I politici sono delle puttane pubbliche. Si vedono solo quando devono estorcere voti i voti

Concetta R.

Un ergastolano ha una speranza, dei diritti e una possibilità, noi siamo catalogati come delinquenti senza diritti, abusivi, per aver fatto una casa dove vivere. Ci hanno distrutto sol perché cercavamo la serenità, cercavamo di campare.

Giovanna

Mio marito da vent’ani è su di una sedia a rotelle, da vent’anni viviamo come le bestie. Tutti se ne fregano di noi poveracci. Tutti vengono solo quando vogliono il voto sono dei bastardi che abbandonano il prossimo, la povera gente! Io non ho il problema della casa per oggi sono qui per sostenere queste persone che lottano per sopravvivere. Siamo trattati come i porci ed ora gettano in mezzo ad una strada queste persone ch hanno lavorato alla giornata e con le candele e le torce si sono messi su un casa, ma come si può chiamare giustizia questa infamia. Come si può quando Ischia è piena di vile di signorotti e potenti che sono abbandonate tutto l’anno e popolate solo dai cani che ci bivaccano dentro per fare la guardia, a noi invece non ci tocca neppure l’assistenza, neppure una strada decente dove camminare. Siamo bestie senza difese. Paghiamo tutto, pure l’aria che respiriamo e non abbiamo niente, abbiamo solo dei politici bastardi che lasciano buttar la casa della povera gente. Dei politici che anche oggi ci hanno lasciati soli a combattere per un nostro diritto.

Caterina

Gli albergatori ed i politici che fanno gli albergatori ci hanno tolto pure le ossa, hanno realizzato imperi sulle spalle dei fessi, ci hanno preso tutto ed ora tutti compatti vogliono le case della povera gente. Quelle case che se spremute dalle pietre grondano sangue. Il sangue degli indifesi.

Giovanni

È assurdo abbattere le case di una persona che l’ha costruita con tanto sacrificio, quando poi la costituzione sancisce quale diritto la casa ed il lavoro. Temo che il problema della casa ad Ischia non è ancora sentito, siamo ancora troppo pochi a lottare, ognuno non si sente toccato.

Francesco Laccerra

Siamo rovinati e non sappiamo dove andare. Se ci buttano giù la casa dove andiamo?

Giuseppe

Cosa dire, le cose da mettere in piazza sarebbero molte. Non voglio incolpare nessuno, purtroppo è stato il sistema che abbiamo avuto per trent’anni che ha costretto chi voleva farsi una casa a fare il classico “colpo di mano”. È funzionato sempre così. Certamente il problema non si risolve con gli abbattimenti di una, due, tre case per poi stabilire il dafarsi. È vero che a Ischia l’abusivismo è all’apice ma perché ci hanno costretti ed in qualche maniera si deve fare. Abbiamo avuto problemi gravissimo come quello idrogeologico che si è scaricato sull’abuso, tutto ora è colpa dell’abuso ma sta diventando una cosa assurda ed eccessiva. Perché invece non si iniziano piani di recupero per Ischia, regolamentazioni che tutelino anche i cittadini?Anche a me che sono un niente appare chiaro però a chi di dovere la vista non è proprio lucida. Ci sono aree dove non va costruito? Va bene però mettiamo dei paletti che comincino a pensare ad Ischia come una città, perché questa è divenuta. Non continuiamo ad alimentare il sistema dell’illecito e dei mercanti della politica e del settore. Non è abbattendo qualche casa che si risolve il problema, si ferma lo “scempio”. Ci sono zone rionali che per mezzo dei piani regolatori invece di essere ricostruite in modo da poter accogliere più famiglie sono state ristrutturate in modo osceno e poi vendute ed abbandonate perché non sono diventate zone residenziali. Diamo un piano per ricostruire. Abbattiamo pure e ricostruiamo Ischia ma non così senza un senso o un progetto per chi ha bisogno di una casa. Ma per gradi. Creiamo abitazioni dove è possibile dare un appartamento agli ischitani e dopo buttate giù le case abusive, ma dategli una dimora prima. Non è abbattendo la casa di Luigi e Raffaella che si risolve il problema. Speriamo che tutto questo non sia il sacrificio di un unico soggetto.

Marianna

Qui si sta aspettando che ci scappi il morto o che gli ischitani, miti e distrutti da questa legge schifosa facciano una guerra civile! Poi ognuno si riempie la bocca dei camorristi e dei delinquenti ala gente non si da scelta che rivolgersi alla Camorra per poter campare. Che aspettative di vita da questo sistema sporco di istituzioni, magistrati e politici che si stano macchiando di un crimine, la distruzione di onesti lavoratori che d’ora in avanti non avranno più una vita, com’è stato negli ani di lotta e sacrificio per crearsi una casa, una dimora umile e necessaria.

Michele

Perche non chiediamo quali sono i progetti dopo aver dato inizio agli abbattimenti,quali sono i loro programmi. Abbattiamo e poi?Qual'è la risposta da
dare a queste perone che si vedono abbattere la casa. Cominciamo a demolire anche i 500 posti letto abusivi che sfruttano gli alberghi senza registrare o pagare niente!

ASSESSORE GIACOMO PASCALE

Io come pubblico amministratore mi sento in dovere di essere vicino alle famiglie che vivono il dramma degli abbattimenti della prima casa di necessità. Ritengo ingiusto moralmente e politicamente subire questa persecuzione che è frutto di una mancata applicazione del condono terzo che in questo modo ci rende figli di un dio Minore. Perché non ha gli stessi effetti dei precedenti condoni, perché non congela i provvedimenti ai sensi dell’art39 della 47/85. Non dimentichiamo poi che è l’art.3 della costituzione parla di cittadini italiani tutti uguali dinanzi alla legge, ma nessuno mi convincerà che in concreto questo è vero. In Lombardia il condono terzo è valido in Campania non lo è per effetto dell’ostruzionismo regionale che oppone solo ed esclusivamente questioni di schieramento alla problematica seria e grave che affligge il paese. Così ritengo giusto essere a fianco, senza vergognarsi di sostenere ciò che la semplice ragione e l’ovvia realtà rende giusto al di la di ogni demagogica presa di posizione giustizialista. È giusto essere accanto a chi si sente truffato dallo stato che li ha invitati a pagare aliquote e somme altissime e che ora li ha abbandonati.
Siamo stati a Roma più volte dall’On.li Lupi ed Alfano, quest’ultimo realmente concreto e addentro alla problematica. Ad oggi non mi risulta che l’UDC, l’IDV  ed i DS abbiano aderito alla risoluzione parlamentare di Alfano. Noi abbiamo investito del problema tramite De Siano, l’On. Alfano e l’Avv. Ghedina di Silvio Berlusconi il problema sarà risolto a  medio termine. Ora resta il dramma degli abbattimenti già fissati dalla magistratura che agisce facendo il suo mestiere: applica la legge che hanno fatto i politici. Così lavoriamo sull’attuazione immediata del terzo condono e lottiamo con i cittadini che l’hanno rispettato, non parliamo o sosteniamo chi ha costruito fuori condono è impensabile. In questa direzione con gli altri sindaci ci stiamo muovendo.
Infine ricordiamo che solo sull’isola d’Ischia dovrebbero essere abbattute oltre diecimila case. Sarebbe una vera e propria ecatombe sociale dove gli unici vantaggi li ricaverebbero i sanguisuga della speculazione edilizia locale che saranno ben felici di poter continuare a fittare, a prezzi sempre più esorbitanti, i propri appartamenti a chi lo Stato ha negato il diritto alla casa. A morte Gesù, evviva Barabba. Con questa frase possiamo sintetizzare la triste e sciagurata cronaca sociale dei giorni nostri.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 10:38