Ischia: L'Ex re della munnezza ritorna timoniere a sorpresa Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 10 Dicembre 2005 18:31

Ischia: L'Ex re della munnezza ritorna timoniere a sorpresa

Il “Casamicciola I” degli armatori Vassallucci Capodanno si ferma per le previste operazioni di cantiere. Il partner della traghetti Pozzuoli in materia di trasporti speciali, facente capo ad Angelo Marrazzo, approfitta e molla tutto per rincorrere l’affare “ Isola Verde Servizi”, la neonata società isolana per il trasporto marittimo dei rifiuti. La Tra.Spe.Mar subentra dunque alla Procida Lines nella formale richiesta di operativa alla Capitaneria per i collegamenti da e per la terraferma.

Standby temporaneo della M/N Casamicciola Terme I in forza al naviglio degli armatori Cristiano Vassallucci e Alfonso Capodanno da tempo punto di forza del progetto per la traghettata autonoma degli automezzi della raccolta rifiuti, sotto il segno della neonata società “Isola Verde Servizi”. Così, tra continue conferme e capovolgimenti di fronte, quando il mezzo di linea si arresta, pare, per normali attività di cantiere, giunge un nuovo colpo di scena.
Così è lecito sintetizzare dicendo che, mentre le Rsu isolane mollano le ancore credendo di svincolarsi dai vettori privati verso l’auspicata autonomia, nel mezzo del cammin sul mare nostrum sono di nuovo punto e a capo.
“ L’ex Re della munnezza ” ritorna timoniere a sorpresa
Il partner della traghetti Pozzuoli in materia di trasporti speciali, facente capo ad Angelo Marrazzo, infatti, approfitta e molla tutto per rincorrere l’affare “ Isola Verde Servizi”, la neonata società isolana per il trasporto marittimo dei rifiuti. La Tra.Spe.Mar subentra dunque alla Procida Lines nella formale richiesta di operativa alla Capitaneria per i collegamenti da e per la terraferma.
Dunque, sembra di nuovo materializzarsi il “doppio passaggio” alla base dei costi di pedaggio sul mare a cui sono soggette da tempo le aziende del settore, costrette a fare i conti e a dare conto di prezzi in continua ascesa, soprattutto da quando sono nati questi agreements fra gli armatori e che fu sino a giorni fa il trade de union D’Abundo - Marrazzo. La lotta al caro prezzi ed il controllo della spesa pubblica corrente è il primo problema che in ogni settore della vita quotidiana va e deve essere affrontato con la massima sollecitudine e determinazione.
Comprensibile pertanto la volontà di consociarsi in un unico soggetto denominatore per il solo trasporto su nave e con rappresentante di sorta da nominare a rotazione d’incarico. Ma a quanto pare l’ombra del “ Gigante” aleggia invincibile pronta a ritornare come leader incontrastato alla prima occasione.
A tal scopo gli amministratori ed i dirigenti d’aziende d’alto interesse sociale sono impegnati ora più che mai ad una attenta valutazione delle strategie di mercato e di controllo gestione. Questo rispetto ad ogni altro tipo d’attività di stabilimento e di crescita d’impresa pare risultare l’attività e l’obiettivo cardine. Proprio per questo, l’iniziativa intrapresa dal neonato consorzio insulare “ Isola Verde Servizi” con a capo il presidente protempore ed amministratore unico dell’AMCa, Salvatore Sirabella, sostenuto nell’idea e nel progetto da Giovanni Regine esponente della municipalizzata foriana PEGASO S.p.A., sta riscuotendo, oltre che notevole successo nei fatti e nella circostanza dell’opinione pubblica, una ulteriore iniezione di speranza grazie alla palesata volontà di ottenere gradualmente seppure in un arco temporale relativamente breve, la stabilizzazione dei costi con un maggiore controllo delle spese di gestione per poter finalmente raggiungere infine l’abbassamento del tetto massimo delle aliquote imposte e dunque, nel risparmio della spesa pubblica, il sicuro vantaggio a favore del contribuente. Si fatto intento per il momento solo teorico, pareva potersi compiere almeno in parte con il noleggio di una unità navale da adibire al trasporto via mare dei mezzi RSU, “la M/N Casamicciola Terme I” degli armatori della vicino isola di Procida, Graziano Vassallucci e Alfonso Capodanno e questo è quanto secondo alterne vicende e trattative di rodaggio già si è reso noto nelle cronache delle scorse settimane. A quanto pare, però, non’è stata gradita a molti, vista di buon’occhio da qualcuno che quasi sicuramente nell’affare rimanendo escluso e non più unico offerente sul mercato si è visto soffiare sotto il naso la gallina dalle uova d’oro. A dimostrazione, non si sono mancati movendosi persino in anticipo sulle intenzioni, i ricorsi e le denunce inerenti presunti illeciti e vizi di forma. Accurate relazioni sulle comprovabili omissioni amministrative commesse dai componenti del neocostituito consorzio da una parte ed i mancati pagamenti degli emolumenti previsti dall’altra. Ovvero i mancati pagamenti di una società che si propone come partners pur non essendo, secondo le indicazioni fornite alle autorità a mezzo denuncia autografa, in regola con tutte le procedure legalmente previste dalla legge in materia di assunzioni, e gestione in ruolo del personale. A dimostrazione del fatto che, tutto sommato, l’esoso pagamento che quotidianamente le aziende a capitale pubblico sono state costrette per anni a pagare per il trasporto da e per la terraferma dei compattatori contenenti i rifiuti solidi urbani, non’era poi un affare da quattro soldi come ci si voleva far credere, addirittura elencato come un investimento a perdere. Si, da stare attenti a non perdere!
Da qui l’altra metà della storia, secondo voci di banchina sembrerebbe che il partner amatoriale della “Traghetti Pozzuoli”, società unica ad effettuare i collegamenti nello shipping di piccolo cabottagio fra gli armatori privati con Napoli e Pozzuoli e che fino a qualche settimana fa era unico vettore abilitato per tali tipo di operazioni commerciali inerenti le merci speciali, si stia sciogliendo dal vincolo del nolo per essere a disposizione degli armatori procidani per lo stesso impegno. E questa che qualche giorno fa, più o meno sei o sette, sembrava solo una voce, pare ora essere divenuta realtà. E’ proprio il caso di dire, dunque, alla luce del materiale arrivato sul tavolo degli inquirenti, che quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba... e poi di rimessa prova a prenderla. Questa volta, però, non ci troviamo di fronte ad una lotta che ci investe sommariamente, in quanto di fronte non si trovano solo delle aziende in particolare, come lo è stato per il passato fra autotrasportatori e società di navigazione, quella attualmente in atto è una battaglia che colpisce quotidianamente nel cuore delle tasche di tutte quelle famiglie che ogni giorno sono costrette a far quadrare gli esili bilanci di cassa, facendo i conti con le bollette della luce, della spazzatura e del gas, dal caro libri all’acquisto dei medicinali, e per questo attenti osservatori della spesa di casa. Attenti proprio come tutti gli amministratori d’impresa e per questo non sono più disposti a tollerare nessun arbitrio in loro danno, pronti a scendere in piazza e determinati ad andare fino in fondo, fino a far arrivare nei nostri lidi la M/N Tetide dall’arcipelago pontino dove la nostra CAREMAR garantisce il servizio del trasporto dei rifiuti con la terraferma a costo zero per il contribuente.
Stando all’imponderabile svolgersi degli eventi, sarebbe in corso una seduta permanente fra tutti i legali rappresentanti delle aziende miste dell’isola d’Ischia una riunione che toccherà anche la questione dei contratti per la rescissione o rimodulazione degli accordi, con la previsione di una nuova partnership, o addirittura alla costituzione di un unico consorzio per l’acquisto di una unità navale per l’esercizio di tali operazioni commerciali, ove mai questo progetto iniziale non dovesse, per vari e noti motivi concludersi a buon fine. Questa o quale la prossima mossa o strategia ?

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 17:16