Lacco Ameno: Il TAR boccia il provvedimento ma l’amministrazione va avanti ! Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 18 Marzo 2010 11:53

Lacco Ameno: Il TAR boccia il provvedimento ma l’amministrazione va avanti !

L’abbattimento comunale Scotto Galletta si farà.
Il 10 marzo il Tribunale regionale aveva ritenuto l’Ordinanza N.13/2010 ineseguibile e comunque subordinata alla emanazione di ulteriore formale provvedimento. Nel contempo il legale di famiglia aveva invitato ad attendere l’esito della legittimità degli atti amministrativi già emessi. Eppure cinque giorni dopo è stato dato mandato alla Lacco Ameno Servizi di eseguire l’ordinanza comunale in danno. A carico del cittadino anche le operazioni di rimozione dello sfratto. L’esecuzione martedì 23 alle ore 9.30. Pronto un altro ricorso.

Pronta la determina per l’impegno di spesa in favore della Lacco Ameno Servizi, il Comune di Lacco Ameno affila i picconi, ma il TAR li spunta. Allora l’amministrazione fa di necessità virtù e fedele alla promessa data “monta” il maglio sulla torre del municipio per dare corso ugualmente all’abbattimento Scotto Galletta. La data per l’esecuzione del provvedimento, bocciato, è stata fissata a martedì 23 ore 9.30. È TAR War! Il legale di famiglia è infatti nuovamente ricorso al Tribunale campano per una strenua opposizione avverso la volontà dell’Ente di applicare un provvedimento ritenuto inapplicabile dallo stesso TAR. Lunedì 15 con notifica agli interessati il giorno successivo è stato dato l’avviso di demolizione. È intenzione del comune di Lacco Ameno in questo caso particolare  raggiungere l’abbattimento dell’immobile.  Eppure per il tribunale regionale solo il 10 marzo scorso l’ordinanza n.13 non è suscettibile di esecuzione e per questo motivo ha RESPINTO l’istanza di demolizione redatta dal Comune di Lacco Ameno nella persona del suo Sindaco, Irace. Questo provvedimento, come è ovvio, rende di fatto nulla l’ordinanza ed i suoi effetti. Sul ricorso numero di registro generale 1292 del 2010, proposto da: Francesco Scotto Galletta che, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Iacono, Il Presidente Angelo Scafuri si è espresso per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, dell’ordinanza di demolizione n. 13/2010 di opere edilizie realizzate in località Casasiano e ripristino dello stato dei luoghi. La predetta istanza cautelare non può trovare accoglimento in relazione alla sua natura monitoria ed all’inattualità del pregiudizio, essendo l’ordine di procedere alla demolizione fissato “entro 48 ore dalla data di notifica del provvedimento di dissequestro disposto dall’A.G.” e non essendo stata individuata alcuna data precisa per la minacciata demolizione in danno, per la quale andrà comunque emanato ulteriore formale provvedimento. Nel contempo il legale di famiglia aveva invitato ad attendere l’esito della legittimità degli atti amministrativi già emessi. Eppure solo cinque giorni dopo il verdetto e quattro dopo l’interrogatorio in procura per il sindaco, l’assessore ed il responsabile dell’ufficio tecnico è stato dato mandato alla Lacco Ameno Servizi di eseguire l’ordinanza comunale in danno, mentre a carico esclusivo del cittadino saranno anche le operazioni ed i costi di rimozione dello sfratto che andrà eseguito entro sette giorni. Evidentemente folgorante deve essere stato in tal senso il faccia a faccia con De Chiara al punto di non accettare la pronuncia del TAR, procedendo con un provvedimento lampo! Forse gli amministratori lacchesi hanno trovato la via per “espiare ogni peccato” e non possono consentire che un TAR qualunque annulli l’effetto di una così ghiotta indulgenza. Orami è  TAR WAR: non può essere consentito che si accettino le giuste eccezioni sollevate da un semplice cittadino tutto deve passare per la regia di comando!

I LATI OSCURI

-Perché agli Scotto Galletta il Comune non accordata la possibilità di attendere l’esito del’ulteriore udienza fissata in tribunale?
 - Per martedì è stato ordinato alla Lacco Ameno servizi di agire, eppure è in corso la verifica ulteriore della legittimità degli atti. Allora perché procedere a testa bassa?
-Quale il fine che spinge a puntare l’obbiettivo andando avanti nonostante il TAR?
-Cosa cambierebbe l’attesa di poche ore in attesa dell’ulteriore sentenza?
Sicuramente deve cambiare qualcosa di molto importante per chi agisce, qualcosa di imprescindibile per spingere una classe dirigente ad andare oltre, passando sulle vite della gente. Gente della cui sorte non interessa se non nella misura in cui può salvargli il culo!

Ultimo aggiornamento Lunedì 01 Ottobre 2012 20:31