Modena: Trasporti tratta bus centro (FE)-Finale Emilia (MO), Fabbri, Pettazzoni e Bargi (LN): "Basta disagi e sovraffollamento" Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Giovedì 24 Settembre 2015 13:19

Modena: Trasporti tratta bus centro (FE)-Finale Emilia (MO), Fabbri, Pettazzoni e Bargi (LN): "Basta disagi e sovraffollamento"

In una interrogazione alla Giunta, i consiglieri sollecitano interventi urgenti della Regione su Tper: "Quali urgenti iniziative si intendono assumere per risolvere il problema e consentire ai pendolari di usufruire pienamente di un servizio per il quale hanno già pagato un abbonamento con costi rilevanti?"
Il sovraffollamento sugli autobus nella tratta Cento (Fe)-Finale Emilia (Mo) è al centro di una interrogazione alla Giunta presentata da Alan Fabbri, primo firmatario, Marco Pettazzoni e Stefano Bargi, consiglieri Ln.
Nei giorni scorsi, denunciano “si sono registrate nuove accese proteste dei pendolari, studenti e lavoratori, che utilizzano gli autobus nella tratta in questione, poiché sono stati costretti, a causa del sovraffollamento, a viaggiare in piedi e in taluni casi addirittura impossibilitati a salire sui mezzi”. Il problema, rimarcano gli esponenti della Lega nord, “era già stato ampiamente segnalato lo scorso anno, ciononostante i disagi si sono ulteriormente accentuati in seguito al notevole aumento degli studenti centesi che frequentano le scuole superiori di Finale Emilia”. Fabbri, Pettazzoni e Bargi chiedono pertanto alla Giunta “per quali motivi Tper, che gestisce il servizio, non abbia adottato i necessari provvedimenti e quali urgenti iniziative si intenda assumere per risolvere il problema e consentire ai pendolari di usufruire pienamente di un servizio per il quale hanno già pagato un abbonamento con costi rilevanti”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)
Prot. N. 1854/2015
Data 21/09/2015

Modena: Lavoro, Bargi (LN): convocare tavolo istituzionale per risolvere crisi Gardenia Orchidea si Spezzano

Interrogazione alla Giunta: assumere iniziative per salvaguardare l'occupazione dei dipendenti dell'azienda ceramica
Stefano Bargi (Ln) ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione si stia effettivamente attivando per la convocazione del tavolo istituzionale al fine di risolvere lo stato di crisi, che dura ormai da due anni, dell’azienda ceramica Gardenia Orchidea di Spezzano (Mo), che fattura circa 60 milioni di euro all’anno.
Il consigliere chiede quando sia previsto in Regione il tavolo istituzionale e quali iniziative verranno adottate, dopo la convocazione del tavolo stesso, per risolvere la crisi e salvaguardare l’occupazione dei suoi dipendenti.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cc)
Prot. N. 1858/2015
Data 21/09/2015

Modena: Ambiente Modena, Gibertoni (M5S): escludere possibilita' stoccaggio di anidride carbonica nella riserva geologica di gas Rivara di San Felice

Interrogazione alla Giunta dopo l'approvazione al Senato di un emendamento al Collegato ambiente che, a giudizio della consigliera, rende possibile l'operazione: "Esporrebbe la popolazione locale ad ingenti rischi"
“Agire nelle sedi di confronto con lo Stato affinché si escluda la possibilità che depositi di stoccaggio di anidride carbonica possano essere realizzati in acquifero profondo, in particolare nella riserva geologica di gas di Rivara di San Felice, nel modenese”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Giulia Gibertoni (M5s).
La consigliera sottolinea come sia stato approvato dalla commissione Ambiente del Senato un emendamento al Collegato ambiente "in cui si esclude la possibilità che depositi di stoccaggio di gas possano essere realizzati in acquifero profondo, ma non si esclude la possibilità di stoccaggio dell’anidride carbonica”. Quindi, per l’esponente M5s, l’emendamento “non esclude che la ex riserva geologica di gas di Rivara di San Felice possa in futuro essere utilizzata per stoccaggio di anidride carbonica”. Questa possibilità, aggiunge, “esporrebbe la popolazione locale ad ingenti rischi dovuti alla probabile relazione esistente tra attività sismica e stoccaggio di fluidi nel sottosuolo (anidride carbonica compresa), oltre ad esporli all’eventuale rischio fuoriuscita dei fluidi”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)
Prot. N. 1861/2015
Data 21/09/2015

Modena: Crcere Modena, ufficio garante regionale detenuti a casa lavoro Castelfranco Emilia: senza magistrato sorveglianza blocco dell'attivita' ordinaria, interrotti anche percorsi trattamentali esterni

La figura di Garanzia dell'Assemblea: "Da internati numerose segnalazioni di gravi disagi, casi di ritardi anche nelle licenze per gli appuntamenti con i Servizi territoriali"
L’assenza di un magistrato di sorveglianza a Modena sta causando “il blocco dell’attività ordinaria legata alle istanze degli internati della casa di reclusione di Castelfranco Emilia, con conseguente interruzione dei percorsi trattamentali esterni anche già avviati”.
Lo riferisce la Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, dopo che venerdì scorso il suo Ufficio ha visitato la struttura, dove al momento sono presenti 84 internati e 7 detenuti, in seguito anche alle numerose segnalazioni da parte dei ristretti per i gravi disagi legati alla mancanza della piena operatività da parte dell’Ufficio di sorveglianza di Modena.
Come spiega la Garante, “ci sono internati, nella casa di lavoro da anni, che hanno maturato il diritto alla concessione di una licenza negli ultimi 6 mesi della  misura detentiva, prima della scadenza fissata per il riesame della pericolosità sociale, ma che, pur a fronte di un positivo percorso trattamentale e di un’adeguata progettualità sul territorio,  non stanno ricevendo risposte”. Addirittura, continua Bruno, “in talune circostanze, si stanno verificando sensibili ritardi anche per i provvedimenti relativi alle licenze per gli appuntamenti istituzionali, da tempo calendarizzati, come, per esempio, gli appuntamenti con Servizi territoriali per la presa in carico dei tossicodipendenti, che possono preludere all’ingresso in comunità terapeutiche”.
Per questo motivo, insiste la Garante, la speranza è che “la recentissima attribuzione della titolarità della funzione a un nuovo magistrato possa porre tempestivamente rimedio alla criticità in essere, garantendo la continuità e la progressione dei percorsi trattamentali che interessano gli internati”.
Continua poi, ricorda in conclusione la figura di garanzia dell’Assemblea, l’impegno della Garante al tavolo di lavoro 11, dedicato anche alle misure di sicurezza detentive per gli imputabili (proprio come quella che si esegue presso la struttura di Castelfranco Emilia), nell’ambito degli “Stati generali sull’esecuzione penale”, promossi dal ministero della Giustizia per la definizione di un nuovo modello di esecuzione penale.
(jf)
Prot. N. 1864/2015
Data 22/09/2015

Modena: Carcere, consiglio di stato rigetta ricorso contro estradizione Pizzolato, garante regionale detenuti, condizioni minime di sicurezza garantite solo fino a giugno 2016


La figura di garanzia dell'Assemblea legislativa: "Preoccupazione per la sua vita seria e immutata nonostante le rassicurazioni del Governo brasiliano". L'uomo attualmente recluso a Modena
Dopo la notizia che il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato contro il decreto di estradizione del ministro della Giustizia, la preoccupazione della Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, per la sorte di Henrique Pizzolato, il banchiere italo-brasiliano coinvolto in quella che è stata definita dai media la ‘tangentopoli brasiliana’ e attualmente recluso nel carcere di Modena, “rimane immutata, nonostante le ulteriori e attuali rassicurazioni fornite dal Governo brasiliano che il detenuto potrà scontare la detenzione in condizioni di sicurezza”.
Come ricorda la Garante, “il mio ufficio si è da tempo occupato della vicenda, segnalando nelle sedi competenti la seria preoccupazione per la vita di Pizzolato nel caso in cui venisse data esecuzione all’estradizione” dal momento che “le carceri brasiliane sono internazionalmente riconosciute e censurate per essere caratterizzate da inaccettabili violazioni dei diritti umani e per essere prive delle condizioni minime di sicurezza e assistenza”.
Bruno spiega che “le ulteriori garanzie fornite dal Governo brasiliano, secondo quanto riferito dal difensore di fiducia, riguarderebbero solo la sezione speciale del carcere di Papuda, nella quale il detenuto dovrebbe essere ristretto al suo rientro in Brasile”. D’altra parte però, avverte la figura di garanzia dell’Assemblea, “dopo che avrà scontato un sesto della pena, che maturerà il 23 giugno del 2016, Pizzolato avrebbe diritto a scontare la pena in un regime semiaperto e quindi in un’altra struttura carceraria come prevede la legge di esecuzione penale brasiliana, rispetto alla quale il Brasile nulla ha detto, non procedendone all’individuazione”.
Per tutti questi motivi, conclude la Garante, “resta gravissima la preoccupazione per la vita di Pizzolato in caso di esecuzione dell’estradizione che, come riferisce il difensore, il ministro della Giustizia potrebbe sospendere per consentire a Pizzolato di difendersi in un procedimento penale che ha pendente avanti al Tribunale di Modena, con l’udienza fissata per metà dicembre, e nell’attesa della decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo”.
(jf)
Prot. N. 1892/2015
Data 25/09/2015