Napoli: Un ruggito che grida vendetta Stampa
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NapoliNews - Storia
Scritto da Achille Della Ragione   
Lunedì 15 Dicembre 2014 11:08

Napoli: Un ruggito che grida vendetta

L’altro giorno dopo mezzo secolo mi sono recato a visitare lo zoo di Napoli ed ho provato in egual misura rabbia, sdegno e tristezza nel vedere il degrado dei viali, invasi da erbacce e rami caduti, ma soprattutto lo stato delle gabbie in cui sono tenuti imprigionati gli animali, spazi angusti, in stridente contrasto con le normative comunitarie che assegnano, con minaccia di gravi sanzioni, 10 mq ad un maiale da allevamento, mentre una tigre è costretta in uno spazio inferiore. Da bambino rimasi colpito da quello splendido felino che percorreva senza sosta i pochi metri a disposizione fino alla follia. Il suo discendente oggi vi ha rinunciato e staziona apparentemente privo di vita in un angolo, indifferente ad ogni stimolo.    
Identico discorso per tutti gli altri animali, che soffrono l’innaturale stato di reclusione e non hanno nulla da insegnare ai visitatori, se non l’arroganza degli esseri umani, che li privano della libertà.  
Ho pensato alle orche, abituate nell’oceano a percorrere nell’oceano 150 chilometri al giorno, costrette a vivere in una vasca e ricordandomi dei detenuti, stipati come bestie con a disposizione pochi mq, non sono riuscito a trattenere le lacrime.
Achille della Ragione