Napoli:"Volete diventare scrittori? Dimenticatevi di spedire le cartoline. E non fate leggere i vostri lavori alla fidanzata Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Francesca Cicatelli   
Mercoledì 01 Luglio 2015 08:15

Napoli:"Volete diventare scrittori? Dimenticatevi di spedire le cartoline. E non fate leggere i vostri lavori alla fidanzata

"Volete diventare scrittori? Dimenticatevi di spedire le cartoline. E non fate leggere i vostri lavori alla fidanzata. Racconto storie di altri. Diverse dalla mia. Se scrivessi quello che ho nella testa sarebbe banale. L'Italia è il Paese dove è possibile sempre ambientare thriller per qualsiasi cosa, Il giallo è ovunque, dal cibo al calcio". Così Carlo Lucarelli intervistato da Janpa Serino su Radio Club 91. "Cos'è il mistero? Siamo attratti dalle porte socchiuse, il mistero è qualcosa che non capisco e voglio andare a vedere per saperne di più. Il crimine è terapeutico. Si gioca molto sul fatto morboso del sangue".

Lo scrittore che è alle prese con Profondo Nero, il nuovo programma, in onda dal 23 giugno su Crime + Investigation (canale 118 di Sky) alle 22, ha raccontato come nascono i suoi libri: "per trovare i lati oscuri basta guardare. Il mistero è presente anche nell'arte e la rende meno noiosa anzi gli artisti sono spesso criminali. mi impressionano i personaggi ma voglio vedere dove si va a finire.
Chi vuole diventare uno scrittore non smette mai di scrivere ma scrive e riscrive. Mi viene da ridere quando qualcuno mi presenta un'opera scritta quando aveva 18 anni".
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Napoli: Emilio Fede al veleno contro Vespa: "può fare solo il conduttore ma come giornalista non mi porta neppure le scarpe


Emilio Fede al veleno contro Vespa: "può fare solo il conduttore ma come giornalista non mi porta neppure le scarpe. Io sono stato il suo direttore. Oggi Vespa fa tutto: balla, suona, canta, cucina ma chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente. E' il padrone della televisione e ambisce ad essere direttore generale o presidente della Rai e glielo daranno, ha tutto il mondo politico in mano. Pensate che a volte ci scambiavano ma Vespa ha trovato il modo, in tutti questi anni, di non invitarmi mai".
Così Emilio Fede ai microfoni di Ettore Petraroli e Rosario Verde su Radio Club 91 nel programma "I Radioattivi".
Rivela inoltre che ha una pensione di 8200 euro al mese dopo 60 anni di attività e "trovo che sia una miseria. Sono giornalista professionista dal 1 gennaio 1955, sfido chiunque ad aver percorso una storia come la mia che va De Gasperi a Berlusconi e dopo aver scalato i monti africani".
Su Napoli: "Mai ho amato una città più di Napoli e sono ricambiato. Se penso a Napoli, anche quando sono nella residenza storica di mia moglie dove vissero i De Deo, Croce e Togliatti (ma - precisa - non ci sono fantasmi), penso: "avvoltoio vola via che questa è la terra mia" come scrisse anche Calvino in un Canta Cronache con cui, tra l'altro chiudo il mio libro. Vado nei quartieri che mi ricordano la dignità"
E su De Luca? L'ho incrociato, mi ha guardato con sufficienza e in tutta onestà mai sono detto: chi se ne frega?"
Emilio Fede è in uscita con "L'Emilio" in libreria in contemporanea (ma "solo per caso" dice) ad ottobre con il racconto autobiografico di Silvio Berlusconi. Inoltre anticipa che in autunno torna con un programma ma non sa ancora su quale rete, "Ho avuto delle offerte ma c'è molta invidia". Niente più Tg, quindi, per Fede che anzi dice: "arriva anche il momento in cui, come mi ha insegnato Baggio, occorre appendere le scarpe al chiodo. Potrei fare un buon settimanale".
E parla anche di Berlusconi che "si è fidato troppo e qualcuno lo ha tradito come spesso succede".
Renzi invece: "ha qualcosa di Vespa, i nei, e dovrebbe darsi una regolata quando promette le cose"
mentre secondo il giornalista "Il problema eterno, il dramma vero è chi dopo Berlusconi? Perché nessuno può essere un quasi Berlusconi
Brosio?  "E' cresciuto con me, l'ho inventato io"
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Napoli: L'organizzatore del concerto di Jovanotti


L'organizzatore del concerto di Jovanotti (che torna a Napoli dopo 21 anni. Infatti l'ultima esibizione fu nel 1994 con Ramazzotti e Pino Daniele, ndr) Nicola Lino, patron di Veragency  risponde, ai microfoni di Janpa Serino su Radio Club 91 ad Alessandro Formisano head of operations, Sales & Marketing  della SSC Napoli: "Jovanotti si è esibito in tutti gli stadi d'Italia ma nessuna squadra, dal Milan alla Fiorentina, ha avanzato pretese. A Napoli siamo la barzelletta d'Italia con questo stadio. Proprio oggi (30 giugno) lo stadio San Paolo è ritornato un bene del Comune che ne può fare quello che vuole. Abbiamo già venduto 25 mila biglietti e la pretesa di Formisano al Comune di vietare il calpestio del manto erboso è assurda, anche alla luce del fatto che abbiamo predisposto tutte le precauzioni e i trattamenti pre e post concerto. E' impossibile vietare l'accesso al prato anche perché il sogno di ogni fan è poter stare a contatto con il proprio idolo, ma ci impegnano a preservarlo come facciamo in altre città".
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Napoli: I talent? Fosse stato per loro Bob Dylan non sarebbe esistito e io non avrei avuto alcuna chance


"I talent? Fosse stato per loro Bob Dylan non sarebbe esistito e io non avrei avuto alcuna chance. E' solo intrattenimento. Meglio il web". Così Raf ai microfoni di Radio Club 91 intervistato da Noemi De Falco.
"Per scrivere canzoni parto dalla musica, simulo un testo in inglese e poi trovo le parole in italiano"
E anticipa che In autunno ci sara una tournèe teatrale e da novembre la ripresa del tour "Sono io Tour 2015" iniziato a fine primavera ma con una scaletta diversa e una tabella di marcia che percorre tutta la penisola da Nord a Sud.
E sui talent: "Tappa obbligata, a quanto pare, ma non ci avrei mai provato perché non avrei avuto chance. Forse avrei cercato di fare al meglio, 24 ore al giorno, sul web, dove le persone hanno idea di quello che sei. Le regole dei talent sono tutte filtrate dall'intrattenimento televisivo che è in primo piano rispetto alla bravura e alla performance".
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Ultimo aggiornamento Sabato 11 Luglio 2015 08:17