Reggio-Emilia: Filippi plaude al Ministro Poletti Stampa
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Reggio-EmiliaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Sabato 20 Settembre 2014 09:33

Reggio-Emilia: Filippi plaude al Ministro Poletti

Ieri sera ho partecipato all’incontro sul lavoro soprattutto per ascoltare le idee di Franco Manfredini, presidente della Casalgrande Padana e persona di buon senso, ma dopo mezz’ora di dibattito mi sono sentito in dovere di applaudire anche alcune forti prese di posizione del ministro Poletti.
Ho sempre sostenuto che in politica vadano condivise anche le proposte degli avversari laddove comportino un vantaggio per i cittadini e per il Paese.
E' il caso di quelle illustrate  dal Ministro del Lavoro alla Rocca di Scandiano. Poletti, ha detto chiaramente che l'Art. 18 non deve più essere una posizione ideologica da difendere, e che è inevitabile apportarvi delle modifiche escludendo l'eventualità di licenziamento discriminatorio. Il Ministro ha affermato con estrema chiarezza che “Da troppi anni ci siamo fossilizzati su posizioni di difesa del reddito del lavoratore già tutelato, trascurando la massa che non lavora. Non solo, a causa di questa politica ideologica sono stati spesi anche i fondi che servivano a  sostenere le imprese e quindi creare posti di lavoro” Il fare impresa è il vero motore che fa funzionare l'economia nazionale.
L’ex presidente di lega coop ha auspicato la fine della contrapposizione lavoratori-impresa che ha portato l'Italia ad aiutare i padri lasciando i figli soli e disoccupati.
Concetti che alla fine il Ministro ha riassunto così: “I lavoratori si difendono solo se si produce impresa e non con le prese di posizione ideologiche sull’articolo 18”.
Che dire? Sono concetti e proposte che Forza Italia sostiene da sempre, ma fino ad oggi ha sempre avuto contro una sinistra comunista che difendeva l'ideologia e il tabù di un Art. 18, un articolo egoista che tutela solo coloro che sono già tutelati e ostacola i giovani ad entrare nel mondo del lavoro.
Quindi  plaudo al Ministro Poletti, apprezzando l'intelligenza di un uomo di sinistra, espressione della cooperazione, che ad un certo punto della sua vita, non ha avuto problemi a fare un passo indietro sulle proprie posizioni personali, ma un passo in avanti per il bene per dell'Italia e degli italiani.
Una cosa è certa, la situazione in cui siamo arrivati oggi è frutto di quarant’anni di politica sindacale sbagliata e ideologizzata, se non cambiamo rotta, siamo destinati ad arretrare ulteriormente. Basta difendere i privilegi e danneggiare la maggioranza di coloro che non hanno un lavoro e faticano a trovarlo. I soldi vanno dati a chi cerca lavoro e non a chi sta comodamente a casa e riceve uno stipendio a non lavorare.
Fabio Filippi consigliere regionale di Forza Italia