Bologna: Luciano Vecchi (PD): “L’Europa non può avere un futuro se non dà speranza ai giovani” Stampa
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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Cristina Ceretti   
Lunedì 03 Giugno 2013 18:43

Bologna: Luciano Vecchi (PD): “L’Europa non può avere un futuro se non dà speranza ai giovani”

Il vicepresidente della Commissione Affari generali e Istituzionali Luciano Vecchi interviene in Assemblea Legislativa durante la sessione Comunitaria 2013 a nome del Gruppo consiliare PD
«Abbiamo consapevolezza che il futuro della nostra Regione e di tutta l’Italia sia strettamente legato all’evolversi di una Unione Europea, a cui crediamo, ma che così com’è non ci piace per nulla». Con queste parole interviene il consigliere regionale Luciano Vecchi – vicepresidente della Commissione Affari generali e Istituzionali in Regione Emilia-Romagna – a nome del Gruppo Pd durante la Sessione Comunitaria 2013 che si è svolta oggi in Assemblea Legislativa.

«Guardiamo infatti con preoccupazione al degrado di una parte della discussione pubblica sull’Europa, sia in Italia che in altri Paesi, che è sempre più imbevuta di populismo e di ripiegamento nazionale, entrambi deleteri e pericolosi per il futuro stesso della democrazia nelle nostre società».
Vecchi sottolinea il sostegno all’iniziativa del governo italiano «che mette al centro del Consiglio Europeo il tema dell’occupazione giovanile, a cui, anche dall’Emilia-Romagna, guardiamo con aspettativa ed interesse – afferma in Aula - avendo noi una importante esperienza di politiche di formazione, di mercato del lavoro, di innovazione, che ci possono permettere di contribuire attivamente anche al perseguimento degli obiettivi europei».
«L'Europa non può avere un futuro se non dà speranza a chi questo futuro deve costruirlo ed abitarlo. Servono questa volta misure concrete, facili da spiegare e immediate da verificare, che facciano la differenza subito, nel breve periodo. Ad esempio, bisogna identificare gli strumenti per attuare al più presto la "Youth Guarantee" per i giovani negli Stati membri – continua Luciano Vecchi - Bisogna inoltre riconoscere spazi di azione nelle finanze pubbliche nazionali perché gli Stati membri possano investire risorse adeguate nelle politiche attive del lavoro, nella riduzione delle tasse sul lavoro e nella creazione di nuovi posti per i giovani. Bisogna poi favorire la mobilità dei giovani in un vero e proprio mercato del lavoro europeo. Le decisioni europee saranno la cornice entro cui coordinare misure nazionali contro la disoccupazione».
I temi urgenti da affrontare riguardano l'importanza dell'economia reale e della competitività dell'industria europea e la costruzione degli Stati Uniti d’Europa. «Piccole e medie imprese in testa, come fattore essenziale per la crescita economica e la posizione dell'Europa nel sistema globale. Sosteniamo quindi l'obiettivo di portare il contributo dell'industria manifatturiera europea al PIL dall'attuale 16 per cento al 20 per cento entro il 2020». «Poi – prosegue Vecchi - serve unità nel campo della moneta, delle strutture finanziarie, delle politiche economiche volte al lavoro e allo sviluppo. Tutto questo però non basta, o quanto meno non basta se non inquadrato nella cornice del grande e storico obiettivo di una maggiore integrazione politica e di una vera legittimazione democratica.
«Pensiamo – conclude Vecchi - sia giunto il momento di riprendere quello slancio federalista che si ponga l’obiettivo della costruzione degli Stati Uniti d'Europ.a E’ oggi questa la condizione, ambiziosa ma realista, per costruire il futuro del nostro Continente».
Cristina Ceretti
addetta stampa
Gruppo PD - Assemblea Legislativa
Regione Emilia-Romagna
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www.gruppopdemiliaromagna.it
051 527 5348 
338 3464050
Bologna, 3 giugno 2013
COMUNICATO STAMPA