Parte finalmente l'impiego del materiale litoide presente nello scalo Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 05 Maggio 2008 16:08
Parte finalmente l’impiego del materiale litoide presente nello scalo

Ripascimento delle coste casamicciolesi e rimozione della secca sabbiosa nel porto. Sono partiti i lavori sulla spiaggia di Suor Angela per sfruttare le sabbie dragate dal fondale portuale. Si va avanti per poter sfruttare il sedimento che la Cala degli Aragonesi a sue spese rimuoverà dal fondale delle acque antistanti il molo turistico. Si tratterà poi di alimentare con sabbia sottomarine i punti che più hanno sofferto dell´erosione. Un precedente analogo nel 2001 ad Anzio.

Per Casamicciola fermo restando l'intenzione di rimuovere la secca gli organi competenti hanno valutato la compatibilità dei sedimenti. Un lavoro già costato oltre 250 mila euro solo in consulenze e preliminari e totalmente a Carico della Cala degli Aragonesi che da dieci anni si occupa del progetto. Lo sversamento lungo le coste consentirà di rimando alla società partenopea di risparmiare sugli eventuali costi del trasporto a rifiuto

L´intervento riguarda in particolare la Spiaggia di Suor Angela ed il porto di Casamicciola Terme dai cui fondali sono stati recuperati i sedimenti utili per il ripascimento costiero dell'area a ponente del molo commerciale. Si tratterebbe se l'esito dell'iter dovesse concludersi a buon fine di una nuova fase di progetto che va a seguire diversi lotti condotti in questi ultimi mesi, volto sempre al recupero costiero dell'area in questione. Nella fattispecie, invece, delle opere che vedono il lavoro sinergico dell'Ente locale e della società Cala degli Aragonesi si tratta di un operazione che in primis consentirà un notevole risparmio al comune, poi finalmente terminale che collega le due aree marine. Quel che al momento desta perplessità è la compatibilità batteriologica, sulla quale stiamo operando con cautela al fine di evitare danni e conseguenze all'utenza»
Architetto in breve ci può illustrare i benefici di questa operazione?
«E' un progetto che sostanzialmente presenta due aspetti positivi, prima di tutto il porto sarà più sicuro e poi otterremo un secondo lotto per il ripascimento della spiaggia visto che il primo è già stato appaltato ed i lavori cominceranno a breve».
Cautela invece mostra il rappresentante della società Cala degli Aragonesi, Sebastiano Staiano, al quale forse dieci anni di studi in merito hanno insegnato che in Italia in fatto di operatività e progettualità bisogna andarci con i piedi di piombo.
Signor Staiano di che quantitativo sabbioso stiamo parlando e quale la macchina che si muove dietro a quest'impresa oserei definire storica?
«Si tratta di circa 150mila metri cubi di sabbia che andranno rimossi e che consentirà la messa in sicurezza dello scalo sia per il traffico commerciale che per quello turistico. Siamo in una fase istruttoria. È dal 1997 che ci stiamo occupando della secca prima con il Ministero e poi nel 2002 con la Regione Campania che ha costituito un comitato tecnico regionale con la divulga di una legge regionale sugli escavi. Sulla base di questo presupposto la nostra documentazione con le pratiche in itinere sulla secca del porto dal Ministero è passata alla Regione ed ora attualmente siamo nella fase di VIA ed attendiamo la pubblicazione. Insomma stiamo seguendo l'iter»
Dunque se tutto va bene quando dovreste iniziare i lavori?
« Se tutto va bene a gennaio»
Tempi di operatività previsti per l'opera?
« Circa due mesi. Attendiamo quello che dirà la commissione VIA, le analisi al momento sono buone »
Visto che parliamo di un progetto totalmente a vostro carico quale l'importo della spesa sostenuta e quale l'effettivo vantaggio per la vostra società?
« Si aggira intorno ai 250mila euro. Ad oggi solo di consulenze abbiamo speso sugli 80-90mila €. le ultime analisi a Dicembre. Sessanta campionamenti sabbiosi per l'Arpac che relazionerà per integrare la VIA. Attendiamo quello che dirà la commissione VIA, le analisi al momento sono buone, dobbiamo sempre tener conto che Ischia è un sito SIC d'interesse porterà ad una sostanziale e necessaria messa in sicurezza di parte dello scalo e per ultimo porterà alla tanto auspicato recupero dell'arenile di Suor Angela con la relativa altri arenili del paese. L’intervento, che fa seguito ad uno studio che va avanti dal 1997 può contare in parte su un finanziamento regionale e soprattutto sul totale impegno di spesa a carico della società Cala degli Aragonesi per il reperimento e la lavorazione delle sabbie impiegate. Sabbie che come dicevamo sono state prelevate dallo scalo limitrofo alla zona di ripascimento.
Un precedente analogo c'è già stato ad Anzio nel 2001 dove il Progetto ha previsto i  Lavori di escavo della zona di accesso al Porto di Anzio e la Manutenzione del Litorale a Nord di Capo Anzio mediante refluimento del materiale dragato. I lavori sono andati avanti dal gennaio al giugno dello stesso anno grosso modo il tempo che si sarebbe dovuto impiegare a Casamicciola se il lavori non avessero subito qualche fase di stallo per la verifica della compatibilità e conformità del sedimento sabbioso. Non mancano  ovviamente le polemiche e per i ritardi nell’operazione a cui dovrà aggiungersi una successiva fase in cui, grazie ai fondi regionali saranno sversati ad opera del comune altri sedimenti provenienti da una cava. Malumori anche per i problemi causati alle attività balneari che per il momento non possono lavorare. Inoltre nonostante le rassicurazione e le carte bollate, per molti le sabbie impiegate sono inquinate e causeranno seri danno alla salute pubblica. In molti infatti sollevano dubbi sulla affidabilità delle analisi effettuate sulle sabbie pompate direttamente dal porto.
INTERVISTA ALL'ARCHITETTO SILVANO ARCAMONE E A SEBASTIANO STAIANO DELLA CALA ARAGONESI
Sentiamo il parere delle parti. Per l'Architetto Arcamone responsabile dell'Ufficio Tecnico si tratta di un opera di grande interesse e di valore intrinseco per la quale è già stato portato e a buon fine lo studio di fattibilità lo studio d'impatto ambientale si attende solo l'esito dello studio sulla compatibilità delle sabbie. Soprattutto si tratta di un lavoro “poderoso” eseguito tutto a carico della Cala degli Aragonesi, la società che gestisce parte dello scalo turistico.« Il comune consentirà lo stoccaggio ed il riutilizzo delle sabbie oggetto dell'escavo per il ripascimento Suor Angela, qualora le sabbie risultassero compatibili dal punto di vista chimico, sedimentologico, batteriologico e granulometrico. In sostanza non inquinate e compatibile con la sabbia che già c'è. Un particolare quasi scontato visto l'effetto delle correnti da Nord-Ovest e la presenza del canale sotto la banchine antistante il protezione che ne deriverà per l'asse viario limitrofo.
In totale sono interessati quasi 2 chilometri di costa su cui saranno riversati parte dei 15mila metri cubi di sabbia, proveniente dal giacimento sabbioso presente nella secca del porto, per intenderci quella dove si arenò Massimo D'Alema con il suo yacht, posta ad una profondità dai cinque ai due metri. L’obiettivo è aumentare la profondità della spiaggia erosa dall’azione del mare di circa 30-40 metri. E sfruttare il residuo sabbioso magari anche per comunitario, insomma... »
Il Vantaggio per la Cala?
« Semplicemente un lavoro di ormeggio più agevole e sicuro per i nostri operatori e per gli utenti. Poi dopo l'escavo bisogna considerare che è previsto il ripascimento delle spiagge più vicine e dunque della linea di costa, un avanzamento del litorale che porterà ad una maggiore protezione dell'asse viario che lo costeggia. Potremmo con questo quantitativo sabbioso arrivare a ricreare la spiaggia di cinquanta anni fa, creare un lido che è fondamentale per l'immagine di un paese turistico qual'è Casamicciola ».
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 18:53