DA MESI LA CORRISPONDENZA NON VIENE RECAPITATA O RECAPITATA A SINGHIOZZO Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 25 Maggio 2006 15:43

Pesanti disagi e problematiche per l’utenza collegate soprattutto alla consegna di bollette e notifiche di pagamento in scadenza. Molte le denunce dell’utenza e gli incontri con le autorità eppure sin ora nulla è stato fatto.

Da mesi ormai la posta non viene recapitata o recapitata a singhiozzo. Di certo in maniera non confacente ad una comunità illustre come quella isolana annoverata tra quelle più evolute e all’avanguardia. Una assenza troppo protratta nel tempo, quella del portalettere di Casamicciola Terme, che non poteva passare inosservata ai cittadini anzi, frutto di acerbe polemiche e scontri al vertice. Cittadini che, infatti, si sono attivati per sapere le cause del disservizio di cui erano vittime. E hanno scoperto che il postino in servizio nel territorio del Comune Termale vittima orami da moltissime settimane da un grave problema di salute non è stato ancora sostituito in via definitiva, per cui é assente per motivi di salute un operatore l’azienda Poste Italiane non ha ancora saputo provvedere. Un normale inconveniente, che in un paese normale - e civile - non dovrebbe produrre conseguenze particolari, visto che dovrebbero essere previste delle sostituzioni in questi casi. Invece, a Casamicciola e in generale sull'isola d'Ischia, dove il servizio postale funziona sempre peggio, la mancanza di un addetto per circostanze contingenti si traduce inevitabilmente nella sospensione del servizio, con tutti i disagi che questo comporta a danno degli utenti. Questi ultimi si sono rivolti all'ufficio postale di Ischia per sapere cosa ne fosse stato di lettere, bollette, telegrammi e via elencando. E si sono sentiti rispondere che la posta a loro indirizzata riempie diversi sacchi, puntualmente depositati nell'ufficio ischitano, dove peró non hanno personale per far distribuire la corrispondenza ai legittimi destinatari. «Ma é mai possibile - ci ha detto un lettore comprensibilmente indignato - che non abbiamo diritto a vederci recapitata la nostra posta? Chi ci ripagherá dei problemi che potranno derivare dai mancati recapiti? In questo periodo attendiamo l'arrivo di alcune bollette, come dobbiamo fare? L'Ente Poste non puó lavarsi le mani, il servizio postale é di primaria importanza e deve essere garantito». Giusto, deve essere garantito, l'Ente Poste non puó infischiarsene dei diritti degli utenti per sue carenze organizzative gravi. A questo punto, qualcuno, a cominciare dai rappresentanti eletti dei cittadini, dovrebbe ricordare ai responsabili del servizio (?) postale i loro doveri nei confronti dei cittadini. Qualche settimana fa avevamo riferito ancora una volta dei gravi problemi e le difficoltà che sono costretti ad affrontare i cittadini a causa dei ripetuti disservizi di Poste italiane. Disservizi che si sono sicuramente aggravati da quando Poste Italiane si è trasformata in spa. E' assurdo che una società privata continui a svolgere un servizio pubblico essenziale preoccupandosi solo di chiudere gli uffici "periferici", diminuire gli sportelli e il personale. "Tagli" che si traducono in file interminabili agli sportelli e nel mancato o ritardato recapito della corrispondenza. Il malumore e le proteste dei cittadini crescono ogni giorno di più. Quotidianamente la cittadinanza attende protesta e sollecita i vertici eppure tutto resta stagnante ed inamovibile come inamovibili sono le consegne delle fatture non recapitate o recapitate in notevole ritardo, con conseguente mora a carico del povero utente, ad esempio. Una situazione insostenibile che, che però non vede interessamento da parte dei rappresentanti cittadini. Mesi fa invece, in altro comune, l'amministrazione comunale intervenne, a tutela dei propri cittadini ed il sindaco scrisse all’allora ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri, oltre che al prefetto di Napoli, Renato Profili, e alla Direzione generale delle Poste di Napoli. Il primo cittadino in questione, in realtà più di uno, ha pensato di rivolgersi alle più alte autorità perché troppo spesso dai vertici di Poste italiane arrivano solo vaghe promesse e rassicurazioni che restano sulla carta, oppure giustificazioni risibili. Ad esempio per dare un idea si potrebbe scrivere: "Sono ormai numerose le lamentele che si levano per l'inadeguato servizio che le poste italiane stanno offrendo alla nostra comunità. Voci di viva protesta si sono avute in occasione dell’accorpamento dei servizi presso un’unica sede centrale. "E' necessario segnalare l'insufficiente numero di postini sul territorio cagiona ritardi indescrivibili nel recapito della corrispondenza e determina in caso di bollette o fatture anche gravi danni per il cittadino-contribuente. "Pertanto, a nome dell'amministrazione comunale, nel segnalare le disfunzioni di cui sopra, che si verificano nonostante l'abnegazione e l'impegno profuso dal personale addetto agli uffici locali, si chiede alle SS.LL. in indirizzo, al fine di migliorare il servizio, che vengano potenziati gli sportelli e il personale ivi impiegato e che venga assicurata la presenza di un numero di postini adeguato al nostro territorio e stabili nel tempo". Corrispondenza recapitata in drammatico ritardo. Intanto, nessuno dai vertici di Poste italiane pensa di inviare altri portalettere per sostituire quelli assenti. Tanto da rasentare l'assurdo visto che al peggio non v’è mai limite, quando per tamponare le "falle", negli uffici locali (i cui responsabili, chiaramente, non hanno colpe di questa situazione), si ricorre ad escamotage che farebbero sorridere se la situazione non fosse tanto grave e vergognosa. A questo punto, non resta che auspicare un deciso intervento altrimenti la situazione è destinata irrimediabilmente ad aggravarsi inasprendo ulteriormente gli animi.