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CasamicciolaNews - Giudiziaria
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 21 Febbraio 2008 11:54

Chiusa un’altra pagina della storia infinita “Pio Monte della Misericordia”

Dissequestrato il complesso immobiliare Santa Maria della Misericordia

L’importanze decisone del Giudice Di Salvo mette la parola fine alle annose controversie giudiziarie iniziate più di un ventennio fa.  Il provvedimento pone nuovamente l’Ente Morale nella condizione di progettare il graduale recupero della struttura al quale da sempre è coinvolto in maniera indissolubile il comune di Casamicciola Terme. Oggi atteso sull’isola il Soprintendete Brancia.

Il Giudice Angelo Di Salvo del tribunale di Napoli, sezione staccata di Ischia ha ordinato che a cura del Comandante della stazione Carabinieri di Casamicciola Terme sia eseguito l’immediato dissequestro e la restituzione all’avente diritto Pio Monte della Misericordia del complesso immobiliare, già destinato a stabilimento termale detto S.Maria della Misericordia o Terme del Gurgitello. Inoltre vista l’ordinanza sindacale, firmata dal Sindaco D’Ambrosio in ottobre con la quale si rappresenta la con tingibile urgenza di mettere in sicurezza l’area, il dott. Di Salvo ha disposto che le comunicazioni di rito in merito al deciso, venissero fatte alle autorità territoriali di competenza al fine di procedere alle assunzioni di tutte le procedure necessarie per la tutela della pubblica e privata incolumità. Il provvedimento giunge in maniera quanto mai opportuna viste le recenti trattative intavolate tra l’Ente morale ed il Municipio avverso la definizione di un progetto concreto e progressivo volto al definitivo recupero della struttura divenuto in questi decenni un cancro insanabile ed oserei dire vergognoso per una comunità che vanta pretese di sviluppo turistico ed economico. Un Recupero sin’ora reso presocchè impossibile dalle controversie e dalle problematiche intercorse tra lo stesso Pio Monte e la società La Nizzola srl, e a cui parte dei suoli era stato concesso nel 1984 con diritto di superficie per una durata cinquantennale, trasferendogli per la pari durata i complessi edilizi che ivi vi insistono, ed in seguito con altre società satellite verso cui si era cercato di trasferire tali titoli e diritti ampliandone addirittura la portata e gli effetti. Così il Tribunale         letta  l’istanza presentata dall’Ente Pio Monte della Misericordia nella persona del suo Soprintendente Paternò, ne accoglie i termine con i quali l’Ente ha richiesto la restituzione previo dissequestro del complesso immobiliare S.Maria della Misericordia. Il complesso che domina il lungomare casamicciolese era stato sottoposto, infatti, a sequestro preventivo penale il 14 aprile del 1999, nei confronti di Mazzella Gaetano, ora deceduto, legale rappresentante della Grandi Albeghi srl. Quest’ultima nel gennaio 1996, quando il Pio Monte azionò la procedura di risoluzione del contratto, grazie al così detto lodo Bonadies si era inserita nel procedimento giudiziario intercorso con La Nizzola, rivelatasi inadempiente  e condannata nel 2004 con decorrenza giugno ’84 alla restituzione dei beni sempre dal Tribunale di Napoli. Il lodo Bonadies avanzato come pretesa di proprietà dei beni in questione è stato ritenuto totalmente inefficace nel merito visto che afferisce alla controversia tra la Circide sas, La Nizzola Spa e Mazzella Gaetano per la Grandi Alberghi in riferimento al trasferimento per cinque miliardi di lire del complesso immobiliare che in realtà era ed è del Pio Monte e datato sempre, guarda caso 1996.  A ciò diede risoluzione con sentenza del 12.02.1999 , irrevocabile il 7.02.2002 la Corte di appello di Napoli. Così giunse nelle more dei vari procedimenti il 14 aprile del 1999 il sequestro preventivo penale del Santa Maria della Misericordia nei confronti del Mazzella Gaetano che nel corso della detenzione dell’immobile aveva eseguito opere edilizie abusive, reati poi estinti lo scorso anno per more del reo. Da qui il primo dissequestro e la prima restituzione agli aventi diritto ed in seguito il nuovo sequestro a maggio del 2007.
Grazie a quest’ultimo passaggio legale la Grandi Alberghi srl che, forte della decisione del Tribunale di Napoli che ebbe a rigettare in forma interlocutoria l’analoga richiesta del Pio Monte dello scorso 23 maggio, aveva replicato al predetto Ente ritenendo che dovesse ritenersi nullo il ricorso proposto, e che anzi lo stesso doveva essere condannato alla rifusione delle spese dovendosi accogliere le tesi della comparente società dovevano essere accolte insieme a quella subordinata di usucapione. Il  provvedimento Di Salvo in questo modo scioglie ad oggi la riserva formulata all’udienza camerale del 19 dicembre passato sulla base di elementi probatori non valutati nel maggio 2007 quando non fu accolta l’istanza. Ora l’immobile dissequestrato torna nella piena disponibilità dell’Ente morale che potrà disporne in maniera autonoma e speriamo produttiva anche per la nostra comunità.
Per il sindaco D’Ambrosio ed il consigliere delegato Conte si tratta di un importante punto di partenza verso il definitivo recupero del bene a cui prenderà parte attivamente per quanto di competenza anche il comune termale.
«Finalmente dopo tanti anni di contenziosi si è definitivamente giunti alla piena disponibilità del complesso monumentale del Pio Monte della Misericordia, restituito ai legittimi proprietari», ha dichiarato il sindaco D’Ambrosio, « oggi ci sono le condizioni per guardare in modo ottimistico al futuro recupero della struttura. Ci sono anche le condizioni ideali per una proficua collaborazione con il nuovo Soprintendente Francesco Brancia dimostratosi molto vicino e addentro alla comunità di Casamicciola Terme. È stato infatti fissato proprio per oggi un incontro con il Soprintendente che giungerà sull’isola per ulteriori e più approfonditi colloqui». Nello specifico parliamo con il delegato Antonio Conte delle modalità con le quali si estrinsecherà la collaborazione tra Ente morale e comune. « Nelle more del recupero definitivo quel che è essenziale sottolineare che alla nostra comunità servono quegli spazi le cui concessioni ed il cui comodato d’uso cercheremo di ampliare con l’obbiettivo principale di restituire a nuova vita l’intero complesso. Chiederemo pertanto il rinnovo delle aree già in nostro uso fino a maggio e ne chiederemo altre. Lo scopo è intavolare una trattativa tra noi, il Pio Monte ed eventualmente una società privata che fornisca i capitali affinché possa rendersi concreto e reale il recupero ed il rilancio della struttura con potenzialità chiaramente più ampie dello sfruttamento attuale. L’incontro di oggi è certamente solo l’inizio, come è una prima parte dell’opera la volontà di rimuovere l’attuale stato di pericolo, gru, ponteggi  e riprende la facciata monumentale esterna che sarà oggetto di un lavoro di maquillage e la successiva applicazione di una sorta di pannello pubblicitario», infine conclude il Conte « il fatto importante è il dissequestro totale della struttura».
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:12