Forio: Commento Foriano, governo ladro Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Venerdì 23 Giugno 2006 20:39

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

GOVERNO LADRO
Un periodo nero di grandi esborsi da parte di molti di noi. Indubbiamente la rabbia degli italiani in questi giorni è grande per gli esosissimi esborsi a cui sono costretti per pagare le tasse.
Anche io sono "incazzatissimo nero", ma lo divento di più quando sento, dalla stragrande maggioranza di persone, lamentele e improperi nei confronti del Governo, come se fosse un qualche cosa di astratto e non fosse stato un chiaro risultato della volontà della maggioranza del popolo italiano.

Il momento che stiamo attraversando non solo in Italia, ma nel mondo intero è molto pericoloso; lo dimostrano le numerosissime guerre in atto anche quelle in cui siamo coinvolti direttamente come paese.
La necessità di un immediato cambiamento non deve riguardare solo la classe dirigente, deve riguardare soprattutto la mentalità che ha accompagnato la nostra esistenza in tutti questi anni di lassismo e di favoritismi, di privilegi e di mancanza di certezza del diritto.
L'ho detto e ridetto non è per nulla giustificabile scaricare solo sulle spalle dei politici corrotti tutto il malaffare esistente e che sta venendo a galla.
Ogn'uno di noi deve trovare il coraggio di assumersi per intero le proprie responsabilità e comportarsi di conseguenza.
Lamentarsi oggi per le tasse che siamo costretti a pagare per ripianare il deficit pubblico, dopo aver sguazzato nel sistema marcio e corrotto degli anni passati, è altrettanto colpevole del comportamento avuto negli anni passati.
La necessità di un ricambio della classe dirigente oltre ad essere ormai urgente ed improcrastinabile sembra non voglia essere capita e allora si preferisce fare solo cambiamenti di facciata, ma la stessa urgenza la riveste il cambio di certe regole che hanno permesso che tutto ciò potesse avvenire.
Cambiare solo la classe dirigente e lasciare queste regole significa solo prenderci in giro e prestarci ancora una volta a fare il gioco di chi vuole che le cose nei fatti rimangono uguali a prima.
I poteri che si sono, di anno in anno, consolidati nelle mani dei burocrati dei palazzi sono altrettanto pericolosi del vecchio potere politico.
Per rendersene conto basta avere un minimo contatto con uno dei qualsiasi uffici pubblici, dove anche il più elementare diritto viene fatto passare per un grande favore.
Per questo non possiamo illuderci che cambiando la classe politica ci sia o possa essere il vero cambiamento.
Perchè tutto ciò avvenga occorrono anni e anni di duro lavoro e di sacrifici da parte di tutti.
Occorre soprattutto che rinasca fra la gente la coscienza civile che faccia divenire ogn'uno di noi partecipe alla vita pubblica e civile nel proprio paese.
Tacere sugli abusi che si continuano a fare sulla pelle di noi tutti, fa parte di quel meccanismo fortemente voluto dal sistema partitocratico e che ha, poi, generato questa situazione.
Invece di lamentarci, giustamente, delle troppe tasse che siamo costretti a pagare, incominciamo a far si che tutti paghino il dovuto, incominciamo a pretendere che siano rispettati i nostri diritti:
a) incominciamo a pretendere che ci venga dato lo scontrino fiscale intero in ogni occasione; b) incominciamo, se si presenta il caso, a denunciare chi ha ancora il coraggio di evadere il fisco; c) incominciamo a chiedere a viva voce che vengano fatti al più presto i processi ai corrotti e che si recuperino le ingenti somme sottratte a noi tutti; d) incominciamo a chiedere pene severe per chi attenta ad ogni bene pubblico (gli inquinatori di professione);
Incominciamo a diventare cittadini e finiamola di fare il popolo bue.
Si può manifestare la nostra rabbia in tantissimi modi, finiamola di scegliere sempre quello più comodo e meno costoso; incazziamoci con quelli che continuano a fare i loro porci comodi con il bene pubblico, ad iniziare da quelli più vicini a noi.
Un esempio potrebbe essere quello di andare ad occupare i Municipi dove la rimanente classe politica occupa solo le poltrone e non fa assolutamente nulla per migliorare la situazione, anzi la peggiora di giorno in giorno.
Un'altro quello di opporci a qualsiasi prevaricazione in atto da parte di chicchessia.
Prendiamo pubblicamente le distanze da tutti coloro che hanno favorito con il loro comportamento che tutto ciò avvenisse, ad iniziare se il caso anche dal proprio parente.
Starnazzare come tante oche contro tutto e tutti non serve al cambiamento che a parole tutti diciamo di volere.
Sono facilmente individuabili i responsabili, facciamo loro capire che certe impunità sono finite.
Facciamo sentire loro la nostra presenza in tutte le occasioni che capitano.
Infatti c'è ancora qualcuno che pensando di far passare la tempesta ha scelto di rimanere attaccato alla poltrona senza fare nulla in attesa di tempi migliori.
In questo modo le ferite si stanno incancrenendo e solo l'intervento di un buon chirurgo (Magistrato!!!) può permettere che si inizino le terapie d'urto di cui necessita anche la nostra società.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 16:19