Forio: Commento Foriano, crisi turistica, bellezze naturali e nuove camere d'albergo, crisi ampiamente preannunciata, umilta' e seriata' professionale i possibili rimedi, Lacco Ameno e Casamicciola e i loro interventi Stampa
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ForioNews - Turismo
Scritto da Peppe D'Ambra   
Lunedì 01 Agosto 2005 16:06

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

CRISI TURISTICA ....
Chi mi legge sa bene che non sono mai stato tenero con la classe politica in genere e in particolare con quella ischitana, ma scaricare addosso solo a loro la crisi galoppante del settore turistico della nostra isola non lo trovo per niente giusto. Sapendo anche di far contento qualche amico che mi ha sollecitato, alcuni giorni fa, ad essere più preciso proprio su questo argomento ci ritorno volentieri su anche se, per mia fortuna la mia situazione economica non viene minimamente intaccata da questo settore.

No, non mi va proprio che la stragrande parte degli imprenditori turistici ischitani stiano, in questi giorni, tirandosi fuori dalle cause di questa ennesima crisi; infatti sono sempre più che convinto che questa crisi sia da addebitare per il 70% esclusivamente proprio a loro.
Credo, anzi ne sono convinto, che la costante decadenza del nostro prodotto turistico che per chi non lo ricorda è formato non solo dalle bellezze naturali ma anche da come vengono accolti e trattati i nostri ospiti, dipenda soprattutto da loro.

BELLEZZE NATURALI E NUOVE CAMERE D’ALBERGO
Sono anni e anni che uno sparuto numero di ischitani hanno tentato e stanno tentando di fermare il continuo e costante scempio del nostro territorio, molti di loro sono stati additati al ludibrio generale e isolati. Chi ha stravolto di più il nostro territorio è facile da individuare senza nessuna ombra di possibile smentita, basta analizzare come e chi ha utilizzato più cemento in questi anni. Una seria analisi fa emergere che è proprio la classe degli albergatori che hanno e continuano a cementificare allegramente. UNA SERIA VERIFICA DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE, farebbe emergere molto facilmente un aumento volumetrico di queste strutture molto significativo. Un aumento quantitativo ma non qualitativo. Il connubio tra la classe politica e quella imprenditoriale è da sempre servito poi a determinare non solo lo scempio del territorio, ma anche le varie amministrazioni locali. Proprio per questo non mi va che oggi siano solo i politici ad essere additati quali responsabili e messi alla gogna.

CRISI AMPIAMENTE PREANNUNCIATA
La crisi turistica ischitana in particolare e quella generale italiana non ci è capitata tra capo e collo all’improvviso; essa è stata ampiamente prevista e molti sono stati i segnali di allarme lanciati anche dalle pagine di questo quotidiano dal sottoscritto e altri colleghi. Se solo volessimo ripubblicare gli articoli scritti in tutti questi anni avremmo tanto materiale da poter stampare un quotidiano di quaranta pagine per un mese e oltre. Vorrei che qualcuno, degli imprenditori turistici isolani, onestamente desse delle risposte su come realmente trattano i loro ospiti sia come alloggio che, soprattutto, come ristorazione. La stragrande parte delle camere d’albergo sono non rispondenti alle promesse fatte nelle loro pubblicità e sono decine e decine le lamentele che siamo costretti a registrare ogni anno da parte dei turisti che arrivano sulla nostra isola speranzosi di trascorrere piacevolmente le loro vacanze sulla nostra isola. Da non trascurare, nella nostra analisi, quindi come vengono trattati all’interno delle stesse strutture alberghiere. Se poi a questo si aggiunge quello che trovano fuori: veri e propri assalitori pronti a scippare dalle loro tasche più soldi possibili in cambio di sempre meno peculiarità, perché siamo sempre più buoni solo a fare delle ottime frittate.

UMILTÀ E SERIETÀ PROFESSIONALE I POSSIBILI RIMEDI
Se si smette il solito e rituale scaricabarile che ogni anno ci propinano i soliti imprenditori e si inizia seriamente e con umiltà ad analizzare per prima i propri errori e poi quelli degli altri, allora si che ci potrà essere una speranza per un probabile rilancio del nostro prodotto. Dice con molta serietà e semplicità un mio amico: se il nostro mare lo continuiamo a riempire di merda perché poi vogliano che esso sia pulito, non potrà non essere che pieno di merda. Proprio dalla soluzione di questo problema che, con il passare degli anni, ha reso una nostra peculiarità una vera e propria chimera potrà rappresentare l’inizio della nostra riscossa. Contemporaneamente a questo intervento pubblico cominciassero gli albergatori a smetterla di pensare ad aumentare annualmente il numero delle loro camere e rendessero più comode quelle che hanno costruito in fretta e furia con poche o quasi nessuna comodità, vere e proprie celle di conventi di clausura.

LACCO AMENO E CASAMICCIOLA E I LORO INTERVENTI
Qua almeno qualche parvenza di intervento per rilanciare il prodotto turistico si sta facendo, anche se molto altro occorre fare. Da parte dell’amministrazione pubblica interventi significativi ne sono stati fatti, i quali rendono più sopportabili le cose che continuano a non andare e che devono essere eliminate al più presto come la puzza che continua a imperversare all’inizio del paese; al suo interno, a dire il vero, questa estate si respira aria più pulita. I sindaci De Siano e Ferrandino, non dimenticano di essere anche imprenditori turistici e sono certo che anche per la prossima stagione turistica saranno in grado di presentare i loro comuni sempre più accoglienti. Questo però non può bastare se anche gli altri sindaci isolani non inizieranno a muoversi in sintonia e in tempo.
I lavori in corso poi anche in pieno ferragosto non danno certo una buona immagine a tutto il flusso turistico dell’intera isola.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 18:55