Bue in decomposizione arenato sulla spiaggia di San Francesco Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 11 Dicembre 2009 08:05

Bue in decomposizione arenato sulla spiaggia di San Francesco

Si ripetono gli incredibili effetti del maltempo .
La carcassa del bovino è giunta sulla costa ovest di Ischia circa tre giorni fa. A notare l’anomala sagoma in balia delle correnti alcuni passanti. Poi lo spiaggiamento. Immediatamente informati i Carabinieri e la Capitaneria di porto. Sul posto anche i vigili urbani. I resti dell’animale sono divenuti in breve meta ed attrazione per i curiosi. Probabilmente è stato trasportato sin qui dalla corrente dalla foce del fiume Volturno o gettata in mare da un cargo di passaggio.

Per rimuovere l’animale sono intervenuti i veterinari ASL con un apposito automezzo. I Buoi sbarcano anche a Forio. Negli anni siamo stati orami abituati ai numerosi ed anomali spiaggiamenti, in particolare sulle coste ad Ovest ora anche l’altro versante dell’isola porge il fianco agli sbarchi. Un bue si è infatti arenato sulla spiaggia di San Francesco! Incredibile ma vero, a rilevare l’incredibile avvenimento alcuni passanti frequentatore della rinomata spiaggia. Da circa tre giorni questi avevano visto la carcassa in balia delle onde nei pressi della scogliera in costruzione. Poi ieri lo spiaggiamento e la richiesta d’intervento alle autorità competenti. Immediatamente informati i Carabinieri e la Capitaneria di porto. Sul posto anche i vigili urbani del locale Comando per gli interventi del caso. Nella mattinata è giunto poi un camion con i veterinari ASL per rimuovere l’animale e trasportarlo a discarica  Si ripetono, dunque, gli incredibili effetti del maltempo. Le condizioni meteoclimatiche di queste settimane hanno determinato effetti e fenomeni a cui le nostre latitudini ci stanno abituando solo di recente. Abbiamo potuto assistere a diversi aspetti che gli stessi mutamenti climatici hanno determinato: dalle frane agli inondamenti frequenti, alla inagibilità di più tratti di costa e alla mancanza di sicurezza di interi quartieri e civili abitazioni sino agli effetti sull'agricoltura e sulla fauna. Gravi ripercussioni sulle migrazioni e sulla riproduzione di molte specie. Interi pollai ed allevamenti di conigli distrutti dalle inondazioni, con il bestiame ucciso dal freddo, passeri, rondini ed altri esemplari dell'avifauna. Cosa ancor più sconcertante ed inaspettata, eppure a questo punto non insolita, è che nel complesso ovvero in tutto questo complesso anche i buoi finiscono in spiaggia. Certo non per pascolare o prendere il sole, ma, ahinoi, ormai morti e martoriati dagli agenti climatici, dalla terra e dal mare che sin qui li ha trasportati, quali relitti putridi e maleodoranti arenatisi sulle nostre coste dopo un lungo tragitto nel Golfo di Napoli. Infatti qualche anno fa lungo la battigia della Spiaggia dei Pescatori, alle spalle di via Regina Elena ad Ischia, finita la tempesta furono rinvenute le carcasse di diversi esemplari di specie ovine. Ed ancora sulla Spiaggia del Lido un bue come quello foriano. Lo straripamento del fiume Volturno in terraferma condusse alla foce e quindi al mare, che li affidò alle sue correnti sino ai nostri lidi, detriti, materiali di risulta e rifiuti d'ogni sorta; con essi anche i resti delle specie rimaste uccise nella furia degli eventi o morte di accidenti naturali. Potrebbe essere accaduto così anche per il Bue di san Francesco ma secondo un ipotesi avanzata dal Comando Vigili Urbani di Forio, lo spiaggiamento dell’animale potrebbe essere messo in relazione con quanto accaduto a Procida dove analogamente circa tre giorni fa un animale delle stessa razza fu trovato in spiaggia. Sembra che la scorsa settimana un cargo con a bordo un carico ovino transitasse nel Golfo di Napoli ed in particolare nel canale tra Ischia e Procida. Questi registrando una moria anomala di esemplari, sempre secondo la ricostruzione della PG avrebbe gettato in  mare gli esemplari morti nel corso della navigazione. Da qui lo spiaggiamento di Procida e successivamente quello di Forio.
I resti dell’animale sono divenuti in breve meta ed attrazione, lasciando esterrefatti anche gli esperti pescatori della zona. La sagoma dell’ovino adagiata lungo la battigia ha attirato curiosi o semplicemente catturato l'attenzione di chi, al timido riapparire del sole, ne ha approfittato per godersi le bellezze di un panorama fantastico e selvaggio, in questo periodo quasi riconducibile ad altri luoghi, divenendo così suo malgrado protagonista oltre la morte.

Ultimo aggiornamento Venerdì 11 Dicembre 2009 20:41