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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 19 Marzo 2009 16:37

Ischia: Decreto ingiuntivo da due milioni e mezzo di euro

 La Cassa Depositi e Prestiti trascina il CISI in tribunale

Rate non versate e tetti massimi superati l’istituto finanziatore per gli Enti Locali rivuole indietro i soldi. Chiaro il segnale sulle capacità di gestione dei nostri rappresentanti. Intanto passa la proroga del consozio.
Mentre le sei municipalità sono chiamate a decidere sulle sorti del Consorzio intercomunale, quasi tutte convenendo di dover prorogare sino al 30 settembre lo stesso consorzio al fine di dare un tempo ragionevole alle varie amministrazioni per decidere se e come questi si sposerà con le ragioni di bilancio, la Cassa depositi e presiti chiede il conto.

Infatti, mentre il comune di Lacco Ameno per varie ragioni, non solo di opportunità, rema in un certo senso contro la resistenza e l’esistenza dell’unione consortile isolana, il giudice D’Ambrosio del Tribunale di Napoli sezione distaccata di Ischia, notifica al CISI e chi per esso un decreto ingiuntivo a molti zeri. Un decreto sostanzioso e sostanziale, il decreto numero 62 del 2009, che evidenzia in un sol colpo la “buona” ( volendo usare un eufemismo) gestione del consorzio stesso. Nel corso del consiglio comunale lacchese di lunedì il vicesindaco De Siano, già convinto di non aver perso come comune proponente  il ricorso contro il CISI per la messa in liquidazione dell’EVI (la sentenza d’improcedibilità del ricorso è stata depositata il 9 marzo) ha parlato di una fase di studio e valutazioni che verrà dopo questa proroga che consentirà di decidere se sciogliere il Consorzio e pagare o riscuotere la quota parte o magari di continuare il lavoro comune studiando una dilazione molto prolungata del debito in modo da evitare il dissesto. Per il momento lo statuto non è stato votato.
Alla luce però di questo ennesimo atto chiarificatore sulle capacità di gestione dei nostri amministratori e politici chi chiediamo come al solito chi sarà a pagare per le scelte scellerate di pochi! Quei pochi che invece di pagare le rate dei vari mutui accesi promuovono studi di settore in Sud America, nel progredito Venezuela, investendo fondi e finanziamenti e che ora hanno fatto recapitare al consorzio la modica ingiunzione di pagamento pari a quasi due milioni e mezzo di euro. Infatti per i mutui accesi dallo steso CISI ai numeri 4089819/00; 4108750/00;4339905/00 dovranno versarsi in favore della Cassa depositi e prestiti somme per complessivi 2milioni 255mila 724,41€. Chissà questo come si sposerà con le diverse ragioni di bilancio dei vari Enti consortili isolani ?

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 13:47