Ischia: Opinioni di un clown Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Tina Taliercio   
Giovedì 16 Febbraio 2006 18:48

Ischia: Opinioni di un clown

Peraltro ignorato da Bill Gates. Che, vedrete, verrà preso presto di mira, se qualcuno, tra un gioco di equilibrismo e un’acrobazia sotto il tendone, segnalerà al premier che…
Sarà per i riferimenti sempre più “alti”, sarà per l’evidente stato di incoscienza (in tutte le sue accezioni) che caratterizza ogni sua esternazione o forse per un senso di pietà che ti prende nel vederlo così artificiosamente ottimista, ma devo riconoscere che la campagna elettorale del premier uscente è decisamente divertente.

E riconosciamolo: Berlusconi ha portato l’allegria in politica! Chi non ricorda quelle noiose campagne elettorali della prima Repubblica? Tutti seri a parlare del proprio programma, ad analizzare i punti principali, ad aggiungere progetti, promesse, impegni con il Paese. E i moderatori? Giornalisti seri o seriosi, che ponevano domande pertinenti, che non si lasciavano andare a sorrisoni, pacche sulle spalle e battute pseuso-spiritose, quei musoni di un tempo! Oggi invece l’atmosfera è molto più simpatica, più intrisa di varietà. Suvvia, cerchiamo di mandare avanti questo baraccone Italia che, tra un paio di corna in una foto, una barzelletta ad un G8, un colbacco o un paio di stivaloni da cowboy indossati alla latitudine giusta e una corteggiatina alla propria omologa scandinava, in fondo resta pur sempre tra i primi otto Paesi industrializzati del mondo, sotto l’aura benevola dell’amministrazione statunitense. E non fa nulla se il Paese è allo sbando (mentre il premier continua a scalare la classifica degli uomini più ricchi del pianeta), se lo stipendio ci passa tra le mani come l’acqua in uno scolapasta, se il costo del lavoro è ingovernabile, se il lavoro stesso è diventato quanto di più provvisorio ci sia, se i pensionati non riescono neanche a far fronte alle proprie necessità primarie, se la competitività dell’Italia è oramai uno sbiadito ricordo, se l’inquinamento continua a mantenersi su livelli altissimi, se l’Istruzione pubblica è diventata una triste controfigura di se stessa, se… Se questa è l’Italia.
Attualmente il nostro presidente del Consiglio sta dando fondo a tutto il patrimonio storico e religioso dell’umanità, in quanto a riferimenti, citazioni e suoi personali “gemellaggi”. È stata un’escalation che però ormai è in dirittura d’arrivo: dopo Napoleone, sta ricorrendo a Gesù Cristo, e qui il Vaticano dovrebbe già tirargli le orecchie e infliggergli qualche penitenza. La domanda però sorge legittima: chi sarà il prossimo? Al di sopra di Gesù Cristo c’è solo Lui. Arriverà a paragonarsi anche a Lui? Dipende. In ogni caso sta fornendo infinito materiale alla psichiatria.
Per nostra disgrazia però, non possiamo permetterci di commiserarlo o di considerarlo per ciò che nella sostanza è, visto il ruolo che gli abbiamo, ahinoi, assegnato e che gli permette allo stato attuale di portare avanti una campagna elettorale basata sulla menzogna più pura e sulla provocazione di più bassa lega (ogni riferimento è puramente CAUSALE). Dove sono i programmi e soprattutto i loro contenuti? Dove, i civili, sebbene fermi e decisi, dibattiti in cui ci si fronteggia sui progetti di cambiamento, sul rispetto dei cittadini e dei loro diritti? Ci tocca assistere solo ed esclusivamente ad una raffica di insulti, di accuse, di ripicche, di battibecchi da bar dello sport, piuttosto che da rappresentanti delle istituzioni. Francamente è diventato tutto terribilmente noioso, anche perché trovo altrettanto grave che il centro-sinistra cada costantemente nelle provocazioni dell’esecutivo uscente, invece di cominciare a dettare le regole della comunicazione e a rispondere a tali atteggiamenti con il proprio programma di governo.
Certo, è vero che quando si vuole distruggere slealmente un avversario, qualsiasi frase o parola può essere strumentalizzata. Ma penso sia più difficile fare un uso strumentale di un comportamento piuttosto che delle parole, nel senso che rispondere con la calma, i contenuti e l’eleganza viene immediatamente interpretato da noi cittadini in modo positivo, prima che altre chiacchiere inutili cerchino di infangare questa reazione di civiltà, poiché è una sensazione che si avverte istintivamente, per arrivare poi ad essere razionalizzata. E allora, nei tanti corsi di psicologia della comunicazione a cui si sottopongono tutti i politici, speriamo che qualche docente si ricordi di insegnar loro a rispondere non per quelle che loro credono essere “le rime”, bensì a dimostrare la loro migliore preparazione, capacità e autorevolezza con i contenuti (sperando che siano tutte doti presenti), lasciando completamente cadere le banali trappole verbali, suggerite di volta in volta dai cosiddetti “esperti” della comunicazione e portando avanti concetti costruttivi e realmente efficaci. Lasciandoli insomma cuocere nel loro brodo.
Ma cosa c’entra in tutto questo Bill Gates? È presto detto. Il programma di scrittura per eccellenza a livello mondiale è Word, all’interno del pacchetto Office, prodotto ovviamente dal colosso Microsoft di Bill Gates: è davvero inconcepibile che, digitando il nome Berlusconi, Word lo sottolinei in rosso, considerandolo un NOME INESISTENTE, mentre se si digita Napoleone o Gesù Cristo, vengono entrambi riconosciuti come validi, quindi esistenti…
DAVVERO POLITICALLY INCORRECT DA PARTE DI BILL GATES!
C’è infine un suggerimento che mi permetterei umilmente di porgere al presidente del Consiglio: da grande uomo di cultura quale è (!), avrà sicuramente notato che la Storia riconosce ai Grandi (e solo a loro) il diritto di essere ricordati unicamente con il nome di battesimo. Qualche esempio, volutamente ed esclusivamente laico? Dante, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Galileo, Napoleone (!), Totò, Eduardo.
Potrebbe essere questa la mossa successiva al “gemellaggio” con Gesù Cristo: “Da oggi in poi chiamatemi Silvio”.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 17:02