Si getta dal balcone di casa: non e' in pericolo di vita Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 20 Maggio 2008 23:37

Dramma della disperazione ad Ischia

Si getta dal balcone di casa: non è in pericolo di vita

La donna, poco più che 40enne, tenta il suicidio lanciandosi dal secondo piano della palazzina di famiglia, mentre era sola in casa. Ferita seriamente alla testa ed agli arti è stata trasferita al centro traumatologico del Cardarelli dopo essere stata soccorsa con codice rosso dai Sanitari dell’ospedale Rizzoli. Ascoltato il vicino che l’ha ritrovata  subito dopo il drammatico lancio.

E' ricoverata in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita all'ospedale Cardarelli di Napoli una donna che nella tarda mattinata di ieri ha tentato il suicidio gettandosi dal balcone di casa. Le condizioni della donna, vigile e cosciente nonostante la gravissima ferita riportata alla testa, non sono disperate. Non si conoscono ancora i motivi all'origine del drammatico gesto compiuto dalla giovane signora, poco più che quarantenne che si trovava sola nella sua abitazione al momento della sua decisa scelta di togliersi la vita.
Prima della tragedia, la donna, residente in una palazzina di famiglia, nei pressi del vecchio Macello in via Leonardo Mazzella, aveva mostrato segnali di disagio e di malessere esistenziale tanto da essere assistita e sostenuta dai medici del centro di salute mentale di Ischia. Evidentemente l’insostenibile peso della quotidianità, i piccoli problemi tramutati in ostacoli insormontabili hanno preso il sopravvento rendendo vano ogni tentativo di ridare “colore e senso” al proprio essere. Poi l’imponderabile, l’imprevisto…il cielo terso, il vuoto sotto di se, è bastato un attimo, un lampo, la finestra aperta con convinzione, un’ultima occhiata e ‘impeto lasciarsi andare, portare via il corpo oltre l’ostacolo e giù per sei metri. Un salto per dire forse basta, per dire forse aiuto, per dire che qui in questo mondo non ci sto più bene. La tragica scelta, della giovane ischitana si è conclusa così contro i fili ed i paletti di ferro dello stendi abiti dell’inquilino del piano di sotto. Un tonfo macabro e raccapricciante, un botto che ha allarmato l’uomo portatosi in tutta fretta di fuori per vedere, capire cosa fosse accaduto. Una scena da brividi, invalidante, da lasciare senza fiato, la donna caduta faccia in avanti aveva colpito con violenza il capo, nei suoi occhi ancora il terrore e la paura di quel salto. Un salto che dovrebbe far gridare al miracolo tanto ha sfiorato la morte. Il giovane ha subito tentato di soccorrere la sfortunata chiamando il 118 per un codice rosso. Sul posto è giunto anche  il maresciallo dei carabinieri Trivellato che ha coadiuvato le operazioni di soccorso.
Gli inquirenti che stanno cercando di far luce sull'accaduto hanno ascoltato sia i familiari sia il coinquilino che ha rinvenuto il corpo della 40enne. Quest'ultimo ha raccontato di aver assistito ad una scena straziante: subito dopo aver udito un forte tonfo ha visto il corpo della signora ferito esanime al suolo.

Quanto alle indagini in corso non si conoscono ancora i motivi del tentato suicidio, ma la dinamica dell'accaduto è ormai chiara anche se sono ancora in corso i sopralluoghi e gli accertamenti preso l’abitazione dove sono avvenuti i fatti.
Intanto la donna ha superato il primo terribile gradino, il fisico forte, la tempra robusta le hanno offerto una seconda occasione di recuperare la serenità e la gioia di essere al mondo: giunta al Rizzoli con i mezzi di soccorso del Saut la sfortunata protagonista di questa vicenda è stata sottoposta a tutte le indagini mediche di rito e alle cure del caso, sciolta la prognosi è ora stata affidata, come anticipato alle cure del reparto specializzato di traumatologia e chirurgica del Cardarelli, al quale spetta il compito di riportarla all’affetto e alle cure della famiglia. Molto probabilmente sarà sottoposta ad un intervento neurochirurgico-maxillofacciale volto a ricostruire le strutture cranio-facciali. Sino a questo momento non sono state trovate lettere o biglietti in cui si motivasse il gesto. Nessuna ipotesi di reato è stata formulata dalla Procura in merito al tentativo di suicidio.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:58