Gran successo per gli incontri culturali sul Palazzo Reale Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Isabella Marino   
Venerdì 04 Ottobre 1996 15:26

Gran successo per gli incontri culturali sul Palazzo Reale

Si è conclusa la mostra di Sutherland
Una splendida serata di musica e poesia  ha suggellato il ricco programma di eventi curato da Nino d’Ambra. Allo storico foriano il primo Premio
“ Francesco Buonocore” istituito dal sempre ospitale colonnello Cozzi.
Ischia – Sul libro delle firme sono poche ormai le pagine rimaste bianche. La grafia incerta e le lettere enormi tradiscono la giovanissima età degli ultimi firmatari. Sono stati in tanti i ragazzi, intere classi delle scuole isolane, che dall’ inizio del nuovo anno scolastico sono saliti al Palazzo Reale per visitare la grande personale del pittore John Sutherland. In due mesi, dall’ inaugurazione del 1° agosto, la mostra è stata visitata da oltre duemila persone che, oltre a conoscere l’opera dell’ artista in esposizione, hanno avuto anche la possibilità di vedere uno dei luoghi più importanti per la storia di Ischia.

Del resto, questa era stata fin dall’inizio l’idea dell’ avvocato Nino d’Ambra, promotore ed artefice della mostra ( realizzata con I Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, l’Associazione Pittori Europei, l’Associazione La Rondine, la Fidapa) e delle numerose iniziative collaterali che l’hanno accompagnata per tutta la sua durata. Un fitto programma culturale reso possibile dalla disponibilità e dalla essenziale collaborazione del colonnello Ettore Cozzi, direttore dello Stabilimento Termale Militare, che ancora una volta ha aperto i cancelli dell’ antica residenza borbonica per ospitarvi manifestazioni culturali. Proprio il colonnello ha istituito di recente il premio Francesco Buonocore, in memoria del famoso protomedico della corte dei Borbone, tra più illustri figli dela terra d’Ischia, che, nel 1735, edificò sulla collinetta dinanzi al Lago del Bagno la splendida villa che dal 1877 e sede dello Stabilimento Militare. Il riconoscimento verrà destinato ogni anno alla persona o all’associazione che avrà promosso iniziative in grado di dare lustro allo stesso Stabilimento. E per la prima edizione ad essere premiato è stato proprio Nino d’Ambra, in considerazione della perfetta riuscita della mostra e del contributo che ha dato per tutta l’estate ad avvicinare isolani e forestieri all’ ex Palazzo reale, teatro nei secoli di importanti episodi di storia isolana.
La scelta del colonnello Cozzi non poteva essere più azzeccata. Nino d’Ambra, infatti, ha legato il suo nome non solo all’ ideazione della mostra di Sutherland, ma anche a studi e ricerche sulla famiglia Buonocore e dunque sulla residenza vicino a quel lago che poi Ferdinando II avrebbe trasformato in porto. Momenti intriganti della storia isolana che sono stati puntualmente raccontati o ricordati dall’ Avvocato d’Ambra a quanti in questi mesi hanno partecipato ai vari appuntamenti culturali che sono stati organizzati sempre nello stabilimento Buonocore. L’ultimo dei cinque incontri che hanno animato altrettante serate d’ estate si è svolto martedì scorso, in concomitanza con la chiusura della mostra. Musica, poesia, folklore ischitano hanno caratterizzato la piacevole kermesse pomeridiana protrattasi fino a sera, alla quale, come era accaduto già in precedenza, ha assistito un folto pubblico. Ad aprire simpaticamente, ma sempre nel segno della cultura, la manifestazione erano stati i danzatori della N’drezzata dei piccoli di Buonopane, esibitisi sulla grande terrazza della villa nella millenaria danza ischitana strappando applausi a scena aperta da parte dei presenti. Tra questi non pochi turisti, che, grazie alle spiegazioni sulle origini della danza buonopanese, hanno così potuto conoscere ed apprezzare una delle più belle tradizioni della nostra isola. Subito dopo il colonnello Cozzi, nell’ esprimere il suo compiacimento per il successo della mostra di Sutherland, ha consegnato il Premio Buonocore a Nino d’Ambra, il quale, dal canto suo, ha ringraziato il personale civile e militare dello Stabilimento per il supporto fornitogli e per l’ottima accoglienza riservatagli. Al colonnello Cozzi ha poi, a sua volta, consegnato una copia del suo Garibaldi, cento vite in una, il pregevole volume pubblicato anni fa che raccoglie documenti inediti sull’ Eroe dei due mondi e ne evidenzia i particolari legami con l’isola d’Ischia. D’Ambra , poi, ha ripercorso la storia secolare della Villa di Buonocore, soffermando la sua attenzione di storico sul protomedico, affascinante figura di uomo del Secolo dei Lumi, e sul nipote ed erede, nonché omonimo, che fu giustiziato a Procida, in piazza dei Martiri, nel 1799 per aver partecipato alla Rivoluzione napoletana. Il martire per la libertà Francesco Buonocore, d’altronde, era stato più volte evocato da d’Ambra nei vari incontri succedutisi sul palazzo, tutti dedicati al tema appunto della libertà. Tema che, insieme all’amore per Ischia, ha dominato anche la parte più attesa della serata, quella dedicata ai poeti isolani. Uno dopo l’altro hanno declamato i loro versi sull’isola Verde Nunzia Migliaccio, Geppino Fiorentino, Rosa Genovino, Gianni Vuoso, Clementina Petroni, Pasquale Balestrieri e Caterina Iacono, mentre d’Ambra ha letto le poesie di Pietro Zivelli assente per un’ influenza. Il poeta rivoluzionario Domenico Savio ha poi presentato brani dal suo poema “Sarà Libertà”. Un momento intenso, quello regalato dai poeti, che hanno cantato l’isola nelle sue più varie sfaccettature. Al successo della serata hanno contribuito il maestro Peppino Iacono, al piano, e il baritono Gaetano Maschio , che hanno intonato canzoni più o meno recenti ispirate alle bellezze dell’isola nostra. Iacono e Maschio, accompagnati dal pubblico in coro, hanno al termine cantato L’Inno alla libertà di Domenico Cimarosa, che veniva eseguito sulle piazze dai rivoluzionari del 99. E con la musica che ha risuonato per le sale dove già amavano ascoltarla Francesco Buonocore e i sovrani Borbone, proprietari della villa, si è conclusa la bella serata. E una delle più riuscite manifestazioni culturali che Ischia ha saputo offrire quest’ anno.

Isabella Marino (quotidiano “Il Golfo” del 4 ottobre 1996)

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Maggio 2009 17:53