Conclusione dell'anno Culturale 2009 al Centro Ricerche Storiche D'Ambra Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Caterina Sepe   
Venerdì 08 Gennaio 2010 16:48

Conclusione dell'anno Culturale 2009 al Centro Ricerche Storiche D'Ambra

Ischitani discendenti dalle orde di Attila ?
L’anno culturale del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra si è concluso con la visita di docenti e studenti della Cattedra di Linguistica Generale dell’Università Federico II di Napoli, guidati dalla prof.ssa Rosanna Sornicola.

Gli studenti (circa quaranta, che avevano letto l’annunzio su “Il Golfo”) hanno voluto conoscere i metodi di ricerca storica del Centro d’Ambra  e, soprattutto, le fonti italiane ed estere.specie relative all’ex Archivio Marxista-Leninista di Mosca,che abbonda di documenti attinenti soprattutto alla storia del Meridione (in particolare riguardanti la Repubblica Napoletana del 1799).
Il presidente del Centro, avv.Nino d’Ambra, tempestato dalle domande più varie, ha effettuato una panoramica dei luoghi e dei metodi oltre che in Italia, specie Archivio di Stato di Napoli e Archivio Storico del Banco di Napoli (fra i più ricchi di documentazione), ma anche Russia,Tunisia,Francia,Cina,Germania, Austria, Stati Uniti, Sud America,Gerusalemme ecc
La discussione si è particolarmente snodata sulle aree dei dialetti ischitani e sulla loro articolata  provenienza. La immigrazione di diversi siciliani e di altri gruppi provenienti dal sud d’Italia intorno all’anno Mille, è quella che ha stimolato più domande da parte degli studenti,che hanno voluto conoscere le prove documentali in dotazione del Centro d’Ambra. La fonte principale,ma non la sola,ha precisato l’avv.d’Ambra è nella raccolta di atti notarili fra siciliani e ischitani, molti in dotazione del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra.
Inoltre si è parlato del contributo dato dall’Isola d’Ischia alla Scuola Medica Napoletana dell’Ottocento (anche oggetto di ricerca del Centro d’Ambra). Sono stati ricordati,fra gli altri, Tommaso Cigliano,professore di Omeopatia,e Gaetano Conte, ischitano di adozione, che descrisse molti anni prima del famoso medico francese Duchenne la distrofia muscolare progressiva e le sue implicanze cardiologiche.Tanto che il 28 maggio 1998 gli è stata dedicata un’epigrafe marmorea presso l’Ospedale degli Incurabili di Napoli, con la biografia e la bibliografia fornite in precedenza dal Centro d’Ambra.
Si è parlato anche della probabile discendenza di gruppi di ischitani dagli Unni (Attila),in quanto, anche attualmente, molti concittadini sono affetti da eritrocitosi-policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel sangue); anomalia che si riscontra solamente in un’altra parte del Mondo, nel Chuvash in Russia, da dove provenivano gli Unni. Gli studi al riguardo sono attualmente in corso negli Stati Uniti e nella Seconda Università di Napoli.Nel Centro d’Ambra nel 2006 è stato fatto un convegno al riguardo, che ebbe larga risonanza, anche su questo quotidiano.
Gli studenti universitari si sono molto interessati al contenuto delle tesi di laurea realizzate con il supporto del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, le cui copie sono in esposizione al pubblico per eventuale consultazione. Sono stati altresì molto sorpresi ed interessati nel venire a conoscenza  della esistenza,nella piazza Marina di Casamicciola T., della lapide marmorea dedicata a Giovanni da Casamicciola, uno dei primi professori in Medicina nominati quando fu fondata l’Università Federico II di Napoli.

Caterina Sepe (quotidiano “Il Golfo” del 3 gennaio 2010, pag.24)

Ultimo aggiornamento Venerdì 08 Gennaio 2010 21:12