Forio: Le quattro giornate di Napoli al Centro Ricerche Storiche D'Ambra “Italiani ritornate alla storia” Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Anna Lamonaca   
Lunedì 07 Ottobre 2013 18:00

Forio: Le quattro giornate di Napoli al Centro Ricerche Storiche D'Ambra “Italiani ritornate alla storia”

La esortazione di Ugo Foscolo “Italiani,ritornate alla Storia” ha fatto da collante all’incontro storico culturale che si è tenuto presso il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra a Forio al fine di ricordare l’epopea del Popolo Napoletano del 1943. Invero dal 28 settembre al 1° ottobre Napoli fu la prima città d’Europa a ribellarsi, armi alla mano, contro i tedeschi. L’avv. Nino d’Ambra, nel ricordarne i fatti salienti, ha distribuito ai presenti (non solo simbolicamente) semi della “Gaggia” o fiore del partigiano ed ha introdotto la storia delle Quattro Giornate di Napoli che furono un grande avvenimento d’insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale tramite il quale, i civili, uomini e donne, con l'apporto di militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud, riuscirono a liberare la città partenopea dall'occupazione delle forze armate tedesche. L'avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943 (fra i numerosi documenti esposti spiccava una copia del quotidiano “Roma” del 1° ottobre 1943 con un titolo significativo in prima pagina:”Le Avanguardie anglo-americane sono entrate a Napoli su carri armati coperti di fiori”), una città già libera dall'occupazione nazista, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati ed allo stremo per i lunghi anni di guerra.
L’incontro è stato introdotto dall’intervento magistrale canoro del baritono Gaetano Maschio accompagnato al pianoforte dal M° Silvano Trani che ha eseguito la canzone evocativa degli eventi “Munasterio ‘e Santa Chiara” in contemporanea con la visione proiettata sui 3 monitor della Sala di immagini del suddetto monastero, creando tra il folto e attento pubblico una emozionante atmosfera. E’ seguita la proiezione del celebre film del compianto regista Nanni Loy, “Le Quattro Giornate di Napoli”, film drammatico  ispirato al libro di Aldo De Jaco “La città insorge: le quattro giornate di Napoli” del 1956. La pellicola  fu prodotta da Goffredo Lombardo e fu candidata all'Oscar nel 1962 come miglior film straniero e per la sceneggiatura, dedicato al dodicenne, medaglia d'oro al valor militare, Gennaro Capuozzo. Nel film Nanni Loy descrive la rivolta popolare scoppiata a Napoli spontaneamente a seguito della fucilazione di alcuni marinai italiani il 28 settembre del 1943 e che in quattro giorni sconfisse e mise in fuga i tedeschi dalla città prima dell'arrivo degli alleati. La pellicola è corale e vi si mescolano singoli episodi e personaggi popolari protagonisti della rivolta: dai ragazzi fuggiti dal riformatorio per unirsi all'insurrezione, alle donne eroiche napoletane, al piccolo Capuozzo che muore sulle barricate. All’interno del film si è parlato indirettamente anche di un episodio che riguarda Forio e dei personaggi ischitani che hanno partecipato alla rivolta quali Nicola Monti, Rocco d’Ambra e Mario Onorato. Dopo la proiezione del film si è passati al dibattito ispirato alla esortazione di Ugo Foscolo “Italiani ritornate alla storia” moderato dall’avvocato Nino d’Ambra e alla visione della mostra in Sala di alcuni dei più importanti documenti sulle quattro giornate, corredati da libri e foto dei 3 ischitani che parteciparono all’insurrezione cui aderì anche il maggiore Oreste Insogna, già comandante delle forze militari di Forio che porgeva in incognito ai partigiani bombe a mano dentro ai cesti e che era amico del foriano Giovanni Verde, poeta e giornalista di cui era presente in sala la figlia Vanda. La serata è terminata con uno scambio di opinioni tra gli astanti: tutti visibilmente commossi. Tra i presenti alla rievocazione anche il vicesindaco di Forio avv. Gianni Matarese e l’assessore avv. Michele Regine, presidente del Consiglio Comunale. La lettura dei nomi dei caduti delle 4 giornate di Napoli incisi sul marmo posizionato sulla balaustra delle scale del Centro Ricerche Storiche d’Ambra, fin dalla fondazione (1977), ha costituito un altro momento di riflessione storica.                 
Articolo di Anna Lamonaca                                                                 
Servizio fotografico di Gerardo Calise
(quotidiano “Il Golfo” del 7 ottobre 2013, pag.11)