Forio: 150 anni dopo l’isola ha reso omaggio a Giuseppe Garibaldi ospite di Casamicciola Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Isabella Marino   
Mercoledì 02 Luglio 2014 10:43

Forio: 150 anni dopo l’isola ha reso omaggio a Giuseppe Garibaldi ospite di Casamicciola

Se la parola rievocazione dal punto di vista lessicale appare la più appropriata, rischia però di non rendere pienamente l’atmosfera che in realtà ha connotato la manifestazione organizzata ieri per ricordare l’arrivo di Giuseppe Garibaldi a Casamicciola il 19 giugno 1864. Esattamente 150 anni prima. Non si è trattato di una cerimonia compassata, paludata, imbalsamata, rigidamente convenzionale, come capita di sovente nelle rievocazioni storiche. Nessun odore di muffa, insomma, in una serata segnata da una vivace, appassionata e interessata partecipazione ai vari momenti in cui si è articolata. Partecipazione di isolani, certo, com’era stato nel primo giorno di permanenza sull’isola del Generale, ma anche di tanti turisti, che hanno mostrato di apprezzare molto l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi di quel soggiorno, la cui scoperta è stata per i più una piacevole sorpresa. Un merito ascrivibile innanzitutto all’organizzatore dell’evento, lo storico Nino d’Ambra, autore di una corposa e documentata biografia dell’Eroe dei Due Mondi “Garibaldi: cento vite in una” e vero esperto della storia del Risorgimento (e non solo) di cui ha raccolto in giro per biblioteche e archivi in Italia e all’estero un’amplissima documentazione, custodita e consultabile presso il suo Centro di Ricerche Storiche a Forio. Senza dimenticare la fattiva collaborazione prestata dal Museo Civico di Casamicciola Terme.
Era vicino l’imbrunire quando Garibaldi con il figlio Menotti, gli amici che lo accompagnavano e i suoi due medici di fiducia, Albanese e Basile, affrontò a dorso di mulo la salita verso piazza Bagni, dove avrebbe alloggiato presso la casa di Luigi Manzi, a pochi passi dalle terme in cui avrebbe dovuto effettuare le cure consigliate. E fu in piazza Bagni che il Generale fu accolto e acclamato da una folla di persone, convenute da ogni parte dell’isola, dopo che di bocca in bocca si era velocemente diffusa la notizia della presenza di quell’illustre ospite. E da Forio volle omaggiarlo il maggiore della Guardia nazionale, Pezzillo, accompagnato dalla banda appena costituita all’ombra del Torrione, che dedicò a Garibaldi il suo saluto in musica.
Ieri sera, pressappoco alla stessa ora, la banda di Forio è tornata in piazza Bagni, tutti i componenti in camicia rossa per l’occasione, e ha iniziato il suo breve concerto eseguendo il famoso “Inno di Garibaldi”. Mentre il pubblico presente, sempre più numeroso, veniva ammesso nella prestigiosa spa dell’Hotel Manzi, per osservare da vicino la vasca di marmo bianco in cui, come ricorda una lastra marmorea, Garibaldi prese i bagni di acqua termale durante il soggiorno ischitano. Al di fuori sopraggiungevano intanto il sindaco di Casamicciola Castagna e il collega di Forio Del Deo, con i gonfaloni dei rispettivi Comuni, e il consigliere delegato di Serrara Fontana, oltre alle autorità militari. E anche, ospite d’onore della manifestazione il pronipote nonchè omonimo del Generale, Giuseppe Garibaldi junior.
Da piazza Bagni, banda e gonfaloni in testa, seguiti da un enorme Tricolore, un lungo corteo con una prevalenza del colore rosso si snodava per il corso Garibaldi, per poi scendere verso piazza Marina. Lì dove il 19 giugno 1864 Garibaldi, sbarcato in mattinata nel porto di Ischia dallo yacht “Undine” del suo amico duca di Sutherland,  che lo aveva preso a bordo a Caprera, era approdato a Casamicciola, meta del suo viaggio. A salutarlo con tutti gli onori si erano presentati il sindaco d’Ischia, Leonardo Mazzella, con i colleghi di Casamicciola, Gaetano Maresca, e di Forio, lo storico Giuseppe d’Ascia. Tre Sindaci su sette allora, tre su sei stavolta: anche in questo si è rimasti fedeli alla storia.
La serata è proseguita al “Capricho” , dove il sindaco Castagna ha porto il suo saluto ufficiale e il ringraziamento a Nino d’Ambra per aver celebrato un’importante pagina della storia isolana. E d’Ambra ha ricordato che Garibaldi, in quel giugno di 150 anni fa, era arrivato in una Casamicciola già stazione termale e turistica di livello europeo. Scelta proprio perchè, nella folla dei turisti, Garibaldi sperava che passassero inosservati i “sovversivi” che aveva convocato sull’isola, per decidere le iniziative diplomatiche e militari da mettere in atto per completare l’unità d’Italia con l’annessione di Venezia e Roma. Quella riunione era il vero motivo della venuta a Ischia, coperto dalla storia ufficiale delle cure termali per sfuggire all’attenzione delle autorità di polizia che lo controllavano per conto del governo italiano. D’Ambra si è soffermato sulla figura esemplare del Generale, un mito in tutto il mondo, che per tutta la vita si dedicò alla lotta per la libertà dei popoli e soprattutto dell’Italia spinto solo dai suoi ideali, disinteressato al potere e al denaro, come dimostra la vecchiaia quasi in povertà a Caprera.
Dopo il saluto del Sindaco di Forio, l’intervento del Garibaldi dei nostri giorni, che a proposito del “bisnonno”, come lo chiama, ha voluto sottolineare il rispetto riconosciutogli dai grandi del suo tempo, compreso il presidente Lincoln, che lo voleva alla testa dell’esercito nordista per combattere la schiavitù. E poi ha parlato dei valori dei giovani che diedero la vita per la dignità di un’Italia finalmente libera dall’oppressione straniera. Attualizzando il massaggio e l’esempio del suo avo, Garibaldi junior ha auspicato che ogni italiano si prenda le sue responsabilità per contribuire a costruire un’Italia migliore. Dove gli eroi sono gli uomini e le donne che fanno la loro parte ogni giorno. Miglior conclusione per la serata della memoria non poteva esserci.
Isabella Marino [Da “QUISCHIA il blog della gente di Ischia”, del 20 giugno 2014]