Da Rosarno ultima chiamata prima del caos immigrazione Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
ItaliaNews - Cronaca
Scritto da Achille Della Ragione   
Domenica 10 Gennaio 2010 14:55

Da Rosarno ultima chiamata prima del caos immigrazione

Ancora una rivolta degli immigrati clandestini ed ancora una volta al sud. Un anno e mezzo dopo la strage di Castel Volturno e la giusta rabbia dei neri, anche questa volta, dopo essere stati attaccati da teppisti esasperati o da membri della malavita organizzata, come capitò nel regno dei casalesi, questi africani, costretti già a vivere come bestie,  si sono scatenati in una guerriglia contro gli abitanti locali, distruggendo, appiccando il fuoco e minacciando.

Sembra strano che ciò accada in terre tradizionalmente abituate alla sopportazione ed alla convivenza, lontano dagli scriteriati slogan dei leghisti e dal loro becero razzismo, eppure ciò che è successo e che succederà ancora, sempre più spesso, è la spia di un malessere diffuso lì dove la presenza degli stranieri non raggiunge la percentuale delle grandi città, come Roma e Milano o delle regioni opulente del nord est, ma è caratterizzata dal mancato riconoscimento dei diritti e dove caporalato e lavoro nero sono la norma, in assenza di controllo da parte delle forze dell’ordine, latitanti, perché lo Stato da tempo ha abdicato a governare in favore della ndrangheta.Il mancato rispetto di ogni normativa regolarizzatrice ha favorito la creazione di ghetti dalle condizioni subumane, dove si sono ammassati migliaia di clandestini, inesistenti per la legge, ma non per le comunità residenti, costrette a convivere in una situazione precaria che tende ogni giorno a peggiorare.Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla gravità del problema, che richiede con estrema urgenza di essere affrontato senza ipocrisie morali, senza demagogia e senza inopportuno buonismo, la bomba sociale deflagrata in Calabria è la dimostrazione lampante di una richiesta da parte dei cittadini al governo di agire prontamente con rigore e chiarezza.Non è più il tempo di scriteriate analisi televisive nelle quali tutti urlano senza approdare a nulla, né ci si può illudere di potersi limitare a buoni propositi, che appagano la nostra coscienza ma incancreniscono il problema ed allontanano qualsiasi possibile soluzione.Basta! I politici devono capire che è inutile litigare, scambiandosi accuse reciproche, a Rosarno si spara dalle finestre e l’Italia si avvia a divenire presto un ingovernabile Far West.
Achille della Ragione

Ultimo aggiornamento Domenica 10 Gennaio 2010 15:40