Ischia: Trasporti, Isola d’Ischia 18 febbraio 2010, Lettera Aperta Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Nicola Lamonica   
Venerdì 19 Febbraio 2010 15:07

Ischia: Trasporti, Isola d’Ischia 18 febbraio 2010, Lettera Aperta

agli autmarini, agli amici sostenitori ed al mondo politico e dell’associazionismo che ci guarda con simpatia cari amici, siamo in una fase delicata del momento politico istituzionale e, in questi giorni, molti saranno i candidati  e le forze politiche che - pur avendo avuto ruolo e responsabilità ai vari livelli, da quello locale a quello nazionale - avranno la faccia tosta di contattarvi e di promettervi ciò che non hanno saputo o voluto fare ieri, affinché si  conservasse un servizio di trasporto marittimo tutto pubblico per i servizi essenziali.

Non lasciamoci ingannare, quindi, dalle belle parole o dalle promesse elettorali; i danni già fatti sono ingenti, se non altro per i sacrifici che abbiamo dovuto sostenere e che ancora siamo costretti a fare sia per  la qualità dei servizi che ci vengono offerti e sia per le carenze strutturali e per le accoglienze a terra, un po' dappertutto. In riferimento ai servizi a terra, significativa appare la situazione a Casamicciola T. e  a  Pozzuoli dove mancano anche gli ambienti squallidi che ci offrono Forio e Procida; ma la situazione che più fa rabbia è quella che viviamo al Molo Beverello dove alle carenze di cui sopra si aggiunge la presenza di un “ terminal della navetta”  con Porta di Massa senza alcun riparo ed al centro di un’area desertica del tutto inaccessibile sotto l’incalzare delle piogge e del vento: una vergogna che i nostri Sindaci ( delle tre isole del Golfo !) ed il Governo Regionale non sono stati capaci di prevenire e di eliminare.
Ma danni enormi abbiamo subito ed ancora subiamo sul piano delle politiche tariffarie e quello democratico. In riferimento a quest’ultimo punto basti pensare alla Consulta Regionale per i Trasporti che in quasi dieci anni dalla sua istituzione si è riunita in pochissime circostanze e sempre per fare da copertura a qualche cosa che già si era avviata in altre stanze o per dare credibilità o fare campagna  elettorale a qualche assessore. A ciò si aggiunge il danno esistenziale che stanno subendo tanti marittimi per la loro ” schiavitù da bisogno ” ed i  precari Caremar a cui il futuro è del tutto incerto dopo anni ed anni di sacrifici a bordo.
In ultimo, un richiamo al processo promosso contro di me da parte dei D'Abundo, padre e figlio, perché ritengono che io abbia diffamato le loro società Medmar con due articoli scritti a fine dicembre 2007 ed un altro a giugno 2008. Ma la realtà è là e parla da sola, prima ancora delle conclusioni del giudice! Comunque, nulla di fatto per esso, almeno per ora; l'inizio del processo che doveva aversi qualche giorno fa, è stato rinviato d'ufficio al 4 ottobre 2009. Avremo occasione nei prossimi incontri di approfondire anche questo aspetto che comunque non va sottovalutato dal momento che nelle querele dei D’Abundo c'è il tentativo della Medmar di mettere a tacere una voce scomoda, quella dell'autmare, che ha saputo nei momenti caldi fare anche da collante con tutto il mondo associativo ed istituzionale e politico sensibile perchè fatti osceni non si verificassero nel Golfo di Napoli nel campo dei trasporti marittimi. Intanto un grazie di cuore a tutti per l’impegno corale finora espresso.
Cari amici, nei prossimi giorni saremo chiamati ad assolvere ad un altro compito, quello di vagliare gli atti della Giunta Regionale che, in riferimento alla privatizzazione della ex Caremar - su cui è bene ricordarlo si è vista la convergenza tra il centro destra ed il centrosinistra e tra la Regione Campania ed il Governo Nazionale - con un colpo di coda potrebbero offrirci qualche soluzione pasticciata che oltre a favorire gl’interessi dei soliti noti creerebbe situazioni irreversibili di monopolio con gravi pregiudizi per l’offerta dei servizi e per le politiche tariffarie. Un mercato ulteriormente viziato si potrebbe concretizzarsi: non vorremmo che il futuro ci riserbi  una svolta al negativo facendoci fare molti passi indietro sul piano dell’offerta e della qualità,  e su quello tariffario ed occupazionale! 
Che ne dite di rilanciare  le adesioni ed il momento organizzativo? Attendo risposte,  anche una telefonata mi darà ulteriore sostegno e mi incoraggerà ad andare avanti
Nicola Lamonica 338 6902828

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 10:17